sabato 8 gennaio 2011

Inversione termica. Valanghe in agguato


Gli interventi del Soccorso alpino degli ultimi due giorni, pur con modalità diverse, sono un esempio della pericolosità della montagna in condizioni climatiche come quelle di questi giorni.

«E fortunatamente si sono risolti bene – spiega Renato Ronzoni, responsabile della sesta delegazione Orobica del Soccorso alpino – ma solo per puro caso non è successo nulla di grave. Ecco perché, a costo di sembrare ripetitivi, non smetteremo mai di fare raccomandazioni a quanti decidono di andare in montagna. In primo luogo serve soprattutto l'indispensabile per sentirsi sicuri in montagna: l'Arva per le valanghe, la sonda e la pala, oltre che ramponi e piccozza. Non si possono fare escursioni in questo periodo con un abbigliamento leggero, come ci è capitato nel corso di un intervento tempo fa. In secondo luogo bisogna informarsi bene sugli itinerari che si intende svolgere, senza avventurarsi in percorsi non previsti. E se si lascia detto dove si va, bisogna andare lì e non cambiare meta. Ultimo, ma non per questo meno importante, consultare le previsioni meteo e bollettini valanghe: in questi giorni, per esempio, si è verificato uno sbalzo termico, un'inversione che vede freddo a valle e caldo in quota: per fare un esempio, lo zero termico è a quota 2.000, e questo è causa di numerose valanghe, le stesse che ci sono state segnalate nel corso della giornata di ieri, ecco perché le squadre si sono mosse con molta cautela in Valle Serina. Nei prossimi giorni il grado di pericolo valanghe è previsto che salga: sono in arrivo freddo e neve a 1.400 quindi a 1.000 metri da domenica». Si. Sa.

L'Eco di Bergamo - Sabato 08 Gennaio 2011 PROVINCIA, pagina 34

Nessun commento: