sabato 11 giugno 2011

Annuario Cai 2010 tra giovani e storia


C'è una bella alternanza in questo annuario 2010 del Cai di Bergamo. Un'alternanza fatta di tradizione ed energie fresche, passato e futuro. A 70 anni dalla pubblicazione della Guida sciistica delle Alpi Orobie di Beniamino Sugliani – ricorrenza celebrata da uno degli articoli raccolti nello stesso annuario -, il Cai è cambiato, ha trovato nuova linfa riuscendo nel contempo a mantenere salde le proprie radici. La sintesi del lavoro coordinato come di consueto da Gian Celso Agazzi con il contributo sul versante grafico di Giordano Santini, è questa.

Dalla presentazione – che si è svolta giovedì sera al Palamonti – l'ennesima conferma. «Siamo molto soddisfatti – ha spiegato il presidente del Cai Piermario Marcolin – perché accanto all'attività istituzionale l'annuario 2010 conferma la bella presenza dei giovani che rappresentano il futuro del sodalizio e più in generale della tradizione alpinistica».

Dopo le relazioni del Consiglio e delle sottosezioni, ecco così i capitoli dedicati ai trekking, alle spedizioni e all'attività alpinistica con molti autori under 40, se non under 30. Tra questi ricordiamo Luca Pelliccioli che ha firmato il reportage dalla Malesia dove, lo scorso anno, si è svolto il campionato mondiale di skyrunning, Paolo Grisa con un articolo dedicato alle salite in notturna e un altro scritto a quattro mani con Alessandra Guerini sullo scialpinismo in Norvegia e Valentino Cividini che racconta di solitarie e avventure tra la Val d'Aosta e la Valtellina. E Sugliani?

Il testo dedicato al suo splendido lavoro è firmato dal figlio Augusto e si trova nella sezione Cultura alpina, quella che chiude l'annuario e che rende ben equilibrato questo mix tra l'attività istituzionale, quella alpinistica e la storia.
 
L'Eco di Bergamo - Sabato 11 Giugno 2011 SPECIALI pagina 74

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