venerdì 31 dicembre 2010

Buon 2011



Auguri a tutti i visitatori del Blog della Conca, auguri a coloro che non lo visitano mai;
Auguri  a  tutti gli abitanti della Conca di Oltre il Colle: che il 2011 sia  generoso di felicità e di salute;
Auguri a tutti gli Amministratori pubblici di Oltre Il Colle: che nel 2011 siano più generosi e comprensivi nei confronti dei loro amministrati;
Auguri a tutti gli Operatori della Conca: che il 2011 premi ancor di più i loro sforzi per rendere gradevole la vallata ai turisti e villeggianti;
Auguri alle bellezze naturali della valle: che nel 2011 , e negli anni successivi, rimangano incontaminate e preservate;
Auguri a tutti gli abitanti dei boschi: che non si spaventino per i troppi “botti” della notte di Capodanno.
Auguri, infine, a quanti festeggeranno il Nuovo Anno con l'auspicio che l'euforia della nottata non superi i livelli della comune convivenza.

Il Gallo del Pollaio

Serina, vandali al presepe degli alpini

Il Bambin Gesù del presepe degli alpini rovinato dai vandali

Assurdo atto vandalico ai danni del presepe allestito dagli alpini di Serina. Approfittando del buio di una delle notti scorse, ignotihanno bruciato il Bambin Gesù nella capanna allestita prima di Natale nel parco comunale.
Quindi hanno pure tentato di dare fuoco alla porta della sede delle penne nere che ha resistito alle fiamme impedendo chel'incendio si propagasse all'interno dell'edificio. I danni, quindi, fortunatamente, sono stati limitati.
 
Tre anni fa il furto
«Alcuni amici che erano andati alla sede mercoledì scorso, hanno scoperto quanto era accaduto – ha precisato il capogruppo Enrico Tiraboschi –. Si presume che gli autori di questo assurdo gesto abbiano agito con il favore del buio in una delle notti tra domenica e e mercoledì. Il consiglio si è ritrovato alla sede, ha preso visione dei danni e li ha quantificati. Nella mattinata di giovedì ho presentato denuncia dell'accaduto alla stazione carabinieri del paese che hanno già avviato una indagine per individuare i responsabili del gesto».
 
Costato 350 euro a Firenze
Sono enormemente dispiaciuti e addolorati di quanto accaduto gli alpini serinesi. Ha osservato ancora il capogruppo: «C'è il danno materiale perché la statua di Gesù Bambino lignea è di pregio artistico. Tre anni fa ci era costata 350 euro, eravamo andati a comprarla a Firenze per sostituire quella che ci era stata rubata. Poi bisogna anche considerare il danno alla porta retrostante la sede e a un pavimento. Ma quanto ci brucia veramente dentro è il danno morale. Non pensavamo proprio che qualcuno avesse a ripetere aggravandolo pesantemente lo sfregio al nostro presepe di tre anni fa. La capanna nella quale stavano la Sacra Famiglia, il bue e l'asinello – tutto il gruppo di grandezza di circa un metro e scolpito in legno – aveva come al solito una finalità benefica, per cui era facilmente accessibile, affidata alla fiducia dei visitatori».
«Purtroppo la nostra fiducia è stata vigliaccamente tradita e non riusciamo tra l'altro a capire per quale motivo i vandali abbiano preso di mira soltanto il Bambin Gesù».
 
La nuova statua sarà vegliata
«La nostra speranza – ha affermato ancora Tiraboschi – è che i carabinieri riescano a risalire agli autori di questa stupida e oltraggiosa bravata». Grande sdegno, dunque, negli alpini, ma pure nella comunità serinese. Un vandalismo fine a se stesso, voluto proprio per distruggere qualcosa di particolarmente caro a tutta la popolazione.«Andremo a prendere un altro Gesù Bambino – ha concluso il capogruppo – perché vogliamo ancora il nostro presepe. Magari gli faremo la guardia per evitare altri odiosi scherzi del genere».


Sergio Tiraboschi - L'Eco di Bergamo - Venerdì 31 Dicembre 2010 PROVINCIA, pagina 43

giovedì 30 dicembre 2010

A Oltre il Colle si corre nella neve come i soldati

Oggi si tiene la corsa a piedi nudi nella neve a Pian della Palla


Oltre il Colle - Correre a piedi nudi nella neve. Un'esperienza che risveglia sensazioni forti e al limite della sopportazione, ma quella che viene proposta ad Oltre il Colle oggi non è tanto una prova di forza, quanto un modo per capire una storia.

Quella dei nostri soldati impegnati nella ritirata di Russia, provati e annientati dal gelo. Si definisce come una forma di partecipazione a quella tragedia la seconda edizione della «Corsa a piedi nudi sulla neve» ideata da Maurizio Cavagna e organizzata in collaborazione con la Pro loco e con il Gruppo alpini, che si terrà a Pian della Palla, a circa due chilometri dal centro abitato di Oltre il Colle. La prima edizione si è tenuta lo scorso anno a Roncobello e viene ora riproposta a conclusione di un percorso culturale iniziato lo scorso maggio con la semina delle patate, cibo semplice e povero che è stato di sostentamento ai soldati durante la guerra, realizzata con gli alunni della scuola. È seguita poi la raccolta nel mese di settembre e si è giunti ora alla conclusione del progetto con la corsa sulla neve.

Si tratta di un percorso di circa un chilometro e mezzo, lungo un anello da percorrere per tre volte. La corsa prevede una fase di preparazione che si svolgerà dalle 9 alle 11 all'interno dell'Edificio Ranger. 

Alle 11,45 sarà dato il via alla corsa, alla quale possono partecipare tutti. Sul tracciato saranno disposte stuoie e indumenti per consentire, a chi lo desidera, di tirare il fiato e posare i piedi per un attimo sull'asciutto. «Prima della corsa – spiega  Cavagna – è prevista una fase di laboratorio sensoriale. Correre sulla neve sarà un modo per provare per qualche minuto quello che possono aver vissuto i nostri soldati in Russia tra gelo, marce, dolore e morte».

Non sono previsti premi e sponsor. A chi riuscirà a percorrere l'intero tracciato per primo sarà regalata una scultura e per tutti una medaglia ricordo. La conclusione a pranzo, al centro parrocchiale, a base di patate e pietanze tipiche russe.

Monica Gherardi - L'Eco di Bergamo - Giovedì 30 Dicembre 2010 PROVINCIA, pagina 35


mercoledì 29 dicembre 2010

Pericolo valanghe sulle Orobie

Resta alto l'allarme valanghe su tutto l'arco alpino.  Slavina sulla Grigna lecchese L'elisoccorso recupera 3 feriti. Valanga al Passo del Tonale Due sciatori travolti, ma salvi



Freddo, cielo coperto, qualche occhiata di sole, ma soprattutto nebbia in banchi o diffusa in pianura nelle prime ore del mattino.

Queste le previsioni per la città e la provincia fino a Capodanno. In montagna, intanto, c'è un marcato pericolo di valanghe anche sulle Orobie. Rischio che gradualmente diventerà moderato venerdì 31 dicembre. Il Corpo forestale "sconsiglia vivamente" le escursioni al di fuori delle piste battute e segnalate.

Mercoledì 29 dicembre si sono già registrate slavine o valanghe sulla Grigna (Lecco) dove sono rimasti feriti 3 escursionisti e al Passo del Tonale (versante Trentino) dove 2 sciatori sono stati travolti dalla neve ma sono stati salvati

Queste le previsioni dal sito dell'Arpa Lombardia

GIOVEDI' 30 DICEMBRE
Stato del cielo: su Appennino e pianura occidentale fino al mattino molto nuvoloso o coperto con foschie, poi variabile. Sulla pianura orientale da poco nuvoloso a nuvoloso. Su Alpi e Prealpi sereno o velato salvo temporanei annuvolamenti al primo mattino.
Precipitazioni: assenti.
Temperature: minime e massime stazionarie o in lieve rialzo. In pianura minime tra -5 e 0 °C, massime tra 3 e 6 °C.
Zero termico: attorno a 1300 metri ma con isotermia a circa 0°C al di sotto fino al primo pomeriggio.
Venti: in pianura deboli variabili o calma, in montagna da deboli a moderati settentrionali.
Altri fenomeni: nebbia in banchi al mattino in pianura.

VENERDÌ 31 DICEMBRE
Stato del cielo: in pianura fino al mattino poco nuvoloso ma con cielo localmente invisibile per nebbia, in parziale dissolvimento.
Altrove sereno.
Precipitazioni: assenti.
Temperature: minime stazionarie o in lieve calo, massime stazionarie. In pianura minime intorno a -4 °C, massime intorno a 5 °C.
Zero termico: in risalita fino a 1800 metri.
Venti: in pianura deboli variabili o calma, in montagna deboli settentrionali.
Altri fenomeni: nebbia diffusa fino al mattino in pianura.

SABATO 1 GENNAIO
Stato del cielo: in pianura fino al mattino nubi basse o nebbia diffuse, in parziale dissolvimento dal primo pomeriggio. Altrove sereno o poco nuvoloso.
Precipitazioni: assenti.
Temperature: minime stazionarie, massime stazionarie o in lieve calo.
Zero termico: a circa 1800 metri.
Venti: in pianura deboli variabili o calma, in montagna deboli o moderati settentrionali.
Altri fenomeni: nebbia diffusa fino al mattino in pianura.

L'Eco di Bergamo - 29 dicembre 2010

Ciao 2010 - cielo velato e temperature un po' più su

Ecco cosa prevede l'Arpa Lombardia per i prossimi giorni, fino a Capodanno: correnti stabili e asciutte, temperature da 0 a 6 gradi.


Ecco cosa prevede l'Arpa Lombardia per i prossimi giorni, fino a Capodanno.
Per tutto il periodo correnti settentrionali stabili e relativamente asciutte in quota: in prevalenza si avranno nubi basse o nebbia fino al mattino in pianura, poco nuvoloso o velato su Alpi e Prealpi; temperature senza variazioni significative. Solo tra martedì pomeriggio e giovedì mattina un debole flusso umido nei bassi strati dal Mar Ligure produrrà, solo su Appennino e bassa pianura occidentale, nubi basse e possibile pioviggine o nevischio.

MERCOLEDÌ
Stato del cielo: su pianura occidentale ed Appennino molto nuvoloso per nubi basse, con foschia o banchi di nebbia anche persistenti nel corso della giornata. Sulla pianura orientale da poco nuvoloso a nuvoloso con foschia, tendente a poco nuvoloso in mattinata. Sulle Alpi molto nuvoloso fino al mattino, poi poco nuvoloso, altrove poco nuvoloso o al più velato.
Precipitazioni: su Oltrepò Pavese e bassa pianura occidentale possibili molto deboli sparse ed intermittenti, a carattere di pioviggine o nevischio. Nevischio sparso sulle Alpi nella notte e fino al primo mattino.
Temperature: minime stazionarie o in lieve aumento, massime stazionarie. In pianura minime tra -3 e 0 °C, massime tra 2 e 4 °C.
Zero termico: tra 800 e 1300 metri ma con isotermia a circa 0 °C al di sotto.
Venti: in pianura debole variabile o calma, in montagna deboli settentrionali.
Altri fenomeni: gelate diffuse fino al primo mattino, sparse dalla sera. Banchi di nebbia in pianura fino al mattino.

GIOVEDÌ
Stato del cielo: sulla pianura occidentale possibili nubi basse fino al mattino, in parziale dissolvimento dalla mattinata. Altrove velato, a tratti nuvoloso per nubi medio-alte e sottili.
Precipitazioni: assenti salvo occasionale pioviggine o nevischio fino al primo mattino su pianura occidentale ed Appennino.
Temperature: minime e massime stazionarie o in lieve aumento. In pianura minime intorno a -1 °C, massime intorno a 6 °C.
Zero termico: intorno a 1400 metri, con isotermia a circa 0 °C al di sotto.
Venti: in pianura debole variabile o calma, in montagna deboli settentrionali.
Altri fenomeni: gelate sparse e banchi di nebbia in pianura fino al primo mattino.

VENERDÌ
Stato del cielo: su bassa pianura ed Appennino cielo invisibile per nubi basse o nebbia, anche persistenti nel corso della giornata. 
Altrove poco nuvoloso.
Precipitazioni: assenti.
Temperature: minime in lieve calo; massime in lieve aumento su Alpi e Prealpi, altrove stazionarie o in lieve calo.
Zero termico: a circa 1600 metri.
Venti: in pianura deboli variabili o calma, in montagna deboli settentrionali od occidentali.
Altri fenomeni: nebbia diffusa in pianura fino al primo mattino e dalla sera.

TENDENZA PER SABATO E DOMENICA
Sabato e Domenica nubi basse o banchi di nebbia fino al mattino in pianura, altrove poco nuvoloso. Precipitazioni assenti. 
Temperature stazionarie. Venti deboli.

