domenica 28 agosto 2011

I Comuni discutono. Il modello dei Servizi sociali. Entro fine anno vanno associate per legge due funzioni



L'ultima manovra del governo si interessa dei piccoli Comuni con meno di mille abitanti, mettendo in discussione la loro esistenza, ma la Finanziaria non cancella la legge del 15 luglio scorso che prevede l'obbligatorietà dell'aggregazione di funzioni tra i piccoli centri.

L'ultima manovra del governo si interessa dei piccoli Comuni con meno di mille abitanti, mettendo in discussione la loro esistenza, ma la Finanziaria non cancella la legge del 15 luglio scorso che prevede l'obbligatorietà dell'aggregazione di funzioni tra i piccoli centri. I paesi con meno di 5.000 residenti, entro il 31 dicembre, dovranno esercitare almeno due delle sei funzioni fondamentali indicate dal testo normativo in forma associata, quattro entro la fine del 2012, sei nel 2013.

In Valle Seriana attualmente i Comuni gestiscono tutti già una funzione in forma associata: sono i Servizi sociali, gestiti tramite la Comunità montana. Entro la fine dell'anno, per i piccoli Comuni che non superano i 5.000 abitanti, se questa aggregazione fosse considerata già una gestione di una funzione in forma associata, sarà necessario dunque accorpare almeno ancora una delle sei funzioni indicate dalla legge.
Il legislatore ha suddiviso queste funzioni in sei tipologie: di amministrazione, di gestione e di controllo; funzioni di polizia locale; di istruzione pubblica, edilizia scolastica, asilo nido, assistenza scolastica e refezione; funzioni nel campo della viabilità e trasporti; quelle riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente, fatta eccezione per il servizio di edilizia residenziale pubblica, locale e piani di edilizia, nonché del sistema idrico integrato; funzioni del settore sociale. Volenti o nolenti, i Comuni devono quindi attivarsi per mettere insieme le forze.
L'Unione dei Comuni della Presolana (che unisce i Comuni di Rovetta, Castione della Presolana, Cerete, Fino del Monte, Songavazzo e Onore) già da una dozzina di anni eroga al cittadino servizi accentrati: dovrebbe quindi avere meno problemi con la prima scadenza di fine anno, anche se sarà fondamentale che Castione riporti il servizio di polizia locale all'interno dell'Unione dopo alcuni anni di gestione autonoma. L'entrata consentirà l'erogazione in forma associata anche di questa funzione.
Si discute in tutta la valleIl resto del territorio della Valle Seriana, nonostante negli ultimi due anni abbia tentato di attivarsi nella costituzione di altre Unioni dei Comuni, sta ancora discutendo sul da farsi. Per fare i conti con le difficoltà economiche e per beneficiare dei bandi che favoriscono le aggregazioni, diverse municipalità si sono già messe in cammino, in sordina e seguendo la parola d'ordine «risparmiare». Ma c'è ancora tanto lavoro da fare.
Per i Comuni di Piario, Valbondione, Gandellino, Valgoglio, Ardesio, Gromo, Villa d'Ogna e Oltressenda Alta, oltre al sociale demandato alla Comunità montana, i servizi gestiti in forma associata sono pochi. Tuttavia occorre entro l'anno accorpare almeno un'altra funzione. Un primo incontro ufficiale per discutere il tutto si terrà il prossimo 19 settembre a Gromo. C'è chi chiede di aggregare la funzione di polizia locale, chi l'ufficio tecnico, ma c'è anche chi chiede di fare direttamente un'Unione dei Comuni. Tra i principali promotori di questa soluzione c'è Angelo Bosatelli, sindaco di Villa d'Ogna: «I tempi sono ristretti – spiega – impostare l'Unione è un attimo, l'importante è che tutti ci credano».

Anche Gazzaniga, Cene, Vertova, Colzate e Fiorano al Serio da alcuni anni parlano addirittura di poter arrivare a una vera e propria Unione dei Comuni, rispolverando il nome di una vecchia circoscrizione medievale «Honio». A tal fine si sono tenuti già alcuni incontri. Tuttavia l'unione non è ancora partita e per ora i servizi gestiti in forma associata sono pochi, anche se tra questi potrebbe presto esserci un sistema di videosorveglianza gestito da tutti e cinque i Comuni insieme. Va ricordata anche l'esistenza del distretto del commercio sul territorio dei cinque Comuni in questione.
Tentativi di associazioneMa qualche cosa si muove anche su bacini più ridimensionati. I paesi di Fiorano al Serio, Colzate e Vertova, per esempio, gestiscono nello stesso modo la raccolta dei rifiuti e hanno una sola piattaforma ecologica per tutti. Sempre gli stessi tre Comuni si stanno attivando per un progetto di segnaletica dei sentieri.
Negli ultimi anni, Casnigo, Cazzano Sant'Andrea, Gandino, Leffe e Peia si sono attivati, con incontri periodici, per tentare di avviare gestioni di servizi in forma associata, ma sono stati mossi solo piccoli passi. Anche i Comuni della zona devono dunque presto mobilitarsi per trovare quale funzione accorpare. Gandino, Cazzano e Leffe gestiscono in comune la piattaforma ecologica; inoltre è nata una società sportiva di ciclisti della Valgandino che raggruppa tutte le società del territorio. Riguardo al piano dei servizi del Pgt alcuni problemi non ne hanno permesso la stesura a più mani.
Risalendo la valle, gli amministratori di Gorno, Oneta, Parre, Premolo e Ponte Nossa hanno speso energie per centralizzare alcuni servizi, ma si è riusciti a far poco. Ponte Nossa e Premolo hanno anche attivato un unico ufficio paghe e contributi e anche altri servizi della segreteria vengono gestiti in forma centralizzata. Si è cercato di mettere in comune anche le risorse degli uffici tecnici, ma il tentativo non è andato in porto. È stato tuttavia attivato un progetto sovralocale per le attività delle biblioteche: il cosiddetto «3PGO» (sigla che richiama con le tre «P»: Premolo, Parre, Ponte Nossa; con la «G», Gorno e con la «O» Oneta).

Andrea Filisetti - L'Eco di Bergamo - Domenica 28 Agosto 2011 PROVINCIA, pagina 24

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