Con la messa
fuori uso degli impianti sciistici dell’Arera, dovuti alle variazioni
climatiche e allo scarso innevamento, il turismo invernale nella Conca di Oltre
il Colle ebbe un forte crollo.
Conseguenze
ne subirono le attività turistiche e commerciali sino a toccare anche quelle
artigianali.
Il turismo
estivo, condensato nei mesi di luglio e agosto, non era sufficiente i costi di
gestione di tali attività ed ebbe come risultato anche un progressivo esodo dei
residenti verso la pianura.
Un successivo
danno si ebbe sul valore degli immobili delle seconde case, ricordo del boom
economico degli anni ’70.
Molte
seconde case rimasero chiuse anche nel periodo estivo e questo fatto influì
ancor di più sul commercio locale. La pretesa di coprire con l’incasso di due
mesi di lavoro i costi annuali della propria impresa, non fu presa positivamente
dai villeggianti che iniziarono a portarsi da casa provviste acquistate presso
i Supermercati della città.
Sul versante
amministrativo iniziò a evidenziarsi una diminuzione finanziaria diretta e
indiretta che si ripercosse sul mantenimento dei principali servizi pubblici e
sulla manutenzione del patrimonio viario specialmente nelle tre frazioni:
Zorzone, Zambla Bassa e Zambla Alta.
Esaurite le
risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione per mancanza di nuovi edifici e
dalla Concessione rilasciata per gli impianti sciistici dell’Arera, il Comune
si trovò in grosse difficoltà, mantenendo al minimo indispensabile ciò che era
stato in precedenza realizzato.
Le
preoccupazioni di chi aveva acquistato appartamenti nella Conca erano tangibili
e richiedeva risposte rassicuranti da parte degli Amministratori pubblici.
Per tale
motivo nella seconda metà degli anni ’80 un gruppo di villeggianti si decise a
fondare l’Associazione “Amici di Zambla Bassa” con lo scopo di monitorare le
necessità della Frazione e sottoporle a chi di competenza avrebbe dovuto
provvedere.
All’Associazione
aderirono non solo i villeggianti ma altresì molti residenti decisi a far
sentire la propria voce a chi era stato eletto per amministrare la Comunità.
La proposta
fatta a suo tempo anche ai cugini di Zambla Alta di aderire a questa
iniziativa, cadde nel vuoto.
Questo fu un
errore poiché, come si suol dire, l’unione fa la forza e un’implementazione del
gruppo avrebbe avuto maggior peso nelle richieste d’intervento.
Tuttavia in
alcuni casi, e relativamente alla Frazione di Zambla Bassa, alcuni risultati
furono ottenuti e diedero ossigeno, ormai quel poco che rimaneva, alle rimaste
attività locali.
Con il
trascorrere degli anni, alcuni dei promotori scomparvero, vuoi naturalmente,
altri per aver scelto altre località di villeggiatura, altri ancora per i
“raggiunti limiti di età”.
L’ultimo
canto de cigno si ebbe, nell’estate del 2014, quando, grazie alla
sponsorizzazione di Ubaldo Balzi (Serbaplast) e alla disponibilità dei locali
dell’Oratorio Parrocchiale di Zambla Bassa, fu organizzata una Mostra
fotografica relativa ai vecchi ex voto esposti, nella chiesetta di Santa Maria
Addolorata di Zambla Bassa, e necessari di un restauro.
Il residuo
in denaro avanzato, ancora in cassa all’Associazione, fu donato all’Oratorio,
per le spese ordinarie.
Ma seppure da lontano e con altri mezzi di comunicazione, l’interesse e gli interessi di quella piccola Frazione e in generale della Conca di Oltre il Colle, non sono cessati e continuano sia su Facebbok, con il Gruppo “Amici della Conca di Oltre il Colle, sia sul Blog Il Blog della Valserina. .
Gallicus
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