Bergamonews - 29 dicembre 2010

lunedì 27 dicembre 2010

Sole e brividi fino a Capodanno

Il tempo almeno fino a Capodanno sarà stabile e soleggiato, fatta eccezione per qualche nebbia in pianura.



Dopo l'ultima sciabolata gelida la situazione meteo sulla Lombardia tende repentinamente a migliorare, grazie all'espansione da ovest di un robusto campo di alte pressioni, che terrà lontano per una settimana circa sia le perturbazioni atlantiche che nuove avvezioni gelide. E così il tempo almeno fino a Capodanno sarà stabile e soleggiato, fatta eccezione per qualche nebbia in pianura e tendenza a formazioni nuvolose basse sulla bassa Lombardia verso metà settimana. Le temperature saliranno gradualmente, ma rimarranno su valori pienamente invernali nei bassi strati, risulteranno più miti in quota. Ancora incerta l'evoluzione successiva, ma è possibile il nuovo ritorno del freddo (e forse della neve) dopo l'Epifania.

MARTEDI':
La Lombardia sarà protetta da un campo di alta pressione. Tuttavia da ovest si faranno strada correnti più miti e umide, che favoriranno addensamenti sparsi, in prevalenza alti e sfilacciati, più comatti sulle alpi confinali Retiche in serata, con qualche fiocco possibile a Livigno. Tra sera e notte nubi più dense in risalita da SO sulle pianure. Da segnalare banchi di nebbia in pianura nelle ore più fredde. Temperature in rialzo in alta quota, ancora freddo in pianura e nei bassi strati in genere, con minime sotto zero (punte di -6 gradi in aperta campagna) e massime tra 2 e 4 gradi.

MERCOLEDI': 
Campo di pressioni alte e livellate con correnti nordoccidentali in quota e deboli infiltrazioni umide nei bassistrati.
Tempo in prevalenza soleggiato sulla Lombardia, ma con formazioni di nubi basse sulle pianure, specie occidentali, dove i cieli saranno spesso nuvolosi. Altrove solo passaggio di qualche velatura sfilacciata nella seconda parte del giorno. Temperature in lieve aumento, ma ancora basse nei bassi strati, con estese gelate mattutine laddove i cieli saranno sgombri, intorno agli zero gradi in caso di cieli coperti. Massime comunque non superiori ai 2/3 gradi. Venti deboli variabili, da NO in quota.

GIOVEDI': 
Correnti umide occidentali contrastano con masse d'aria più fredde che tentano, per ora senza successo, di entrare da NE. Sarà ancora una giornata soleggiata sulle montagne della Lombardia, mentre nubi basse sempre più spesse conquisteranno fin dal mattino le pianure, risultando più compatte sui settori occidentali. Temperature in lieve e temporaneo aumento a tutte le quote, ma ancora freddo nei bassi strati. Minime sotto zero laddove i cieli saranno sgombri, intorno agli zero gradi altrove. massime tra 3 e 5 gradi.

BergamoNews - Lunedi 27 Dicembre 2010

Anziana travolta a Serina

A pochi metri 20 anni fa morì la figlia Gigliola

È morta alla Vigilia di Natale a pochi metri dal luogo in cui, oltre vent'anni fa, nello stesso modo aveva perso la figlia Gigliola, anche lei travolta da un'auto.
Erano circa le 18 quando Pierina Epis, classe 1933, stava tornando a casa a piedi, in via Carrera a Serina. La donna è stata investita da un'automobile, con a bordo due ragazze. L'ennesima tragedia per la famiglia della donna, stavolta, è stata nel giorno della Vigilia del Natale, mentre la figlia Gigliola era morta il Sabato Santo, prima di Pasqua.

Stando a quanto è stato possibile ricostruire, sembra che, verso le 18, la signora Pierina stesse rientrando a casa, in via Carrera. Si tratta di una piccola contrada di Serina, situata nel centro storico.

Rincasava dopo le spese. 
Aveva fatto le ultime spese per i preparativi del pranzo di Natale, qualche acquisto nel centro storico di Serina e si era quindi avviata verso casa. La donna ha percorso una cinquantina di metri; arrivata a metà strada, altri 50 metri circa e sarebbe arrivata a casa. Ma, giunta all'altezza di via Dante, che di lì a poco diventa via Valle, nel tratto rettilineo a pochi metri dalla caserma dei carabinieri di Serina, Pierina Epis si è portata sulle strisce pedonali per attraversare la strada, diretta verso la propria abitazione.

Due ragazze sull'auto
Proprio in quel momento, però, dalla direzione di Serina proveniva una Lancia Y con a bordo due ragazze di Dossena, che viaggiava in direzione di Oltre il Colle. Le dinamiche dell'incidente sono ancora al vaglio dei militari di Serina, intervenuti sul posto per il rilievi del caso; sembra comunque che A. A., 26 anni di Dossena, alla guida della Lancia, non si sia accorta della presenza della donna che stava attraversando e non abbia fatto in tempo a evitare lo scontro. L'impatto è stato violento e purtroppo letale per la 77enne: Pierina è finita contro il parabrezza dell'utilitaria, quindi è stata sbalzata a diversi metri di distanza. Il 118 ha inviato sul posto l'ambulanza della Croce Rossa dell'ospedale di San Giovanni Bianco. Purtroppo, nonostante gli sforzi del personale medico, non c'è stato nulla da fare: Pierina, dato l'impatto molto forte, è morta sul colpo. La salma è stata ricomposta nella camera mortuaria del cimitero in attesa del nullaosta del magistrato, arrivato poi nella giornata di sabato.

Pierina Epis è ricordata in paese come una persona molto distinta e ben curata, una brava donna, dedita alla famiglia. Più di vent'anni fa perse la figlia in un incidente analogo, la ragazza stava rincasando quando fu investita e morì. Da allora la signora viveva insieme agli altri due figli, Livio e Alberto. I funerali, molto partecipati, si sono tenuti ieri pomeriggio.
In mattinata la ragazza che ha investito la signora, insieme alla madre ha fatto visita ai familiari della pensionata, per porgere le proprie condoglianze. Pierina Epis lascia la figlia Angioletta e i figli Alberto, Livio e Ivan.

Silvia Salvi - L'Eco di Bergamo - Lunedì 27 Dicembre 2010 PROVINCIA, pagina 23

domenica 26 dicembre 2010

Dopo l'instabilità di domenica 26 lunedì e martedì sereno ma freddo

Lombardia protetta dall'alta pressione. Ma ci sarà anche un ritorno del grande freddo con gelate anche a basse quote.



