domenica 26 giugno 2011

Internet veloce per far correre anche le aziende

Firmato l’accordo Regione-Telecom sulla banda larga
Raimondi: 116 paesi interessati, tra i quali Oltre il Colle, Oneta Gorno e Costa Serina, due anni di tempo

 
Si scrive «Digital divide», si legge che tra ping, fischi e quegli strani rumori gracchianti che si impossessano del vostrocomputer, se avevate fretta era meglio non cliccare su quel benedetto «connetti».

Pensi alle zone sperdute della Kamchatka, invece basta dare un’occhiata alla cartina della Bergamasca per scoprire quanto anche noi siamo «indietro», sul fronte della connettività a internet. Indietro che più indietro non si può, basti pensare che messi peggio di noi, in Lombardia, sono soltanto i pavesi, con 140 comuni scoperti (da noi sono 116, quasi la metà).
Un divario digitale, appunto, che entro due anni dovrà essere appianato. Termine ultimo: giugno 2013. Appianato significa che la cartina riportata qui a destra tornerà omogenea: i paesi contrassegnati in verde scuro diventeranno verde chiaro, cioè dotati di banda larga, fibra ottica, ergo internet veloce.

Da 7 a 20 megabyte Come? Grazie al progetto che giovedì ha avuto in Regione il suo via libera definitivo, con la firma del contratto che ha affidato a Telecom Italia la realizzazione del progetto. L’hanno chiamato, all’assessorato Energia e Reti del Pirellone, «Anti digital divide», ma basta dire Adsl, banda larga.
«Coprirà definitivamente 707 comuni lombardi, di cui 116 bergamaschi» spiega l’assessore regionale Marcello Raimondi.

La cosa più interessante, per chi è ormai abituato ad affidarsi alla fortuna, per vedersi aprire la posta elettronica, è che sarà assicurata una velocità da 7 a 20 megabyte al secondo «che, soprattutto per le imprese – aggiunge Raimondi – può fare la differenza.
Un servizio in più che eviterà a chi vive in zone ora scoperte di spostarsi. Un’operazione, quindi, che sottende un'attenzione al mondo delle imprese».

Due anni dalla firma
Si parte, quindi: il contratto mette paletti precisi: due anni dalla data della firma. Quindi da Adrara San Martino a Zanica passando da Cassiglio, Pagazzano e Torre de’ Roveri, entro la metà del 2013 si navigherà che sarà un piacere. Intanto cominceranno a vedersi un po’ ovunque nuovi scavi, quelli necessari alla posa della fibra ottica. Con risvolti sull’economia: «I lavori per cablare questi 116 paesi – spiega ancora Raimondi – rimetteranno in moto anche il settore dell’edilizia, degli scavi».
Un’anteprima in tal senso in effetti c’è: nei paesi dell’asta del Serio i lavori si sono già conclusi – o meglio, la posa del troncone principale, i «rami» secondari vanno perfezionati – e la promessa del Pirellone è che entro fine anno qui sia tutto a posto.

Al capitolo costi
I soldi li mettono Regione Lombardia (41 milioni) e Telecom Italia che ha vinto il bando (53.856.000 euro). «A questo bando si deve però aggiungere un finanziamento europeo di otto milioni inserito all’interno di un accordo con il ministero dello Sviluppo economico per le cosiddette aree rurali – aggiunge Raimondi –: coprirà altri 40 comuni lombardi». Che saranno cablati: «È la soluzione migliore perché dà una infrastrutturazione più solida, e questo anche nelle zone montane o a bassa densità, quelle considerate in «fallimento di mercato». In soldoni, zone poco urbanizzate, dove la spesa non varrebbe l’impresa, dove l’operatore recupererà l’investimento in tempi troppo lunghi rispetto a quelli normalmente previsti per «buttarsi» in un affare. Ma che, in sinergia con il pubblico (leggi Regione), si può fare.

MARTA TODESCHINI - L'Eco di Bergamo - 26 giugno 2011

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