giovedì 23 dicembre 2010

Chi vuol bene alla Conca ?

Essere affezzionati ad una località non significa acriticamente esaltarne le "bellezze" naturali, il paesaggio meraviglioso, la cultura locale, ma anche sottolineare, quando è evidente e necessario, le ulteriori necessità economiche e sociali che aiutino i residenti a migliorare il loro tenore di vita e le loro opportunità di crescita.

Asfaltare una strada, ripristinare un muretto, pulire o rifare le fognature, sono "opere" di normale manutenzione che ad un'Amministrazione locale competono istituzionalmente. Le tasse che il cittadino paga sono funzionali e finalizzate a codeste attività "normali" e non eccezionali.
Farne di tutto ciò un vanto di una buona amministrazione del "denaro pubblico" significa, parassodalmente, vantarsi di aver messo in tavola  posate, piatti, bicchieri, e non saper ancora quale sarà il cibo da servire.

La nostra critica, positiva e incalzante, è proprio quella di stimolare l'Amministrazione a predisporre un "menù", magari semplice e corrispondente alle possibilità economiche, ma che accresca l'appetito di quanti sono invitati a sedersi a quella mensa.
Continuando su questo esempio, vorrei ricordare che non sempre le "elaborazioni culinarie" sono alla base del successo; spesso sono sufficienti le "specialità nostrane" per rendere gradevole e originale il "pranzo".

Orbene, noi vorremmo che tali "specialità" fossero alla base della rinascita di una località bella, attraente, confortevole dal punto di vista paesaggistico e naturale ma trascurate dalla poca fantasia amministrativa locale quale quella di Oltre il Colle.
Il nostro scopo è proprio finalizzato a stimolare con una "critica positiva" e incalzante il miglioramento sostenibile di una località che frequentiamo, amiamo e rispettiamo.

 L'obiettivo è semplice: fare della Conca di Oltre il Colle una "perla" delle nostre valli.
Tuuto il resto è pura e sterile polemica alla quale non ci adeguiamo.

Il Gallo del Pollaio

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