DOMENICA 26 DICEMBRE
È un Santo Stefano ancora all'insegna dell'instabilità sulla Lombardia a causa della persistenza di una depressione alimentata da aria fredda balcanica, con deboli fenomeni, specie sulle basse pianure, nevosi prima fino a 300/400 metri, poi dal tardo mattino spesso fino in pianura, seppure con scarsi accumuli. Accumuli fino a 10-15 centimeri su prealpi bergamasche e lecchesi oltre i 500 metri. Più asciutto su Alpi con qualche schiarita dal pomeriggio. Dalla sera-notte tornano cieli sereni ovunque. Clima freddo, per venti balcanici da NE.

LUNEDI' 27 DICEMBRE
Sulla Lombardia affluiscono correnti fredde ma asciutte dai quadranti settentrionali. Sarà una giornata con cieli sereni nel Bergamasco con invece nebbia o nubi basse in pianura, a tratti persistente, su Lomellina, Milanese, Lodigiano e Cremonese. In giornata transito di velature e strati sfilacciati, poco compatti. Temperature in ulteriore calo nei valori minimi, con diffuse e intense gelate, massime non oltre i 2 gradi in pianura. Zero termico diurno sotto ai 1000 metri.

MARTEDI' 28 DICEMBRE
La Lombardia sarà protetta da un campo di alta pressione che garantirà cieli sdereni nel Bergamasco. Tuttavia da ovest si faranno strada correnti più miti e umide, che favoriranno addensamenti sparsi, in prevalenza alti e sfilacciati, più compatti sulle alpi confinali Retiche, ma non associati a fenomeni. Tra sera e notte nubi più dense in risalita da SO sulle pianure. Da segnalare ancora banchi di nebbia in pianura nelle ore più fredde. Temperature in rialzo in alta quota, ancora freddo in pianura e nei bassi strati in genere, con minime sotto zero (punte di -6 gradi in aperta campagna) e massime tra 2 e 4 gradi.

L'Eco di Bergamo - 26 dicembre 2010 Cronaca

A piedi nudi nella neve, si corre a pian della Palla



Giovedì 30 torna la "Corsa a piedi nudi nella neve" per ricordare Nikolajewka, un percorso lungo 1 km e mezzo. Iscrizioni entro il 27 dicembre.

A piedi nudi nella neve? Si può. A Pian della palla, sopra Oltre il Colle. Giovedì 30 torna per la seconda volta la “Corsa a piedi nudi nella neve”, un’idea di Maurizio Cavagna e organizzata in collaborazione con la Pro Loco e la sezione Alpini di Oltre Colle nell’ambito di un progetto più grande, il progetto “Ricordiamo Nikolajewka”. Ovvero un percorso culturale per far conoscere ai ragazzi quello che i soldati italiani hanno vissuto durante le battaglie e la ritirata di Russia durante la Seconda Guerra Mondiale.

L’appuntamento è alle 9 per una minicorsa di prova e laboratorio mentre il fischio d’inizio è alle 11.15 per una corsa sulla neve lunga 1 km e mezzo.
Alle 13 al centro parrocchiale di Oltre il Colle è in programma il “pranzo alla russa”. Iscrizioni alla Pro Loco entro lunedì 27 dicembre : costo 5 euro.

Bergamonew - 23 dicembre 2010

giovedì 23 dicembre 2010

Buone Feste



Siamo alla vigilia delle Feste di fine anno, Natale, Capodanno,  e tutti si affannano ad inviare auguri a parenti, amici, conoscenti.

Noi vorremmo dedicare l’augurio a quanti in questi giorni, guardando negli occhi i propri figli scorgono l’attesa di festeggiamenti che le condizioni economiche non permetteranno. 
Occhi di innocenti che si domandano perché Babbo Natale da loro non passerà, perché babbo e mamma sono tristi, perché non possono avere ciò che per un anno intero hanno desiderato.

Auguri di cuore con la speranza che queste feste trascorrano  velocemente, come un brutto sogno da dimenticare.

La Redazione

Chi vuol bene alla Conca ?

Essere affezzionati ad una località non significa acriticamente esaltarne le "bellezze" naturali, il paesaggio meraviglioso, la cultura locale, ma anche sottolineare, quando è evidente e necessario, le ulteriori necessità economiche e sociali che aiutino i residenti a migliorare il loro tenore di vita e le loro opportunità di crescita.

Asfaltare una strada, ripristinare un muretto, pulire o rifare le fognature, sono "opere" di normale manutenzione che ad un'Amministrazione locale competono istituzionalmente. Le tasse che il cittadino paga sono funzionali e finalizzate a codeste attività "normali" e non eccezionali.
Farne di tutto ciò un vanto di una buona amministrazione del "denaro pubblico" significa, parassodalmente, vantarsi di aver messo in tavola  posate, piatti, bicchieri, e non saper ancora quale sarà il cibo da servire.

La nostra critica, positiva e incalzante, è proprio quella di stimolare l'Amministrazione a predisporre un "menù", magari semplice e corrispondente alle possibilità economiche, ma che accresca l'appetito di quanti sono invitati a sedersi a quella mensa.
Continuando su questo esempio, vorrei ricordare che non sempre le "elaborazioni culinarie" sono alla base del successo; spesso sono sufficienti le "specialità nostrane" per rendere gradevole e originale il "pranzo".

Orbene, noi vorremmo che tali "specialità" fossero alla base della rinascita di una località bella, attraente, confortevole dal punto di vista paesaggistico e naturale ma trascurate dalla poca fantasia amministrativa locale quale quella di Oltre il Colle.
Il nostro scopo è proprio finalizzato a stimolare con una "critica positiva" e incalzante il miglioramento sostenibile di una località che frequentiamo, amiamo e rispettiamo.

 L'obiettivo è semplice: fare della Conca di Oltre il Colle una "perla" delle nostre valli.
Tuuto il resto è pura e sterile polemica alla quale non ci adeguiamo.

Il Gallo del Pollaio

Dopo la frana riaperta la strada per Frerola



È tornata regolarmente transitabile dalla tarda mattinata di ieri la strada intercomunale che, in Valle Serina, collega in quota gli abitati di Bracca e Algua e le rispettive frazioni.
La riapertura è avvenuta dopo l'intervento di bonifica del pendio e la rimozione del materiale precipitato sulla carreggiata nel tratto compreso tra le frazioni di Pagliaro e Frerola. Il blocco della viabilità era stato causato da una frana provocata dalle abbondanti piogge del 7 dicembre, costringendo così i 200 residenti di Frerola a un percorso alternativo più lungo di circa quattro chilometri per raggiungere il municipio e la scuola.

