lunedì 1 agosto 2011

Il buono, il brutto e il cattivo

Permetteteci di prendere a prestito il titolo di un vecchio e noto film, per confrontare le diverse “modalità” di amministrazione locale. Il confronto avviene tra due Comuni montani, di proporzione abbastanza simile, ambedue con problemi finanziari derivanti dalla crisi economica ma con “esperienze” politico – amministrative completamente diverse.

Il buono

L’Amministrazione Comunale di Valtorta, retta da anni dal cav. Busi, più volte Presidente della Comunità Montana della valle Brembana, ha promosso incentivazioni economiche a coloro che chiedono la “residenza” nel piccolo comune. Inoltre, molto intelligentemente, ha promosso e favorito la cooperazione e l’associazionismo locale favorendo il sorgere degli “Alberghi diffusi”, utilizzando vecchie baite ristrutturate per l’occasione, e incentivando manifestazioni e incontri. Sono state messe a disposizione degli appassionati piste da sci a da fondo per il periodo invernale

Molte giovani coppie hanno accolto favorevolmente l’iniziativa trasferendosi a Valtorta.

Le attività economiche e sociali della zona hanno avuto un notevole beneficio, contribuendo altresì alla rivitalizzazione turistica del paese e dei suoi dintorni.

 

Il brutto

La grave situazione economica nazionale ha portato molte famiglie italiane a dover fare scelte, anche molto pesanti, sulle loro abitudini di vita. L’inflazione e l’aumento dei costi dei prodotti di largo consumo hanno imposto scelte che contraggono i beni voluttuari.

Le vacanze estive sono diventate il “mordi e fuggi” e anche coloro che dispongono della “seconda casa” sono costretti a ridurre la loro permanenza nelle residenze estive. Questo fatto influisce negativamente sul commercio dei piccoli negozi di montagna che hanno solo due alternative: chiudere l’attività, oppure per continuare sperando di guadagnare in poche settimane ciò che prima realizzavano nell’afflusso dei mesi estivi.

Conseguenza inevitabile l’aumento dei prezzi facendo si che il turista o il villeggiante si difenda acquistando nei supermercati della valle il necessario. E’un loup che si ritorce a sfavore dell’economia e del commercio locale.

Il cattivo ( o la cattiva )

Contrariamente a quanto avviene ad Ornica, nel comune di Oltre il Colle si applica una politica amministrativa completamente opposta e, alla fine, penalizzante nel senso generale.

L’attuale sindaca, la dottoressa Rosanna Manenti, non solo ignora i principi economici e turistici ( accoglienza e disponibilità dei servizi minimi e indispensabili per attrarre il turista ) ma , al contrario, ha iniziato una “pulizia residenziale” addirittura contro persone che da anni risiedono nell’ambito comunale.

Il risultato è evidente: aumento dei “cartelli” che offrono appartamenti in vendita o in affitto, drastica diminuzione di afflusso di villeggianti ( scoraggiati dagli esosi aumenti dei prodotti di prima necessità ) e indignazione di molti residenti minacciati “dall’espulsione coatta” ( giuridicamente dubbia ).

Due visioni opposte di “Amministrazione del pubblico interesse” ma, soprattutto due “intelligenze politiche” dettate dall’intelligenza politica, dalla conoscenza delle leggi e dall’esperienza amministrativa.

I risultati sono evidenti. Mentre ad Ornica le attività economiche e turistiche sono in crescita, ad Oltre il Colle le difficoltà sono tangibili ed evidenti. Affluenza in netto calo, giuste proteste dei pochi villeggianti affezionati, indignazione dei residenti colpiti dalle “sanzioni” e, da ultimo, fuga degli ultimi operatori turistici della zona.

Purtroppo dobbiamo evidenziare un “clamoroso silenzio” da parte della popolazione che pare accettare come un “fato” l’attuale situazione. La stessa “opposizione,” presente il Consiglio Comunale, appare rassegnata e incapace di reagire.

