giovedì 30 dicembre 2010

A Oltre il Colle si corre nella neve come i soldati

Oggi si tiene la corsa a piedi nudi nella neve a Pian della Palla


Oltre il Colle - Correre a piedi nudi nella neve. Un'esperienza che risveglia sensazioni forti e al limite della sopportazione, ma quella che viene proposta ad Oltre il Colle oggi non è tanto una prova di forza, quanto un modo per capire una storia.

Quella dei nostri soldati impegnati nella ritirata di Russia, provati e annientati dal gelo. Si definisce come una forma di partecipazione a quella tragedia la seconda edizione della «Corsa a piedi nudi sulla neve» ideata da Maurizio Cavagna e organizzata in collaborazione con la Pro loco e con il Gruppo alpini, che si terrà a Pian della Palla, a circa due chilometri dal centro abitato di Oltre il Colle. La prima edizione si è tenuta lo scorso anno a Roncobello e viene ora riproposta a conclusione di un percorso culturale iniziato lo scorso maggio con la semina delle patate, cibo semplice e povero che è stato di sostentamento ai soldati durante la guerra, realizzata con gli alunni della scuola. È seguita poi la raccolta nel mese di settembre e si è giunti ora alla conclusione del progetto con la corsa sulla neve.

Si tratta di un percorso di circa un chilometro e mezzo, lungo un anello da percorrere per tre volte. La corsa prevede una fase di preparazione che si svolgerà dalle 9 alle 11 all'interno dell'Edificio Ranger. 

Alle 11,45 sarà dato il via alla corsa, alla quale possono partecipare tutti. Sul tracciato saranno disposte stuoie e indumenti per consentire, a chi lo desidera, di tirare il fiato e posare i piedi per un attimo sull'asciutto. «Prima della corsa – spiega  Cavagna – è prevista una fase di laboratorio sensoriale. Correre sulla neve sarà un modo per provare per qualche minuto quello che possono aver vissuto i nostri soldati in Russia tra gelo, marce, dolore e morte».

Non sono previsti premi e sponsor. A chi riuscirà a percorrere l'intero tracciato per primo sarà regalata una scultura e per tutti una medaglia ricordo. La conclusione a pranzo, al centro parrocchiale, a base di patate e pietanze tipiche russe.

Monica Gherardi - L'Eco di Bergamo - Giovedì 30 Dicembre 2010 PROVINCIA, pagina 35


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