venerdì 7 ottobre 2011

Sull'Alben richiodato arrampicata per tutti


Fancy mountain firma il progetto per una grande palestra di climbing
Dopo le vie sul Brassamonti, il 2012 sarà l'anno della ferrata «Maurizio»

Sul Torrione Brassamonti, c'è una via che Walter Bonatti aprì negli anni Cinquanta. I vecchi chiodi sono ancora lì, ma da qualche settimana - quasi un omaggio al grandissimo alpinista scomparso lo scorso settembre – possono essere utilizzati in sicurezza, assieme al resto del tracciato e a un'altra ventina di tiri sullo stesso Torrione, nel gruppo dell'Alben, dove sono stati allestiti anche alcuni nuovi itinerari tra il quarto e il quinto grado. Merito di Fancy mountain, associazione presieduta dall'alpinista Marco Astori, e della guida alpina Mattia Cavagna che da tempo coltiva il sogno di trasformare
la Val Serina con le sue montagne – dall'Alben al Menna all'Arera – in una grande palestra per l'arrampicata.

Un sogno che – grazie al sostegno della Provincia – sta finalmente prendendo corpo. Una prima parte dei lavori di richiodatura è stata infatti portata a termine con il contributo delle Guide alpine di Bergamo proprio sul Torrione Brassamonti, mentre altri interventi hanno riguardato il cosiddetto Bottiglione, monolite sulle pendici dell'Alben e ai Corni dell'acqua, i grandi massi erratici frequentati soprattutto dal popolo dei boulder: «Il nostro obiettivo – spiega Mattia Cavagna che assieme
ad altre guide alpine si è occupato anche materialmente dell'intervento – è di mettere in sicurezza tutto ciò che si presta all'arrampicata nella nostra zona, offrendo occasioni per praticare questa disciplina ai climbers di ogni livello: dai principianti agli scalatori più esperti.

Quest'anno ci siamo occupati del Torrione Brassamonti e della punta al suo fianco,
dove complessivamente abbiamo richiodato venti tiri. Altri quattro sono stati sistemati al Bottiglione sul quale è stato allestito anche un cavo di sicurezza per attraversarlo e scendere alla base; infine al Corni dell'acqua abbiamo attrezzato il masso principale, allestendo anche una bella piantina con l'indicazione di tutte le altre rocce».
«Il progetto – commenta Fausto Carrara, assessore alle Politiche montane della Provincia di Bergamo – ci ha convinto fin dall'inizio, soprattutto perché condiviso dalla totalità delle istituzioni e delle associazioni sul territorio.

Per questo l'abbiamo sostenuto anche finanziariamente (per il 2011 sono arrivati 15 mila dei 90 mila euro che serviranno ad attuare l'intero programma e che hanno coperto all'80 per cento gli interventi sopra citati, ndr) e ci auguriamo di poterlo fare anche nei prossimi anni visto che sono stati previsti diversi lotti».

Cosa resta da fare? «Il lavoro non manca – conclude Marco Astori – da richiodare c'è ancora la Corna del Nas sopra Serina e la falesia di Peta, cosi come le lunghe vie sulla parete nord ovest dell'Arera. Il prossimo anno, vorremmo però, concentrarci sull'Alben dove è nostra intenzione realizzare una via ferrata da intitolare a Pierangelo Maurizio (scomparso sull'Everest nel 2007, ndr): è sicuramente il modo migliorare di ricordare un grande amico».

E. Fa. - L'Eco di Bergamo - Venerdì 07 Ottobre 2011 SPECIALI, pagina 78

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