Il prossimo anno, alla scadenza elettorale, vedremo la reazione degli elettori ? Sperano ( ? ) nel ritorno del Sentore ?

E’ un interrogativo che, per ora, ci lascia estremamente pessimisti e dubbios, ma un altr’anno perso quanto costerà alla comunità!

Gallicus

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe davvero interessante che un giornalista riuscisse ad intervistare la signora Sindaca e le chiedesse sulla base di quali ragionamenti e per raggiungere quali obiettivi, ha scelto questi comportamenti "apparentemente" suicidi per il comune amministrato.

Anonimo ha detto...

Io posso capire che qualche villeggiante abbia fatto il "furbo" e chiesto la residenza quì , ma se anche fosse lo ritengo un valore aggiunto, dovrebbe essere il Comune dove vive effettivamente a chiedergli il perchè del suo cambio di residenza..
Ma che cittadini veramente residenti a Oltre il Colle debbano avere un umiliazione dal primo cittadino come fossero degli extracomunitari senza permesso è un fatto vergognoso!Una cosa gravissima, speriamo che intervenga davvero il Prefetto.Anzi suggerirei ai cittadini non graditi di risiedere in questo Municipio di rivolgersi oltre che al prefetto da un avvocato per una denuncia di abuso di potere nei confronti del sindaco.

Anonimo ha detto...

La residenza (o meglio la registrazione anagrfica di residenza) è sottoposta ad un unica condizione: avere la dimora abituale lì dove si è dichiarato di vivere. Non può essere sottoposta a nessun altro vincolo o condizione di alcun tipo. Infatti la residenza (a norma del codice civile) è la dimora abituale, cioè il luogo in cui qualcuno abitualmente vive. La registrazione anagrafica di residenza (erroneamente ma comunemente detta residenza anagrafica) è la semplice registrazione in anagrafe del fatto che detta persona abita lì. La registrazione anagrafica non è un titolo autorizzativo, non è qualcosa in conseguanza della quale si ottengono permessi o diritti: è la semplice registrazione di una situazione di fatto CHE esiste già. Anche le "ultime" normative (pacchetto sicurezza) che in realtà sostanzialmente, in parte, esistevano già e non hanno minimamente modificato la normativa esistente non sottopongono affatto la residenza all'esitenza delle condizione igieniche dell'alloggio,o ai figli che vanno in scuole primarie in altri comuni limitrofi, ma semplicemente dicono che a seguito delle domanda di registrazine anagrafica "possono" (e non debbono) essere fatti controlli per es. sulle condizione igieniche, ma questi controlli non possono vincolare la registrazione anagrafica.
Quindi quì effettivamente si può pensare ad un abuso di potere da parte del Sindaco.
Le persone che ho sentito e che effettivamente abitano abitualmente in paese non potraqnno mai e poi mai avere una residenza diversa da quella di oggi.
Ma a prescindere da chi abbia o meno le ragioni, ci resta da chiederci ma perchè? perchè il Sindaco si è buttata a testa bassa e con la sua solita arroganza su questa problematica? Che urgenza c'era? Quali sono i veri motivi? Che qualcuno faccia chiarezza. Grazie, uno studente in giurisprudenza del paese ..limitrofo.

Anonimo ha detto...

Anche chi di politica se ne intende poco aveva percepito che prima o poi il governo avrebbe messo in atto l 'accorpamento di Comuni piccoli, sotto i mille abitanti! E a differenza di altri comuni dove si fa del tutto per non scomparire facilitando le nuove residenze anche di cittadini piu'villegianti che residenti, qui' ad Oltre il Colle si fa epurazione e di tutto per arrivare sotto i mille abitanti! Ma cio' e' demenziale! Ma se una quarantina di persone fra tutte quelle che hanno ricevuto la notifica della nostra sindaca non avessero fatto ricorso, saremmo ora in un immenso guaio! Praticamente un suicidio unico in Italia!l'auto ance l'azione!grazie Dott.ssa Manenti Rosanna il comune ex di Oltre il colle la ricordera' per sempre!!