Nuovo
capitolo nella “Miniera story” dell’Arera.
Parla il
Sindaco di Oltre il Colle Giuseppe Astori «Dateci più tempo, vogliamo capire l’impatto
!».
In un’intervista
rilasciata a Giovanni Galimberti, e pubblicata sul quotidiano L’Eco di Bergamo
di oggi 12 febbraio, Astori rileva come si sia dato poco tempo per approfondire
gli aspetti d’impatto ambientale, sulla salute e sul turismo sul territorio di
Oltre il Colle.
In buona
sostanza si esplicita, innanzitutto, che l’Amministrazione è sempre stata
favorevole all’estrazione del minerale dalle miniere, ma l’improvviso cambio di
direzione sul sito di lavorazione del materiale, prima previsto a Riso e ora a
Zorzone, crei la necessità di una più approfondita analisi e una meditata
risposta.
La Concessione,
richiesta dalla Società Australiana, dopo sette anni di studi e ricerca prevede
l’utilizzo dell’ex Stabilimento della Serbaplast di Zorzone per la lavorazione
del minerale estratto.
Sarebbero
previsti, secondo il nuovo Progetto, nastri trasportatori, piattaforme
realizzate con materiale di scarto e tunnel di collegamento con l’ingresso
della miniera di Cà Pasì.
Da quest’ultima
località partirebbe il tunnel Parina – Riso, tuttora esistente, che porterebbe
il materiale (scarti e minerale ?) fino a Riso di Gorno e ulteriormente,
partirebbero gli autocarri per la destinazione finale.
Secondo la
Società Australiana a Zorzone l’area di trattamento sarebbe completamente
coperta, i cameroni per la frantumazione sotto 500 metri di terra.
La
cronologia di queste opere sarebbe prevista in tre anni, vale a dire la
preparazione della miniera e dell’impianto, il ripristino del tunnel Parina –
Riso e la costruzione dell’impianto di trattamento presso lo stabilimento ex
Serboplast di Zorzone.
L’avvio dell’estrazione
mineraria scivolerebbe al 2024 con la chiusura, con il ripristino ambientale,
nel 2049.
Un ulteriore
problema, sollevato a suo tempo da Uniacque, riguarderebbe la criticità riguardante
il sistema unico integrato delle sorgenti Nossana, Costone e Algua che portano
acqua potabile a 500 mila utenti della provincia bergamasca.
Il Rappresentante
dell’Energia Minerals, presente nella seduta del Consiglio Comunale di Oltre il
Colle ha posto l’accento come tutta la documentazione sia stata messa a disposizione
dell’Amministrazione Comunale, e sul Sito della società, e del Ministero della
transazione ecologica.
Il rischio,
secondo il parere di mister Geraint Harris, Amministratore delegato dell’Altamin,
è che il Ministero decida in base al parere negativo espresso dal Consiglio
Comunale di Oltre il Colle.
La richiesta
avanzata, pertanto, è quella di rivedere subito il diniego alla concessione,
trasformandola in “osservazioni”. Quest’ultima
proposta è stata appoggiata dalla minoranza ma non ha avuto seguito.
La
telenovela continua.
Bergamo 12 febbraio 2022
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