La situazione era stata segnalata alla Ster che aveva disposto un intervento di somma urgenza iniziato già nel pomeriggio del 9 dicembre con il ripristino della normale situazione viaria grazie a uno stanziamento di 35 mila euro. I tempi di lavoro erano stati previsti con ordinanza del sindaco in 15 giorni ma l'impegno delle maestranze dell'impresa «Ghisalberti Felice» di Zogno incaricata dell'intervento ha anticipato la conclusione.
«Sono particolarmente soddisfatto del lavoro svolto – ha affermato il sindaco Bruno Cimarra – perché si è così potuto ridurre il disagio dei nostri concittadini di Frerola. Sento perciò il dovere di ringraziare per questo risultato la Ster, nelle persone del dirigente Claudio Merati e del tecnico Michele Gargantini, che ha finanziato il lavoro e l'impresa che ha eseguito l'intervento, eliminando il problema prima della festa del Natale».

Si è provveduto alla bonifica del pendio alto una quarantina di metri sopra la carreggiata stradale con la rimozione del materiale franoso pericolante, la costruzione di un muraglione dell'altezza di due metri sopra i quattro già esistenti alla base del canalone, la posa di reti metalliche ancora di due metri di altezza fissate a pali in ferro. Inoltre sono stati asportati alcuni massi pericolanti dal pendio, a poca distanza dal canalone nel quale era scesa la frana e infine sono stati rimossi circa 400 metri cubi di rocce e terra dalla carreggiata stradale.

Sergio Tiraboschi - L'Eco di Bergamo - Giovedì 23 Dicembre 2010 PROVINCIA, pagina 35 

mercoledì 22 dicembre 2010

Stalattiti ghiacciate nelle valli abbattute con pertiche e fucili


Operazione «strade sicure» ieri per eliminare i pericolosi candelotti di ghiaccio, lunghi anche qualche metro, incombenti negli orridi delle Valli Serina e Taleggio.


Si tratta di stalattiti, autentiche lame pronte, al primo innalzamento della temperatura, a precipitare sulla strada con le prevedibili conseguenze nel caso andassero a centrare qualche auto.
Come avviene da qualche anno le stalattiti di ghiaccio vengono abbattute a fucilate, un metodo sicuramente molto efficace e affatto pericoloso per gli uomini che sono chiamati ad effettuarle.

Di particolare imponenza le cortine ghiacciate che si sono formate nei due canyon degli orridi di Bracca, poco a monte dell'abitato di Ambria e in località Rosolo, lungo la strada provinciale della Valle Serina, quindi sulla strada provinciale che sale da San Giovanni Bianco a Taleggio. Le stalattiti poste a pochi metri sopra la carreggiata stradale sono state rimosse come un tempo, facendo uso di robuste pertiche, mentre per abbattere quelle irraggiungibili dal basso si è fatto ricorso a colpi di fucile, con cartucce a pallettoni di grossa pezzatura. È una tecnica che dà garanzia di successo consentendo di operare in sicurezza. Pochi colpi ben assestati e il pericolo ghiaccio è eliminato.

L'operazione era quantomai opportuna per la messa in sicurezza delle strade e del traffico che nel corso delle festività sarà intenso. L'operazione è stata condotta dagli uomini del servizio Viabilità della Provincia che hanno provveduto a bloccare il traffico.

Sergio Tiraboschi - L'Eco di Bergamo - Mercoledì 22 Dicembre 2010 PROVINCIA, pagina 39 

martedì 21 dicembre 2010

Baruffa in minoranza sulla variante di Zogno




In Consiglio botta e risposta sui fondi destinati all'opera viaria
Il sindaco mette pace: finalmente si parte, lavoriamo insieme


Si è conclusa con il brindisi e gli auguri di buone feste, ma l'avvio dell'ultima seduta di Consiglio comunale a Zogno è stato un po' più «agitato».


La parola al sindaco Giuliano Ghisalberti, con una comunicazione sulla realizzazione ormai prossima della variante all'ex statale 470 della Valle Brembana, che bypasserà l'abitato zognese con il duplice vantaggio di velocizzare il traffico vallare – con ovvi positivi riflessi sul turismo e le varie attività economiche – e di alleggerire il pesantissimo attuale transito quotidiano di oltre 23.000 automezzi, che dovrebbero ridursi a 7.000 abbattendo nel contempo un pesantissimo inquinamento atmosferico e acustico. 


Stando alle ultime notizie, i lavori potrebbero iniziare già nel mese di febbraio 2011. «Mi ero impegnato a mantenere costantemente informato il Consiglio sull'evolversi della situazione – ha spiegato il sindaco –, per cui mi tengo io stesso costantemente informato nelle sedi competenti. È dei giorni scorsi la notizia che la Regione ha confermato il finanziamento promesso, per cui la Provincia, incaricata della realizzazione dell'opera, sta procedendo a passi rapidi per l'apertura dei cantieri». 


A sorpresa l'annuncio ha dato il la a un inatteso botta e risposta tra i capigruppo di minoranza Roberto Fustinoni – di «Zogno democratica» – e Roberto Mazzoleni del gruppo Pdl-Udc. «Dobbiamo dare atto ed esprimere gratitudine ad altri Comuni della nostra provincia – ha affermato Fustinoni – per aver accettato sacrifici economici a vantaggio della variante all'ex statale 470, importantissima e ormai irrinunciabile per Zogno e per tutta la Valle Brembana». «Nel mio ruolo di rappresentante del Pdl – ha ribattuto Mazzoleni –, sento il dovere di sottolineare l'attenzione determinante dedicata al nostro paese e alla nostra valle, con il reperimento dei finanziamenti per la variante: un riconoscimento che è assolutamente doveroso. Quanto poi ai sacrifici di altri Comuni, ci sono stati, ma la Valle Brembana non poteva essere accantonata ancora una volta». 


Ha chiuso il dibattito il sindaco, dopo un intervento del capogruppo della Lega, Diego Donadoni: «È un momento in cui tutti insieme si dovrebbe fare sistema per il bene comune della valle. Pur comprendendo possibili amarezze di qualcuno, ritengo che anche la nostra valle sia stata parecchio trascurata in passato, per cui l'attenzione che le viene prestata ora le è dovuta. Da parte di noi valligiani, assicuriamo l'impegno a lavorare tutti insieme».


