Molte volte ci siamo occupati delle necessarie sinergie tra
le varie Comunità della nostra provincia, specialmente per quelle delle vallate
montane che soffrono di adeguati finanziamenti pubblici per dotarsi degli
strumenti necessari a risolvere i problemi che periodicamente sorgono.
Non sempre le Province possono sopperire alle manchevolezze
che via via si presentano, specialmente nell’attuale situazione d’incertezza sul
proprio futuro, sulle deleghe che la Regione deciderà di affidare loro e, in
particolar modo, sulla dotazione finanziaria di cui potranno disporre in
futuro.
Diventa, pertanto, sempre più urgente e necessario che la razionalizzazione
delle strutture locali s’indirizzi verso una compartecipazione organizzativa e
operativa.
Il caso emblematico delle vicissitudini della Valle Serina e
della soluzione del ripristino della viabilità della Strada Provinciale 27,
dovrebbe essere d’esempio ai residenti delle varie Comunità nelle future scelte
degli Amministratori locali.
Serina, per sua vocazione, centralità e consistenza residenziale,
dovrebbe essere il “capoluogo” della valle ed esprimere un’Amministrazione
pubblica consapevole di tale ruolo e attrezzata per essere il punto di
riferimento della gestione del territorio.
Su questo punto, crediamo sia fondamentale che nelle scelte elettorali
prevalgano le “competenze” e non le “appartenenze”.
Per quanto attiene il criterio delle altre Comunità vallari,
altrettanto importante crediamo siano la volontà di collaborazione e di accettazione
del ruolo di Serina, da un lato, e l’abbandono del “senso di campanilismo” che
molte volte oppone ostacoli alle dovute e necessarie sinergie comuni volte alla
programmazione e realizzazione di progetti di comune interesse, dall’altro.
Lungi dal voler identificare la soluzione nell’ipotesi di
una nuova “Comunità Montana”, inutile baraccone fabbrica di “poltrone”, la
miglior soluzione possibile rimane quella della volontà dei residenti, nelle
sedi adeguate e nei momenti opportuni di
chiedere la disponibilità a “progetti” amministrativi sinergici e non chiusi,
nell’interesse generale della Valle e non del singolo orticello campanilistico.
Alla fine, crediamo che il beneficio derivante possa essere
generale nella valorizzazione complessiva del territorio e delle sue risorse:
artigianali, commerciali e turistiche.
Gallicus
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