venerdì 13 maggio 2011

Siccità, è il record negli ultimi 35 anni. Ma domani pioverà


La siccità sta colpendo gravemente l´agricoltura bergamasca. Dal 17 marzo caduti solo 41 mm di pioggia il 12% del previsto, con episodi di caldo torrido. Vacanzieri avvisati: il weekend sarà bagnato


Arriviamo a parlare di questa preoccupante siccità forse alla vigilia di un primo auspicabile aggiustamento del problema.

C'è una depressione atlantica alle porte del Nord Italia, e sembra aver imboccato la strada giusta, dividendo finalmente in due cellule separate il grande anticiclone europeo, lui che è stato il primo responsabile di questa situazione, con la sua prolungata presenza primaverile attorno alle Alpi.

Mai così in 35 anni
Ma un buon resoconto deve per forza proporre qualche dato comparativo: stiamo davvero vivendo il periodo più siccitoso degli ultimi 35 anni, non tanto nel periodo ufficiale su cui si sviluppano i tre mesi della primavera, ma nella particolarità degli oltre 50 giorni in cui sono sparite le vere piogge, dal 17 marzo a ieri. Ebbene, in questo lungo periodo abbiamo avuto pochi millimetri il 27 marzo, seguiti da qualche breve pioggerella sparsa nell'ultima decade di aprile, per un totale di 41 mm raccolti in quasi due mesi. I dati sono quelli del mio pluviometro di Olmo al Brembo, ma le valutazioni si possono più o meno estendere anche alle altre zone della Bergamasca.

Solo il 12% di pioggia
Partendo dal 1976, anno di inizio della mia collezione locale di dati meteo, la media di questo periodo vorrebbe almeno 333 mm di pioggia, ed è piovuto quindi solo il 12% del previsto. Oltretutto c'è stata in mezzo anche una puntata di caldo torrido nella prima decade di aprile, e ben 6 episodi di vento secco dalle montagne, il favonio, ad asciugare la terra e a complicare ulteriormente la situazione. Le aridità stagionali più vicine (pari periodo) risalgono al 2007 (100 mm) e al famoso 2003 (115 mm), più indietro si arriva al 1994 (141 mm): nel caso peggiore di 4 anni fa, come noterete, piovve comunque più del doppio di quest'anno.

Poca neve in montagna
Per quanto riguarda il rifornimento idrico ai fiumi, agli acquedotti e alla falda, questa nostra stagione vive anche le conseguenze di un apporto di neve invernale sulle Orobie piuttosto modesto. Lungi dall'idea di cercare qualche concausa nelle varie tematiche legate all'effetto serra e ai cambiamenti climatici, vogliamo pensare e sperare che si tratti di una delle periodiche anomalie di cui è capace il meteo, e che valga l'idea della compensazione prossima ventura. Già mercoledì sono riapparsi nuovi cumuli e alcuni tuoni pomeridiani sulle nostre montagne, che l'aria umida e afosa arrivata da Sud-Ovest ha replicato ieri e dovrebbe riproporre anche oggi pomeriggio. Ma tutto lascia pensare che pioverà per tutta la giornata di domani e parte di domenica, persino con una certa estensione e intensità.

Roberto Regazzoni - L'Eco di Bergamo - Venerdì 13 Maggio 2011 PROVINCIA, pagina 37


In montagna e' allarme per i pascoli

Dopo l'allarme siccità lanciato dalla Coldiretti e dai terzisti dell'agricoltura, preoccupati per i raccolti di mais, orzo e frumento, gli effetti del clima secco si fanno sentire anche in montagna, dove l'erba dei pascoli non sta crescendo e – poiché il primo taglio è a rischio – gli agricoltori temono di non avere sufficiente foraggio per alimentare il bestiame, visto anche l'approssimarsi della stagione degli alpeggi. Nell'ultimo mese si stima che ci sia stato il 75-100 per cento di pioggia in meno, a seconda delle zone, mentre le temperature sono state superiori dai 2 ai 4,5 gradi centigradi rispetto alla media stagionale.

Per salvare le colture è necessario che arrivi presto la pioggia e che cada in maniera costante, duratura e in modo non troppo intenso. «Il mese di aprile – conclude Coldiretti – è stato il quarto più caldo degli ultimi 210 anni, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati Isac-Cnr relativi all'intera penisola. In Lombardia situazioni analoghe si sono registrate nel 2007 e nel 2003, quando l'estate torrida fece strage di vitellini appena nati».

L'Eco di Bergamo - Venerdì 13 Maggio 2011 PROVINCIA, pagina 37

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