giovedì 13 gennaio 2011

"Serina, l'amministrazione non sfrutta il turismo"

Pubblichiamo la lettera di Andrea Tiraboschi, consigliere comunale di Serina, che critica le scelte dell'amministrazione nel settore turismo. 






Carissimo direttore,

prendo un poco di spazio del vostro giornale per ringraziare i commercianti di Serina. Quest’anno grazie all’iniziativa e alla volontà dei nostri esercenti il paese è stato rivestito e addobbato di un’atmosfera natalizia particolare. Le tappe del percorso natalizio, dalla Casa dei Presepi fino alla Casa di Santa Lucia e della Befana, le mongolfiere, il percorso a premi, non sono state solo rievocative del clima natalizio, ma erano intrise della storia locale, delle passioni per l’artigianato, per il collezionismo, delle singole persone che hanno permesso di poter allestire le raffigurazioni.

Un ringraziamento va pertanto a coloro che hanno lavorato a questa iniziativa lodevole che ha rilanciato l’immagine di Serina.
 Davvero grazie.

Come amministratore tuttavia ciò mi ha portato a fare alcune considerazioni e vedere un clamoroso assente in tutto ciò: l’amministrazione comunale di Serina.

L’amministrazione da tempo ha rinunciato a svolgere un ruolo propositivo e innovatore in materia di turismo, delegando totalmente alla Pro loco le iniziative, a mio avviso sbagliando. In un comune come Serina , votato al turismo, la responsabilità della proposta turistica deve essere politica, cioè in mano all’assessorato, poiché essa è l’asse portante dell’assetto economico del paese. Non è materia banale o marginale e un suo successo o fallimento è la misura con cui si valuta un’amministrazione.
Siamo un paese prevalentemente di artigiani ed esercenti e si capisce bene come una “stagione” estiva o invernale andata male comporti una ricaduta negativa importante. Alcuni negozi ultimamente hanno chiuso, i turisti non sono cresciuti come dimostra il dato dei rifiuti (fonte Provincia) in cui si vede che la media per i paesi montani a sviluppo turistico sia di 817,05 Kg pro capite. Serina è ferma a 592, 06. Per chi non lo sapesse, la produzione dei rifiuti viene spesso presa a riferimento come indice delle presenze in un paese turistico.

L’amministrazione comunale inoltre quest’anno, in collaborazione con la pro loco, ha attivato le stesse attività dell’anno precedente e dell’anno precedente ancora, offrendo una proposta ormai consunta e sicuramente non di richiamo all’esterno.
Vanno aggiunti due ultimi tasselli, relativamente alle seconde case e al distretto del commercio. In un recente convegno della Confecooperative, in cui si discuteva della riqualificazione delle seconde case abbandonando la costruzione ex novo e mettendo a rete le possibilità ricettive presenti sul territorio uniformandole a standard precisi, il vicesindaco è andato un po’ a sorpresa controcorrente. Egli ha affermato che la costruzione di nuove seconde case può riqualificare l’offerta di un paese e dare lavoro ai piccoli artigiani, mentre il consumo di territorio, e quindi il venir meno di ambiente, di vivibilità, di conservazione del paesaggio, è un costo minore che si può sopportare. Affermazioni alquanto opinabili a mio avviso, poiché il lavoro si può ottenere anche con la riqualificazione dell’esistente e Serina, oltre ad essere nei primi dieci paesi per incidenza delle seconde case sull’intero assetto abitativo a livello lombardo (fonte Legambiente), ha bisogno di conservare e valorizzare la sua offerta ambientale e paesaggistica, in modo tale da aumentare la qualità e attrarre nuovi turisti. Infatti lo stesso turismo ha mutato natura, poiché da stanziale nelle stagioni estive e invernali, esso è diventato di qualità, caratterizzato dalla brevità del soggiorno e dalla ricerca di una qualità ricettiva e ambientale alta che richiede un’offerta ampia a sempre aggiornata. Insomma, il modello seconde case è sicuramente da archiviare.

L’altro tassello riguarda il distretto del commercio, il quale è un’opportunità per ora non sfruttata dall’amministrazione. Anzi direi snobbata, poiché, pur essendo il capofila dell’iniziativa del distretto del commercio “Fontium e mercatorum”, alla serata di presentazione a San Pellegrino non c’era un solo rappresentante dell’amministrazione, mentre ai commercianti per ora l’iniziativa è stata presentata solo come possibilità di aver fondi per rinnovare insegne e vetrine. Mi pare invece che un’opportunità di questo tipo sia nata per fare sistema con gli altri paesi della valle, per aver un simbolo unico attrattivo all’esterno, per unificare le energie e la capacità di informazione e comunicazione. Spero che questo venga messo in campo anche nella sede della convenzione dei comuni della Val Serina, la quale esiste proprio per supportare lo sviluppo economico e sociale della valle.

Rinnovando il mio sentito ringraziamento ai commercianti serinesi per lo spirito di intraprendenza, auspico che la politica, il comune di Serina, ritorni presto a occuparsi di un tema, come quello turistico, che ha visto per ora solo assenze e omissioni. E’ per il bene di tutti se il turismo funziona.

Ringraziando per lo spazio concessomi,
Andrea Tiraboschi - Segretario Pd circolo Valserina - Consigliere comunale

Bergamonews - 13 gennaio 2011

1 commento:

Anonimo ha detto...

Purtroppo ad Oltre il Colle, l'Amministrazione non delega nemmeno alla Pro Loco. Semplicemente non la "finanzia". I "privati", sono tollerati e, in alcuni casi, anche "boicottati". L'esempio lo abbiamo durante la stagione estiva quando le autorizzazioni di esporre bancarelle, sono limitate sia in numero che nelle giornate. Sembra quasi che il turismo sia un affare di "altri".