giovedì 25 agosto 2011

«Cari villeggianti venite a risiedere a Corna Imagna»

Proprio come succede ad Oltre il Colle


Manovra taglia-comuni, il sindaco scrive agli oriundi
«Con 28 abitanti in più arriviamo a mille e ci salviamo»

Servono 28 abitanti in più entro il 2013, anno del rinnovo amministrativo. O forse già entro la data del censimento, perché poi il decreto non è ancora chiaro e soprattutto non è ancora legge.
Corna Imagna, 972 residenti, è tra i 57 Comuni bergamaschi su cui pende la mannaia della manovra taglia costi del
governo. Il paese sarebbe destinato all'accorpamento essendo sotto la soglia dei mille abitanti. Sotto, però, solo di 28 unità.

Lettera alla popolazioneCosì il sindaco Antonio Carminati non ci ha pensato due volte e ha scritto alla propria cittadinanza: «Facciamo in modo che i villeggianti o gli emigranti proprietari di seconde case prendano la residenza da noi. Una trentina di persone non sono poi tante. Possiamo arrivare a mille residenti entro le prossime elezioni ed evitare l'accorpamento previsto da un decreto assolutamente ingiusto e antidemocratico».
Riassunto in poche righe è questo il contenuto della lunga lettera-avviso che Carminati, factotum del Centro studi Valle Imagna e storico della valle, ha fatto affiggere nelle bacheche del suo Comune e distribuito nei locali pubblici.
«Conto di farcela – dice Carminati –. L'obiettivo si può raggiungere. Certo è che la popolazione deve mobilitarsi e, per questo, in autunno convocherò un'assemblea. Stando alla normativa, dovremmo avere a disposizione due anni, ovvero il tempo che ci separa dalle prossime elezioni amministrative nel 2013. Ma non è ancora chiaro. Dipenderà anche dall'interpretazione che ne darà il legislatore e soprattutto dalla Regione che dovrà poi applicarla. Per cercare di stringere i tempi, quindi, e di arrivare a quota mille entro il censimento (9 ottobre 2011, ndr) ho subito lanciato l'appello».
Il modo più semplice, probabilmente, per restare fuori dal taglio previsto dal governo e salvare il Comune. Che, peraltro, negli ultimi anni ha assistito a un trend demografico importante, considerando che si tratta di un paese di montagna.

Corna Imagna contava 572 abitanti nel 1971. Oggi siamo quasi a mille. E in tale incremento parte considerevole hanno avuto anche tante famiglie di extracomunitari.

«Unione? No, una fusione»
Ma Carminati, nella lettera ai propri cittadini, si scaglia in maniera forte contro la decisione del governo. «Questa sarà una fusione dei Comuni mascherata da unione – dice –. Perché, oltre a sciogliere i Consigli comunali, i sindaci dell'Unione saranno svuotati delle attuali competenze. Rimarranno solo degli ufficiali di governo per l'anagrafe e il potere sarà tutto del presidente dell'Unione».
«I Comuni sotto i mille abitanti sono ritenuti dal governo fonti di spreco di risorse e luoghi dove vengono distribuite solo
poltrone – spiega Carminati –. I consiglieri del nostro Comune non occupano nessuna poltrona, ma sono tutti lavoratori generosi e onesti, grazie ai quali è possibile, pur tra mille difficoltà, sostenere i servizi essenziali anche in montagna.
Loro garantiscono la democrazia del nostro sistema politico. Questo concetto deve essere ben chiaro.

Le poltrone ci sono, eccome se si sono, ma non sono quelle dei piccoli Comuni. Il governo ci sta usando per far credere alla gente di fare qualcosa per ridurre i costi della politica. Non possiamo accettare questa semplificazione, che tenta di scaricare sugli enti locali più deboli responsabilità presenti ad altri livelli, dimenticando di proposito che quella dei piccoli Comuni è l'Italia migliore, quella che lavora, che presidia il territorio, che concepisce ancora la politica come servizio, che non scarica le responsabilità sugli altri, che chiude i bilanci in pareggio. È l'Italia del volontariato, che vive una relazione quasi di tipo epidermico con il proprio territorio, inteso non come terra di conquista della politica, bensì quale ambiente sociale da tutelare, progredire, sviluppare».

«Siamo consapevoli che occorre associare i servizi per arrivare in futuro a un nuovo governo vallare, ma l'obbligo dell'accorpamento solo in vista di ottenere un fittizio risparmio ci umilia e non può essere assolutamente accettato.

Questo governo sta cercando di imporre una linea politica cara al Ventennio quando vennero aboliti i Consigli comunali, istituiti i podestà e accorpati i Comuni».

«No ai diktat dall'alto»
«Nei nostri Comuni non servono più podestà ma serve più democrazia, servono più Consigli comunali, più commissioni, più gruppi di lavoro in grado di costruire processi partecipati per la costruzione di programmi di sviluppo. Rifiutiamo i diktat calati dall'alto, perché questi servono solo alla classe politica nazionale e regionale e non alla popolazione».

Giovanni Ghisalberti - Giovedì 25 Agosto 2011 PROVINCIA, pagina 28

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' assolutamente importante fare conoscere a questo illuminato sindaco la nostra sindachessa cosi' potrebbe insegnarle come si fa a Rappresentare un paese!

Anonimo ha detto...

buongiorno, e complimenti allo staff di questo blog. Tramite il portale di oltreilcolle ho scoperto queste pagine che mi sono letto tornando indietro nei..mesi. Bene tutto, ma su questo argomento della pulizia dei "falsi residenti" sono proprio arrabbiato con la sindaco! Dovrebbe sapere tutto il bergamasco che cosa ha fatto questo poco illuminato sindaco di oltre il colle!
Unico caso in italia dove vengono minacciati i propri cittadini ad andare via dal proprio paese! Una vergogna, sino ad oggi ero amareggiato dalla scarsa amministrazione di questi anni dove nulla è stato mantenuto (a parte qualche strada asfaltata) del programma con cui si era proposta a tutti noi votanti, e anche io confesso l'avevo votata! Ma dopo questa umiliazione subita di essere stato preso per un extracomunitario senza permesso, di sapere lei dove io risiedo e non io, di non sentire neanche le ragioni della mia prolungata assenza dal paese ecc.ecc insomma ho avuto la conferma che trattasi di una despota! Vedremo come finirà la questione ma sicuramente non mi meraviglierei se mi arrivasse un'altra lettera che mi dirà "bentornato tra noi" lei è un residente doc di questo paese in agonia!.
Saluti

Anonimo ha detto...

Come Blog cerchiamo di suplire alla mancanza d'informazioni politico amministrative relative alla Conca. Abbiamo sempre ritenuto che una "critica" corretta e non partigiana possa essere utile sia ai residenti quanto ai frequentatori di come viene amministrato il "bene pubblico". Come siamo orgogliosi delle iniziative utili e positive per il territorio, così siamo "chiari" nell'esporre le gravi manchevolezze. Chi "ama" la Conca non ha bisogno di pubblicizzazione asettica e superficiale ma di conoscere i problemi che la riguardano e "agire" conseguentemente.
Grazie
La Redazione