lunedì 3 gennaio 2011

Occhi insu' - eclissi di sole e sciame di stelle cadenti

La Luna si mette in mezzo tra la Terra e il Sole. È l'eclissi. Prosaicamente è un po' come un dito davanti a un proiettore acceso. Un fenomeno tra i più affascinanti a chi rivolge ancora lo sguardo all'insù.


Domani nel cielo di Bergamo sarà visibile, di prima mattina, un'eclissi parziale che coprirà tre quarti di Sole. Anche se non sarà totale vale la pena alzarsi di buon'ora. Infatti bisognerà aspettare fino al 2026 per osservare una copertura di almeno il 73% dell'astro solare e andare al 2081 per dare un occhio, da Città Alta, alla nostra stella oscurata, se non completamente, almeno oltre il 90% come successe nel 1961 e nel 1999.

Le condizioni del tempo non dovrebbero creare problemi per curiosi e appassionati oltre i 1.500 metri di quota. «In pianura – spiega Roberto Regazzoni – la copertura, prevista per l'Epifania, giunge in anticipo a causa dell'aria fredda che arriva dal Veneto che si porta dietro carichi di umidità che determinato stratificazioni nuvolose nella Bassa». Il parziale blackout solare sarà preceduto da uno sciame di stelle cadenti. 

L'appuntamento scatta per le primissime ore della mattinata di domani. Dalla mezzanotte all'aurora le protagoniste saranno le stelle cadenti. Gli esperti parlano di meteore delle Quadrantidi con un'intensità di poco inferiore alle più note Leonidi e Perseidi. «Subito dopo, a partire dalle 8 e 6 minuti, comincerà l'eclissi parziale di Sole», annuncia l'esperto Antonio Finazzi di Chiuduno che l'anno scorso s'è preso la briga di volare in Kenya, salire il cratere Menengai a 2.270 di altitudine pur di catturare con la sua reflex un'eclissi anulare che si ha quando il Sole crea una corona luminescente attorno alla Luna che si frappone. «L'eclissi – continua Finazzi (le sue foto sono pubblicate sul sito della Nasa) – inizierà nel Nord dell'Algeria per spostarsi poi verso l'Europa, raggiungendo il clou nel Nord della Svezia. Da Bergamo il massimo dell'eclissi è previsto alle 9.11.

Lo spettacolo si concluderà alle 10.36». «Le eclissi – spiega il bergamasco Andrea Possenti, direttore dell'osservatorio astrofisico di Cagliari che al fenomeno ha dedicato anche un libro edito da Mursia – sono dovute a circostanze "fortunate" quando il diametro apparente del Sole è quasi identico a quello della Luna che gli passa davanti. L'ombra prodotta dal nostro satellite naturale va così a proiettarsi su una porzione della superficie terrestre. Statisticamente la probabilità di avere un'eclissi totale in punto determinato del pianeta, come può essere la nostra provincia, è di una ogni quattro secoli». È opportuno guardare l'eclissi con una protezione adeguata davanti agli occhi per non mettere a repentaglio la retina.

Bruno Silini - L'Eco di Bergamo - Lunedì 03 Gennaio 2011 CRONACA, pagina 10

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