martedì 5 aprile 2011

Incendio dal camino distrugge il tetto

Ambria di Zogno: il proprietario aveva concluso la pulizia della canna rumaria quattro ore prima
Rogo alimentato dal vento. In fumo il mobilio. Inagibili due piani


Il vento forte e insistente ha trasformato quello che poteva essere un piccolo incendio di una canna fumaria in un rogo che, ad Ambria di Zogno, ha distrutto l'intero tetto di un'abitazione e reso inagibile due piani dell'edificio.

I pompieri, intervenuti da Zogno e Bergamo, hanno gettato acqua per più di un'ora per spegnere le fiamme.

L'allarme del proprietario Antonio Berlendis è scattato verso le 16,30 in località Acquada.

La casa è strutturata su un pianterreno e due piani superiori; è divisa in due unità, una delle quali abitata da Berlendis e dalla consorte Bianca Giupponi: questa sarebbe ancora agibile. L'altra parte è disabitata e i locali, soprastanti un'autorimessa, sono utilizzati come deposito di masserizie.
«Stavo leggendo sulla porta di casa – dice Berlendis – quando ho notato del fumo che usciva da sotto i coppi del tetto. Ho preso una canna dell'acqua e ho cercato di spegnere le fiamme ma non c'era nulla da fare. Così ho chiamato i vigili del fuoco. Ho tentato pure di entrare nelle stanze al terzo piano ma erano invase dal fumo».

Le autobotti dei pompieri, quindi, hanno parcheggiato all'imbocco della contrada, impossibilitate a raggiungere l'abitazione a causa della strada troppo stretta. A quel punto hanno iniziato lo spegnimento del rogo ma l'operazione si è rivelata tutt'altro che semplice perché il vento alimentava di continuo le fiamme. Sempre il vento ha portato fumo sulla provinciale 470, in prossimità della località «Tre fontane», causando qualche rallentamento al traffico. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Zogno. Il rogo sembrerebbe essersi sviluppato a distanza di quattro ore dalla conclusione dei lavori per la pulizia della canna fumaria attraverso prodotti che bruciano la fuliggine presente nei tubi.

«Attorno alle 13 ho pulito la canna fumaria – prosegue Berlendis –. Ho utilizzato tutte le precauzioni necessarie, in caso di emergenza avevo pronta pure la canna dell'acqua. Non volevo correre rischi, invece, a distanza di quattro ore, qualcosa è andato storto». L'incendio ha rovinato pesantemente i due piani superiori della casa e il sottotetto. L'acqua per spegnere l'incendio, invece, ha invaso l'intera struttura, tra cui il pianterreno dove abitano i coniugi. I vigili del fuoco hanno provveduto dapprima a spegnere le fiamme all'interno della costruzione e poi hanno asportato i coppi per un controllo delle travi in legno del tetto che erano state nel frattempo attaccate dall'incendio.

Gravi i danni, in particolare al tetto, per una superficie di 150 metri quadrati. Ed è andata distrutta la grande quantità di masserizie – mobilio, vestiario e coperte – che era custodita nei locali attaccati dalle fiamme.

Sergio Tiraboschi - L'Eco di Bergamo - Martedì 05 Aprile 2011 PROVINCIA, pagina 37

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