domenica 13 marzo 2011

Arriva la bolletta ma il depuratore a Gorno non c'è



Sono una cinquantina le richieste di risarcimento sottoscritte a Gorno al termine di un'assemblea organizzata dall'Fnp Cisl, il sindacato dei pensionati, riguardo il canone di depurazione delle acque non dovuto.
I residenti si sono infatti accorti di pagare – tra i 40 e i 70 euro all'anno, a seconda dei consumi degli utenti – un servizio relativo a un depuratore che in paese, però, non c'è. In assemblea è intervenuto anche il sindaco Giampiero Calegari che ha rassicurato i presenti spiegando loro che «ci sono circa 50.000 euro accantonati proprio per far fronte a possibili richieste di rimborso».
Dopo l'incontro si è detto confortato Luciano Arrighetti dello sportello dell'Adiconsum di Gazzaniga: «Alcuni cittadini hanno già inviato lettere per aver indietro quanto hanno pagato in più, ma per noi è importante che oggi all'assemblea abbia preso parte anche il sindaco di Gorno Calegari che ha spiegato come il Comune abbia accantonato risorse per eventuali richieste di rimborso.

Siamo fiduciosi, riteniamo che o il Comune o Uniacque (che gestisce il servizio idrico integrato) stiano muovendosi nella strada giusta». «Noi come Comune abbiamo accantonato risorse per eventuali richieste di contributo sui canoni di depurazione – spiega il sindaco Giampiero Calegari –, in particolare circa 50.000 euro. Partendo dal presupposto che se un cittadino ha pagato qualcosa che non doveva pagare nei modi e nei tempi stabiliti dalla legge deve avere un rimborso, noi ci daremo da fare per aiutare chi ha versato di più. La domanda deve essere fatta però attraverso Uniacque. Come Comune cercheremo di rappresentare alla società quanto hanno espresso i cittadini con l'odierna assemblea».
 
Per Uniacque c'è un «ma»
Tuttavia, in merito ai risarcimenti non è detta ancora l'ultima parola. La società si è dichiarata «disposta a corrispondere agli utenti le quote pagate per la depurazione eventualmente non dovute», ma allo stesso tempo non è in grado di dare immediate risposte. Sembra infatti che debba esprimersi anche l'Ambito territoriale ottimale.
La società ricorda però che «il decreto ministeriale 43569/2010 all'articolo 6 comma 1 prevede espressamente che esiste un "diritto alla restituzione della quota di tariffa riferita al servizio di depurazione non dovuta", ma "dedotti gli oneri sopportati dal gestore nel periodo oggetto della richiesta di rimborso" nei casi in cui il gestore abbia sostenuto costi per l'attività di progettazione e realizzazione dell'impianto di depurazione. 

È il caso, nella fattispecie, di Gorno, dove sono appunto in corso gli interventi per il collegamento con il depuratore di Ponte Nossa. È già stato realizzato il collettore e ora si sta procedendo all'adeguamento dell'impianto per il trattamento delle acque».
Con tutta probabilità, oltre ai 50 cittadini presenti all'assemblea, altri residenti hanno già presentato il modulo di risarcimento direttamente agli sportelli di Casnigo. Nei giorni precedenti all'assemblea, l'Fnp Cisl ha infatti scritto ai suoi circa 200 aderenti del paese: tra questi alcuni si sono già diretti all'ufficio locale.


Andrea Filisetti - L'Eco di Bergamo - Domenica 13 Marzo 2011 PROVINCIA, pagina 33

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