lunedì 15 agosto 2011

Ferragosto nella Conca


Anche se alcune giornate di bel tempo hanno preceduto questo ferragosto. le difficoltà economiche delle famiglie si sono sentite anche nella Conca di Oltre il Colle. Tuttavia, anche se limitate a pochi giorni, si sono riaperte la maggior parte delle seconde case, si sono viste code nei negozi (specialmente quelli di alimentari), le vie e le piazzette si sono affollate di turisti e villeggianti che hanno potuto godere del caldo sole e della frizzantina aria dei mille metri.


Purtroppo, proprio nella giornata del 15, la prevista “veloce” perturbazione ha rovinato a suon di tuoni le tradizionali scampagnate all’aperto. Ancora una volta la “Maledizione della Sfinge” ha colpito la Conca.

Nei giorni scorsi la notevole presenza di escursionisti sull’Arera era evidentissima anche da Oltre il Colle guardando il luccichio del sole sui parabrezza delle auto parcheggiate sul piazzale di quota 1600 e i gruppi di famiglie “accampate” per consueto e tradizionale picnic sui prati di Pian della Palla e sul Colle di Zambla.



Quest’ultimo prato ha tuttavia “regalato” una spiacevole sorpresa: la sparizione dei pochi tavoli, con relative panchine, e i pochi giochi per bambini, esistenti da anni. Di tale “regalo” dobbiamo ringraziare la “Sfinge” che non è riuscita a trovare nelle pieghe del suo bilancio qualche centinaio (dico centinaio) di euro per mantenere in stato decente le poche strutture esistenti. Come al solito ha lasciato al “re della savana” il compito di giustificare tale atteggiamento con risibili argomentazioni subito confutate dalla Proprietà del prato.

Il malcontento di molte famiglie, specialmente composte da nonni e nipotini, che si era già espresso nei giorni scorsi è aumentato notevolmente con l’arrivo dei “ferragostani” ignari dell’accaduto.

Fortunatamente l’Amministrazione Locale non ha potuto metter mano anche sulle bellezze naturali e ambientali, anche se ha rigettato un progetto, presentato da Fancy Mountain l’Associazione che gestiva la pista di sci di fondo dell’Aben, consistente nella costruzione di una casetta di stile canadese completamente in tronchi di legno; nel contempo approva la costruzione di un edificio proprio sui prati del Colle accanto alle piste di sci.



Altra perla di questa “intraprendente” Amministrazione è stata la perdita dei finanziamenti a tasso zero e a fondo perduto per la ristrutturazione della Casera a quota 1600, ottimo posto di “accoglienza” per i visitatori del Sentiero dei Fiori e per quelli interessati alla Cattedrale Vegetale. Tale perdita è dovuta alla mancata presentazione nei tempi previsti dal bando regionale e all’incompletezza della documentazione necessaria.

Ma ai turisti “ferragostani” forse poco importa delle sorti della bellissima Conca; i maggiori interessati dovrebbero essere i residenti, i possessori delle seconde case e i commercianti che vedono sempre di più calare villeggianti, avventori e ”guadagni”.

Che abbiano trovato e recuperato, dopo oltre cinquant’anni, i soldi sparsi dall’aereo americano precipitato sul Pezzedello?

Gallicus

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