Sergio Tiraboschi - L'Eco di Bergamo - Martedì 21 Dicembre 2010 PROVINCIA, pagina 41

lunedì 20 dicembre 2010

Brevissima tregua, poi da domani altra neve


Oggi l'Arpa Lombardia prevede un clima ancora nuvoloso con possibili deboli occasionali nevicate. Da martedì nuova perturbazione atlantica con precipitazioni nevose.

Oggi, lunedì, l'Arpa Lombardia prevede un clima ancora  nuvoloso con possibili deboli occasionali nevicate. Da martedì rotazione da sudovest del flusso in quota per l'avvicinamento di una perturbazione atlantica: sulla Lombardia tempo perturbato con probabili precipitazioni diffuse, nevose fino a basse quote, almeno fino a giovedì.

LUNEDÌ 
Stato del cielo: nella notte e al primo mattino molto nuvoloso ovunque; rapide schiarite dalla mattinata a partire dai settori settentrionali fino a sereno o poco nuvoloso con residui addensamenti su Oltrepò e Mantovano; nuovo aumento della nuvolosità da sud in serata.
Precipitazioni: deboli o molto deboli nevicate isolate possibili sui settori orientali e sull'Oltrepò al primo mattino.
Temperature: minime in moderato aumento, massime in lieve aumento. In pianura minime intorno a -2 °C, massime intorno a 3 °C.
Zero termico: inizialmente a quote inferiori a 500 metri, in risalita dal pomeriggio.
Venti: deboli; in pianura occidentali, in montagna da sudovest.
Altri fenomeni: nella notte ed al mattino gelate sparse.

MARTEDÌ
Stato del cielo: molto nuvoloso o coperto ovunque.
Precipitazioni: deboli diffuse, più insistenti sui rilievi e la pianura occidentali. Neve oltre 600 metri, sui settori occidentali anche a quote inferiori.
Temperature: minime stazionarie o in lieve aumento, massime in lieve calo.
Zero termico: attorno a 1000 metri.
Venti: in pianura deboli di direzione variabile, in montagna da deboli a moderati meridionali.
Altri fenomeni: locali gelate nella notte e al primo mattino.

MERCOLEDÌ
Cielo molto nuvoloso o coperto ovunque.
Precipitazioni: diffuse dalla notte, generalmente deboli sulla pianura e sull'alta Valtellina, da deboli a moderate su Prealpi e Appennino. Neve inizialmente oltre 500-800 metri, con possibile neve mista a pioggia a quote inferiori sui settori occidentali al mattino. Limite neve in risalita nella giornata, ovunque oltre 1000-1200 metri in serata. Accumuli moderati oltre 1500 metri.
Temperature: minime e massime in lieve aumento. In pianura minime intorno a 1 °C, massime intorno a 3 °C.
Zero termico: in risalita nella giornata a partire da sudest; in serata attorno a 2000 metri sulle Prealpi e l'Appennino, attorno a 1800 metri sui rilievi di confine.
Venti
: deboli; in pianura di direzione variabile, in montagna meridionali.

GIOVEDÌ 
Cielo molto nuvoloso o coperto ovunque.
Precipitazioni: diffuse, da deboli a moderate, più intense sui settori occidentali. Neve oltre 1300 metri.
Temperature: minime e massime stazionarie o in lieve aumento.
Zero termico: attorno a 2000 metri.
Venti: in pianura da deboli a moderati orientali, in montagna deboli da sudest.


BergamoNews -  Lunedi 20 Dicembre 2010




domenica 19 dicembre 2010

Si ribaltano con la macchina a Gorno

Abbandonano l'auto e tornano a casa


Abbandonano l'auto ribaltata sulla strada e i carabinieri li «rincorrono» a casa. Ha dell'incredibile l'incidente accaduto, nella notte tra sabato 18 e domenica 19 dicembre a Gorno. Protagonisti due giovani del posto rimasti fortunatamente illesi nonostante l'auto - una Ford Fiesta  - sia volata sull'asfalto capottandosi.

A dare l'allarme un abitante che è stato svegliato dal gran fracasso e, affacciandosi alla finestra, ha temuto il peggio vedendo l'auto completamente ribaltata sulla carreggiata. Ma all'arrivo dei soccorsi, all'interno della Ford, non c'era nessuno.

Hanno cercato a lungo, scandagliando anche nei pressi del vicino torrente che scorre a lato della strada, i soccorritori del Corpo volontari Presolana quando l'altra notte si sono precipitati “in codice rosso” in via Prealpina Inferiore, all'altezza del civico 24, lungo la provinciale 46 che dallo svincolo di Ponte Nossa conduce in Val del Riso. Sarà stato il forte spavento o, forse, la paura di incorrere in qualche guaio più grosso la motivazione che ha indotto i due giovani - alla guida c'era un 22enne di Gorno - ad abbandonare l'auto, in mezzo alla carreggiata, dopo essersi liberati dalle lamiere. Uscendo dall'abitacolo, forse attraverso uno dei finestrini infranti nel violento impatto, si sono infatti allontanati verso casa dove poi, però, sono arrivati i carabinieri del nucleo radiomobile di Clusone- intervenuti sul luogo dell'incidente insieme ai vigili del fuoco di Gazzaniga - per gli accertamenti del caso.

L'Eco di Bergamo - 19 dicembre 2010 Cronaca

Castione, sicuri sugli sci.


C'è la pista che insegna a rispettare le regole


Imparare in pista le buone regole dello sci oggi è possibile grazie ad un'iniziativa, la prima a livello nazionale, ideata dalle stazioni sciistiche di Pora e Presolana. Si tratta della «pista di educazione sciistica» per giovani, adulti ed esperti. «Sulle piste da sci spesso le velocità sfiorano i 50-60 chilometri orari – spiegano gli esperti – sarebbe bene, quindi, che gli sciatori, per la loro e altrui sicurezza, frequentassero alcune ore di lezione di guida sciistica».

Cartelli per sciare sicuri
Dice Guerino Lorini, esperto di montagna che proprio sulla base della sua esperienza ha contribuito alla creazione di questo tracciato per la sicurezza: «Stando ad una incisione rupestre rinvenuta in Norvegia nel 1928, lo sci ha alle spalle una storia lunga settemila anni. Eppure, a tutt'oggi, pur essendo considerato disciplina sportiva tra le meno pericolose, la scarsa conoscenza e il mancato rispetto delle norme che regolamentano la circolazione sciistica sono tra le cause più frequenti degli infortuni su pista, spesso gravi. Con lo scopo di rendere questo sport ancora più sicuro e divertente – continua Lorini –, la Società impianti, insieme alle locali scuole sci e a Minitalia LeoMonster, ha ideato la "pista scuola di educazione e disciplina sciistica", lungo la quale sono collocati una serie di cartelli e sagome con consigli e regolamenti che sciatori e snowboarder di ogni età, siano essi agonisti, esperti o principianti, dovrebbero fermarsi a leggere con attenzione. Conoscere, approfondire e rispettare le regole contribuirà a salvaguardare la propria e l'altrui incolumità».

