sabato 8 gennaio 2011

Si perdono sui monti di Taleggio e sull'Alben

Una notte all'addiaccio: salvi
Due ciaspolatori di Bergamo avevano raggiunto giovedì la zona del Sodadura
Disorientati dalla nebbia, hanno acceso un fuoco attendendo i soccorsi di ieri.

 Brutta avventura per due giovani escursionisti bergamaschi che il giorno dell'Epifania hanno deciso di andare a ciaspolare sulle nevi che coprono le pendici del pizzo Baciamorti, in Valle Taleggio: non vedendoli rientrare, le famiglie in serata hanno allertato i soccorsi ma i due ciaspolatori sono stati recuperati solo ieri.

«Il Baciamorti», poi si cambia
Giovedì, alle 8, uno dei due si era preparato per bene e aveva lasciato un biglietto sul tavolo di casa per avvisare la famiglia che avrebbe trascorso la festa in Valle Taleggio, meta il pizzo Baciamorti. Ma in cima non è mai arrivato. Lungo il percorso, infatti, G. V. 25 anni, di Bergamo, e l'amico D. B., anch'egli ventenne bergamasco, hanno deciso di cambiare meta e raggiungere il Sodadura, montagna poco distante. «Cosa da non fare mai – spiega Renato Ronzoni, del Soccorso alpino, che ha coordinato l'intervento –. Bisogna lasciare detto dove si va e mantenere la parola, altrimenti si rischia solo di fare confusione». «I familiari hanno quindi chiesto il nostro intervento – continua Ronzoni – per il mancato rientro a casa del giovane.

Anche i carabinieri di Zogno ci hanno contattato e insieme a loro la squadra della Valle Brembana inviata a Pizzino ha individuato l'auto, una Toyota Corolla, usata dai due escursionisti per raggiungere la valle. Fortunatamente il cellulare di un ragazzo prendeva a tratti e siamo riusciti a mantenerci in contatto con lui: ci ha detto il percorso fatto, di aver optato per il monte Sodadura, ma una volta raggiunta la "Bocchetta di Regadùr" (1.853 metri), di essersi trovato in difficoltà a causa della nebbia. Hanno continuato ancora per qualche ora, poi non riuscendo più a orientarsi si sono fermati, anche perché in prossimità di uno strapiombo».
«La situazione era piuttosto critica – continua Ronzoni – quindi, d'accordo coi due giovani, che si erano riparati sotto alcune rocce e si erano accesi un fuoco, abbiamo sospeso le ricerche fino a venerdì mattina. Pensavano di essere arrivati in Valle Asinina, sempre in Valle Taleggio, invece un dubbio ci ha portato a pensare che dovessero trovarsi dall'altra parte, in Val d'Anconio, tra Cassiglio e Valtorta». Per non rischiare, il Soccorso alpino ha inviato quindi più squadre da diversi punti, facendole convergere alla Bocchetta di Regadùr. Per maggior sicurezza sono stati imbragati: solo così i volontari del soccorso sono riusciti ad accompagnarli.

Soccorsi anche in Valle Serina
«Sono stati fortunati – continua Ronzoni –. Bravi perché sono riusciti ad accendersi un fuoco, ma anche molto fortunati perché hanno rischiato».
Un altro intervento ha impegnato il Soccorso alpino in Valle Serina: padre e figlio hanno segnalato di trovarsi in difficoltà sul monte Alben dopo che uno dei due è scivolato per diversi metri sul sentiero per il bivacco Nembrini. Spaventati hanno preferito fermarsi e attendere i soccorsi. «La situazione in questo caso – spiega Ronzoni – è resa pericolosa da un'inversione termica che lungo tutta la giornata ha provocato valanghe».


Silvia Salvi - L'Eco di Bergamo -  Sabato 08 Gennaio 2011 PROVINCIA, pagina 34

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