lunedì 19 settembre 2011

Ma in Valserina il commercio non interessa ?



Leggo spesso sui quotidiani locali le cronache di manifestazioni  volte alla diffusione delle  attività locali nel campo della produzione agro pastorale e  casearia  delle nostre valli. La valle Brembana è in prima fila nella promozione dei propri prodotti, con la partecipazione a fiere e convegni in tutto il nord Italia.
Mi ha colpito la completa assenza, in tali manifestazioni, dei produttori della Valserina che nulla hanno da invidiare, con le sue produzioni tipiche, alle altri valli.

 Uno “sponsor” credibile e in interessato è l’Associazione “Slow food  valli orobiche”  che organizza  degustazioni  in loco con ampia partecipazione e, conseguentemente, con ampia pubblicizzazione .

 Mi sono permesso di chiedere le motivazioni per le quali non vi è alcun intervento sulla nostra valle e la risposta è stata la seguente:

 "Buongiorno,

Vorrei capire dove ha letto che la Condotta non ha ancora preso in esame la Valserina.

La cosa peraltro non risponde a verità. Infatti con il Sindaco di Oltre il Colle avevamo indetto una riunione dei casari della Valserina,con l'intervento del Presidente della Fondazione Biodiversità (che cura i Presìdi Slow Food), ma dei 23 produttori della valle se ne sono presentati solo due!

Abbiamo anche studiato la situazione locale (alimentazione e benessere degli animali, qualità e forma del latte, periodi di stabulazione ecc.) ma non si è tradotto in particolari attività, sia, come dicevo, per il disinteresse dei casari, sia perché sono pochi i casari che adottano pratiche tradizionali coerenti con la filosofia di Slow Food.

Personalmente poi, per motivi professionali ho frequentato di continuo per un paio d'anni la zona, acquistando, affinando e comparando formaggi della zona, dal tipo "Branzi" alla Formaggella.

Siamo peraltro in contatto con due affinatori della Valle, uno di Serina e uno di Bracca, per cui siamo continuamente informati della situazione agricolo-casearia locale e attenti a ogni possibile cambiamento (non solo di questa zona, ma di tutte le zone della Provincia. Come avrà potuto notare anche la Valseriana e la Valcavallina sono nelle stesse condizioni della Valserina).

La ringrazio comunque del suo interessamento e se è particolarmente interessato al tema, potremmo incontrarci e potrò spiegarle più dettagliatamente la situazione Valserina.

Buona Giornata

Silvio Magni, fiduciario”

 La questione ora mi pare evidente e i casi sono due:

1.     Il “fiduciario” ha coinvolto il Sindaco sbagliato,

2.     I “produttori” non hanno necessità di espandere la loro attività perché disinteressati ad ampliare il loro volume di affari.

Se la memoria non gioca brutti scherzi, ricordo che in tempi non troppo lontani a Serina si svolgeva una “competizione” sul miglior prodotto caseario della valle. Sempre a quei tempi, i produttori di Zambla erano gli incontrastati vincitori della manifestazione. Oggi sono assenti incomprensibili del “mercato nazionale e internazionale” dei loro prodotti. Ma hanno così denaro da poter snobbare l’evoluzione commerciale in atto?

Amici della Valserina svegliatevi, il mondo non finisce ad Ambria!

Gallicus

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dispiace leggere questo disinteressamento da parte degli operatori della Valle Serina.
Conosco molto bene i formaggi Bergamaschi e posso dire con certezza che alcuni specie per es.quelli che vengono prodotti in Arera (Santiago-Giuseppe solo per fare 2 nomi di produttori)sono di una qualità e bontà ad altissimo livello, meglio del Branzi a mio parere...per non parlare poi della mascherpa dei piani di Bracca sempre a Oltre il Colle, si trova solo quì e nessuno più la produce con questa antica fattura.Un dono e un opera d'arte.Sicuramente non è che il Sindaco favorisca o inciti qualche produttore a farsi avanti per la storia di questi 4 anni e di come male si è rapportata con i locali, ma ciò non deve fermare questa possibilità di visibilità e quindi di sviluppo futuro, ci sono almeno 7 o 8 aziende che investono ancora e tanto e che si danno da fare per migliorare sempre più le proprie aziende e per offrirci un formaggio sempre più al top.Egoisticamente sarei contento che non ci fosse molto sviluppo perchè la produzione è comunque poca e potrebbe mancare, poi se ci fosse uno sviluppo esagerato il prodotto aumenterebbe anche nel costo.Ho portato due forme ad una cena a Milano di molte persone..ebbene nonostante piatti prelibati a non finire il primo premio e il cibo preferito è stato proprio il formaggio di Zambla!!!Viva l aformaggella e viva il formaggio del monte di Oltre il Colle!