domenica 18 settembre 2011

«Stop alle moto». Gara in Val Serina parte in polemica


Stamattina al via il raduno «Festa del fuoristrada»
Protestano ambientalisti e un gruppo di residenti

Si accendono le polemiche in Valle Serina, con l'obiettivo di spegnere i motori delle moto da fuoristrada che stamattina parteciperanno alla seconda edizione del motoraduno «Festa del fuoristrada – Valserina Classic Off Road», a Serina e Oltre il Colle.
I primi camioncini con a bordo le moto e il materiale, già da ieri, si stanno posizionando nelle diverse aree destinate ad accogliere il pubblico e gli sportivi, ma – come già accaduto a luglio in occasione del campionato di enduro in Valcavallina – alcune associazioni ambientaliste sono scese in campo per chiedere lo stop della manifestazione. Il Wwf di Bergamo, Italia nostra sezione di Bergamo, la sottosezione del Cai della Val Serina, l'associazione Mountain Wilderness Italia e l'associazione Gente di Montagna hanno infatti scritto nei giorni scorsi alla Comunità montana brembana per chiedere «l'immediata emissione di un'ordinanza di revoca dell'autorizzazione alla manifestazione, per
violazione della normativa regionale e civile».

Le associazioni contestano tra l'altro il passaggio delle moto in alcune zone dove, secondo loro, questo non dovrebbe avvenire.
«Rispettate tutte le normative»» Non solo: contrari alla manifestazione sono pure un gruppo di residenti, proprietari di alcuni terreni dove, secondo loro, da programma passerebbero le moto. In una lettera indirizzata alla Comunità montana e alla Prefettura «si oppongono al  transito della gara sui propri terreni» e chiedono alle autorità preposte di evitarlo, «riservandosi, in caso contrario, di  agire in propria difesa e richiedere il risarcimento dei danni che verranno arrecati».
Già nel 2009, alla sua prima edizione, la gara aveva sollevato qualche malumore, come spiega un residente di Serina: «Dove son passate le moto, hanno arato i terreni, rovinando sentieri e prati. Domani inoltre (oggi per chi legge, ndr) sono previste forti piogge, quindi i danni saranno ancora più consistenti».
La Comunità montana, nel parere di regolarità tecnica, spiega che «nell'istanza presentata dal Moto Club Bergamo per lo svolgimento della manifestazione vi è la dichiarazione che "non abbiamo riscontrato proprietà private e pertanto non servirebbe alcun consenso scritto. Nel momento in cui risultassero dei proprietari dei fondi non riscontrati durante la stesura del percorso, sarà cura del Moto Club Bergamo preoccuparsi di raccogliere la firma di assenso"».

L'ente vallare si rivolge anche ai Comuni interessati dalla gara chiedendo «di verificare le proprietà sulle quali transiterà la manifestazione e di non autorizzare il transito su proprietà private senza il consenso dei proprietari». «Abbiamo agito rispettando tutte le normative vigenti – assicura il presidente del Moto Club Bergamo Scuderia Norelli, Massimo Sironi –. Anche con perizie e altri atti volti alla salvaguardia dell'ambiente».
I Comuni di Serina e Oltre il Colle sono concordi nell'affermare che, sui rispettivi territori, «non risultano passaggi del percorso su terreni privati». Il vicesindaco di Serina Giovanni Fattori smorza i toni ribadendo che «le autorizzazioni sono state concesse considerando tutti i pareri degli altri enti.

Nella precedente edizione non ci è stato segnalato nessun danno. Consideriamo poi che c'è l'obbligo per gli organizzatori del ripristino di eventuali danni». Concorde Rosanna
Manenti, sindaco di Oltre il Colle, che sottolinea però la necessità di «fare chiarezza sulle procedure da seguire per eventi di questo genere».

Il motoclub: abbiamo tutte le autorizzazioni
Il Cai di Bergamo non sottoscrive la protesta

 Malgrado critiche e proteste, non ne vuole proprio sapere il motoclub Bergamo, scuderia Norelli, di sospendere la manifestazione in programma per oggi. Gli organizzatori hanno ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, con tanto di analisi sui terreni per evitare i possibili danni.
«Abbiamo con largo anticipo fatto richiesta di tutte le autorizzazioni necessarie – spiega il presidente del motoclub scuderia Norelli, Massimo Sironi – noi ci mettiamo tutta la buona volontà nel promuovere manifestazioni rispettose dell'ambiente. Gli enti preposti hanno dato il loro benestare al motoraduno, senza dimenticare che sono state fatte una serie di perizie e analisi dei terreni per evitare di rovinare il suolo. Speriamo che non si verifichino tristi casi di proteste durante svolgimento della manifestazione o comunque di sabotaggio del percorso. Il dialogo costruttivo è l'unica strada
percorribile».

«Sistemarono le mulattiere»E fra i residenti di Serina, c'è chi vede di buon occhio la giornata dedicata al mondo delle due ruote: «Qualcuno forse dimentica gli sforzi fatti dai motociclisti due anni fa nel ripulire e sistemare alcune mulattiere abbandonate – dicono alcuni giovani del paese –, investendo soldi e tempo. Diversi residenti diedero una mano ai lavori.

L'amministrazione comunale, inoltre, aveva coinvolto diversi residenti per ascoltare le esigenze della comunità, in occasione della prima edizione del motoraduno». Altri ricordano che lo staff che ha predisposto il percorso, sempre nel 2009, aveva anche invitato cittadini e associazioni ad un tavolo di confronto per condividere il progetto.

Il Cai non aderisceSulla questione è intervenuto il presidente del Cai di Bergamo Piermario Marcolin, con una mail rivolta a tutte le associazioni sensibili alla tematica, un pensiero personale che richiama ad un dialogo costruttivo fra le parti.
«Il Cai Bergamo è consapevole del proprio ruolo di tutela dell'ambiente montano – si legge –, pur condividendo le preoccupazioni, non aderisce all'invito di sottoscrivere la lettera di opposizione dei proprietari al passaggio delle moto sui loro terreni e di sottoscrivere una lettera di richiesta di ordinanza di revoca dell'autorizzazione rilasciata dalla Comunità montana e dal Parco delle Orobie».
«Nello sforzo invece di giungere insieme a definire i criteri di "compatibilità" di queste manifestazioni motociclistiche, e più in generale della presenza dei mezzi motorizzati sui sentieri montani – si legge ancora nel messaggio – crediamo nel dialogo avviato con le associazioni».

Massimo Pesenti - L'Eco di Bergamo - Domenica 18 Settembre 2011 PROVINCIA, pagina 37

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