Pubblichiamo in prima pagina il commento di un nostro lettore che si pone alcune domande, in generale, sulla "cultura" del Turismo nelle nostre Valli.
La Redazione
Sono un frequentatore delle Valli Bergamasche e, nel periodo
estivo, mi piace visitarne i luoghi più belli e spettacolari delle Orobie. Ho
seguito la notizia e la discussione sul provvedimento adottato dall’Amministrazione
Comunale di Oltre il Colle concernente l’istituzione di un’area di sosta a
pagamento sull’Arerà. In via generale comprendo la necessità di mantenere in
ordine le strutture esistenti e, conseguentemente, avere denaro disponibile per
tale manutenzione.
Quello che non capisco è la differenziazione del costo degli
abbonamenti tra residenti e non. Coloro che possiedono boschi o malghe o che
svolgono attività lavorative sul monte dovrebbero avere l’accesso gratuito,
pagano le tasse per la proprietà o per l’esercizio delle loro funzioni e non capisco
perché dovrebbero pagare balzelli per accedervi.
Tutti gli altri salgono per
motivi di “svago” e pertanto se correttezza vuole, dovrebbero essere equiparati
nei diritti e nei doveri. 50 euro mensili richiesti a quanti vogliono
acquistare l’abbonamento mensile sono semplicemente ridicoli. Calcolando le
mutevoli condizioni atmosferiche estive, e facendo qualche calcolo sul numero
di accessi a disposizione, solo un impenitente ottimista si azzarderebbe ad
acquistare un simile abbonamento.
Oltretutto dal lato psicologico, la decisione
sembra un accanimento verso il turista, anziché un’agevolazione. Mi pongo una
domanda: ma dalle nostre parti sanno cosa significhi “turismo” e concorrenza?
Ho seri dubbi sull’intelligenza dei miei concittadini.
Giovanni Tiraboschi
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