Piste al Pora e in Presolana
In merito alle principali regole da rispettare, Lorini aggiunge: «Ricordo l'esigenza, per gli sciatori, di dare la precedenza a chi viene da destra; l'obbligo del casco per i minori di 14 anni; la necessità di limitare la velocità e di prestare soccorso a chi si infortuna; e poi ci sono le norme che regolano la risalita a piedi delle piste. Non va dimenticato, infine, che la buona educazione, il buon senso, il rispetto, la cordialità dovrebbero essere bagaglio di ogni sciatore; tutti elementi che contribuiscono a fare dello sci uno degli sport più belli, appaganti e sicuri».
Ricordiamo che a Monte Pora il percorso pilota è allestito lungo la pista Boschetto, mentre quello in Presolana si trova su un facile tratto della pista del Donico.

Enzo Valenti - L'Eco di Bergamo - Domenica 19 Dicembre 2010 PROVINCIA, pagina 35 

sabato 18 dicembre 2010

Le temperature delle valli



Dal sito http://www.oltreilcolle.com/ apprendiamo le seguenti temperature:


Oltre il Colle Arpa ore 10,00: T - 8.9°

 Poscante in valle stretta in basso) ore 10,00: T - 11.2°!

Arera 2000 ore 10,00: T -8.1°

Zambla appunto ore 10,00:  T - 5,6 (si porterà alle 12,00 sino a -4°)

Rovetta -5.6° (ampio altipiano seppur a 700 m)

Valcava 1400 m in cima -6.3°

Consigliamo, pertanto, di montare gomme da neve oppure avere a bordo dell'autovettura le "catene".
Buon Week end a tutti

La  Redazione

venerdì 17 dicembre 2010

Sabato scuole chiuse per neve

In città e provincia si resta a casa 


Scontri a catena a Clusone: chiusa la strada per Villa d'Ogna
Neve, raffica di piccoli incidenti: camion bloccano le uscite dell'Asse


Scuole chiuse per la neve e il ghiaccio in tutta la città e la provincia per la giornata di sabato 18 dicembre. Lo ha deciso la Prefettura in accordo con la Provincia di Bergamo, a causa della forte nevicata di venerdì e delle previsioni meteo che segnalano temperature molto rigide e possibili strade ghiacciate. «Tenuto conto delle abbondanti precipitazioni in atto su tutto il territorio - si legge sul documento della Prefettura - e delle previsioni meteo della Regione Lombardia che annunciano per la giornata del 18 dicembre temperature molto rigide e diffuse gelate, e preso atto delle oggettive difficoltà registrate nelle attività di manutenzione e pulizia della rete stradale, le attività scolastiche del 18 dicembre nelle scuole di ogni ordine e grado di tutti i Comuni della provincia di Bergamo sono sospese».

L'Eco di Bergamo - 17 dicembre 2010 Cronaca 

Temperature a picco, meno 18 in quota



Provincia nella morsa del gelo. Sotto zero anche città e pianura, ghiacciato il lago d'Endine
Spettacolo delle stalattiti sulla Via Mala, a Taleggio e Bracca. Stamattina prevista la neve


Chi ama il cielo e la natura non si sarà lasciato sfuggire ieri sera l'enorme alone che circondava la Luna, di una dimensione esagerata che impegnava buona parte del cielo. È un indiscutibile segno di cambiamento del tempo, e molti detti nostrani combinano questa «corona» lunare con la probabilità della neve. Vedremo stamattina al risveglio, se la cosa ha funzionato, ma qui torniamo a parlare del freddo, che è il grande protagonista di questi giorni.


Aria fredda da Est
Si tratta di un'irruzione di aria fredda da Est, arrivata però in due giorni soltanto, portando a un brusco calo, sia delle minime che delle massime, di almeno 5-6 gradi. Parlano chiaro i -7 gradi di ieri mattina nella periferia di Bergamo, confermati dai -10 sul lago di Endine, ieri mattina ghiacciato.
E che dire dei -18 gradi misurati in quota, dalle stazioni meteo automatiche situate nei nostri rifugi, concordi su questo gelo sia Capanna 2000 sia l'Albani e il termometro del lago Fregabolgia, vicino al rifugio Calvi. 
Ma l'intensità di questa fase fredda è forse meglio dichiarata dai valori delle temperature massime, ieri rimaste sottozero anche in molte zone di pianura, per quella che i meteorologi definiscono «una giornata di ghiaccio». Vale qui la pena di spendere due parole su certe particolarità che si possono incontrare, quando fa freddo, specie in città. Ricordiamoci che nel centro città, come pure nei paesi più grossi o presso grandi impianti industriali, comandano le cosiddette «isole di calore», legate appunto alle attività umane, che possono dare risposte superiori anche di qualche grado, sul termometro della vostra auto, rispetto a quanto misurato in periferia. 


Mettiamo da ultimo, nel bagaglio di questo freddo, anche le numerose stalattiti ghiacciate che si sono formate nelle gallerie e sulle pareti rocciose che sovrastano le strade nelle nostre Valli. Danno spettacolo, come sempre, la Via Mala e gli orridi di Bracca e della Val Taleggio. Non vale questo discorso per alcuni paesi della nostra Bassa, dove di contro da due giorni regna una spettacolare galaverna, aiutata dall'umidità dei campi a fare strati bassi di nebbia gelida. Quando finirà il gran gelo? 


Dopo la spruzzata di neve di stamattina, il freddo ritorna protagonista per tutto il weekend, ma da lunedì assisteremo a un graduale addolcimento del clima, che tornerà alla normalità del periodo, con un recupero di 4-5 gradi entro la metà della settimana.
Temperature a picco anche in valle Cavallina dove il termometro nella mattinata di ieri segnava i -10 gradi. Il gelo di questi giorni 


ha portato sul lago di Endine una prima sottile lastra di ghiaccio che ha unito le sponde di Spinone e Monasterolo.
Il ghiaccio si è formato anche in località Gerù a Endine Gaiano. Qui il ghiaccio è già leggermente più spesso e resistente rispetto a Spinone. Raramente il ghiaccio si forma già in questa parte dell'anno. Solitamente per avere una prima lastra di ghiaccio bisogna aspettare la fine di dicembre o il mese di gennaio.


