martedì 30 novembre 2010

Rovetta svegliata dai boati


Tra le cause la Luna piena. Due «scosse» tra mercoledì e giovedì, udite alla Conca Verde. La pioggia gonfia la faglia e il satellite attrae la massa d'acqua


A Rovetta sono tornati i boati e stavolta sul banco degli imputati c'è anche la Luna. Dopo il primo forte «brontolio» di mercoledì sera, giovedì alle 5,18 diverse persone della Conca Verde e delle zone vicine hanno avvertito un nuovo intenso rumore, accompagnato dalle solite vibrazioni provenienti dal sottosuolo. Alcuni residenti sono stati addirittura svegliati. Tra le cause dei fenomeni, oltre alla faglia di Clusone che attraversa la zona e alle piogge degli ultimi giorni che hanno gonfiato i terreni, anche la 
vicinanza della Luna alla Terra, che con la sua gravitazione attrae l'acqua della Terra. Ipotesi che deve essere ancora avvalorata da studi approfonditi, ma che non è da escludere.


Fenomeno noto da anni
«Anche questi due ultimi boati confermano gli studi già effettuati in collaborazione col Cnr – spiega il geologo Daniele Ravagnani –: le masse rocciose lungo la faglia di Clusone sono imbevute d'acqua ed è probabile che, con la pressione, si siano generati scricchiolii nel sottosuolo. Non c'è niente di preoccupante per la popolazione, sono microsismi che la gente normalmente non sente. In alcune zone di Rovetta, per via dell'eterogeneità del terreno, tante persone non li avvertono, altre sì».
Il fenomeno dei boati di Rovetta è noto da anni. L'ultimo episodio prima di quelli dei giorni scorsi risale al gennaio 2009, ma altri erano stati registrati nel 2006, 2001 e 2000. Dopo i boati del 2001 erano stati eseguiti dei monitoraggi del terreno e l'epicentro della microattività sismica è stato circoscritto all'area appena sopra la Conca Verde. E tra le ipotetiche concause, spunta la forza attrattiva della Luna. Il satellite giovedì distava circa 372.000 chilometri dalla Terra, in più la Luna domenica scorsa era piena.


Tra le concause
«Che la Luna influenzi le masse d'acqua è un dato di fatto, l'intensificarsi di questi fenomeni potrebbe essere collegato alla prossimità della Luna alla Terra. Ma è comunque una concausa, che deve essere verificata da ulteriori studi. Sembra tuttavia che non sia la prima volta che questi fenomeni si verificano con la Luna piena».
E c'è poi una leggenda locale. L'epicentro dei boati, con le ricerche del Cnr, è stato individuato nella zona della Valle del Carletto, così denominata per una leggenda locale che narra di un omonimo giovane sepolto in quella zona, che durante le notti di Luna piena si gira nella sua sepoltura causando forti brontolii, i cosiddetti boati.


 Andrea Filisetti - L'Eco di Bergamo - Martedì 30 Novembre 2010 PROVINCIA, pagina 41

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