Lago già ghiacciato
«Il ghiaccio – spiega il sindaco di Spinone Marco Terzi – regala alla Valle Cavallina una cartolina inusuale che porta turisti nel fine settimana e quindi a noi va più che bene. Non bisogna però dimenticare che è vietato camminare sulla lastra di ghiaccio, soprattutto ora che è sottilissima». 
Temperature polari invece a Monasterolo, in località Pertegalli a Endine Gaiano, dove la brina regna ormai sovrana soprattutto di mattina e a San Felice al Lago. Intanto Valmaggiore a Endine Gaiano è entrata nel periodo di buio con il sole che non farà più capolino sulla frazione fino ai primi giorni di gennaio. 


L'Eco di Bergamo - Venerdì 17 Dicembre 2010 PROVINCIA, pagina 39 

giovedì 16 dicembre 2010

Il meteo, minime fino a -9


Venerdì e domenica neve
Vestiamoci bene, farà molto freddo


Prima il gelo siberiano, con temperature minime tra -4 e -9 gradi e massime tra -1 e 1 gradi. Poi - per consolarci, si fa per dire - arriverà la neve. Ne è prevista poca, venerdì e domenica, ma sul fondo asciutto potrebbe attaccarsi e creare qualche problema. 
Ecco le previsioni degli esperti di 3B Meteo.


GIOVEDI'
A Bergamo
Bel tempo con sole splendente per l'intera giornata.
In Lombardia
L'aria siberiana affluita sulla Lombardia ha modo di sedimentare al suolo, favorendo un clima gelido con temperature ben al di sotto delle medie e massime intorno agli zero gradi anche in pianura. Cieli ancora in prevalenza sereni. Dalla notte la rotazione delle correnti da SO favorirà l'aumento delle nubi a partire dalle basse pianure occidentali, ma ancora senza fenomeni. Venti deboli o moderati da NE. Temperature in ulteriore diminuzione, minime tra -4 e -9 gradi, massime tra -1 e 1 gradi.


VENERDI'
A Bergamo
Cieli molto nuvolosi o coperti con deboli nevicate fino al pomeriggio. Ampi rasserenamenti in serata.
In Lombardia
Un nucleo gelido si staccherà dalle latitudini polari, spingendosi verso l'Europa centrale e poi il Mediterraneo centro-occidentale. Originerà una nuova profonda depressione, che piloterà correnti più umide anche sulla Lombardia, dove fin dal mattino le nubi andranno aumentando e saranno associate a deboli nevicate, specie sui settori orientali, dove si potranno avere accumuli di 2-3cm. Accumuli del tutto insignificanti ad ovest. Giornata di ghiaccio, con massime sotto zero.


SABATO
A Bergamo
Bel tempo con sole splendente per l'intera giornata.
In Lombardia
Dopo il transito della debole perturbazione il tempo sulla Lombardia tende decisamente a migliorare. Fin dal mattino cieli sereni. In nottata nubi in aumento da SO, inizialmente ancora in prevalenza a carattere stratiforme, per l'avvicinamento di un nuovo fronte atlantico, che per ora nn determinerà fenomeni. Temperature ancora molto basse, inferiori alle medie del periodo. Minime tra -7 e -3 gradi, massime tra 0 e 2 gradi. Zero termico diurno a 500 metri circa.


DOMENICA
A Bergamo
Cieli molto nuvolosi o coperti con deboli nevicate fino al pomeriggio. Poco nuvoloso in serata.
In Lombardia
Sulla Lombardia affluiscono correnti più umide meridionali pilotate da una depressione presente sull'Europa occidentale. Fin dal mattino nubi e deboli nevicate in risalita da sud, più significative sulle province di Pavia, Lodi, Cremona, Mantova. Fenomeni più sporadici o del tutto assenti su alta Lombardia. Schiarite in nottata. Temperature ancora molto basse, con minime tra -2 e -4°, massime intorno agli zero gradi.

L'Eco di Bergamo - 16 dicembre 2010 Cronaca

mercoledì 15 dicembre 2010

A Piazzatorre il Trofeo Nikolajewka

Summit annuale in prossimità dellefestività natalizie – ormai una tradizione da oltre 40 anni –, dei gruppi alpini dell’alta Valle Brembana.

La prima volta fu nel 1969, quando rispondendo all’appello del compianto cavalier Armando Colombi e del cavalier Vincenzo Salvini, allora sindaco di Mezzoldo, che avevano ideato una manifestazione in ricordo dei Caduti della tragedia di Nikolajewka sul fronte russo nel corso dell’ultima guerra mondiale, accorsero tanti gruppi scarponi alto brembani. Nacque così il Trofeo Nikolajewka, che negli anni è diventato uno degli eventi di spicco e irrinunciabili della vita della comunità dell’Alto Brembo. «Fu 
una felicissima intuizione – ha osservato Antonio Sarti, presidente della sezione degli alpini di Bergamo, nel corso dell’incontro conviviale avvenuto a Piazzatorre –, perché consente di rinnovare nel ricordo dei Caduti di Russia e di tutte le altre guerre  l'impegno degli alpini per le opere di pace, nel lavoro solidale di cui dobbiamo essere promotori e protagonisti.


Perché i nostri morti ci chiedono di ripudiare la guerra e di lavorare per la pace».
L’edizione 2011 della manifestazione – che è itinerante nei paesi altobrembani – si terrà a Piazzatorre, dove il gruppo locale è chiamato a operare, con il supporto di tutti gli altri gruppi.
L’evento è in calendario il 27 febbraio, con il consolidato clichè articolato in una serata culturale, poi la gara di sci nordico e il momento patriottico del ricordo dei Caduti. I tempi sono ancora lunghi, ma il lavoro preparatorio è tutt’altro che semplice, per cui ci si deve muovere per tempo anche sul piano finanziario.


Da qui anche l’idea di una sottoscrizione. Hanno partecipato all’incontro di presentazione, all’Hotel Pinete di Piazzatorre, capigruppo, alpini, amici e collaboratori. Il convivio si è aperto con i saluti del capogruppo di Piazzatorre, Emilio Bianchi, e del sindaco Michele Arioli, del consigliere sezionale Luciano Quarteroni e del delegato di zona Claudio Bianchi, oltre al presidente sezionale.
La manifestazione è stata presentata dal presidente del comitato organizzatore, Giovanni Curti.
Il segretario Roberto Boffelli ha presentato nel dettaglio il programma della manifestazione, riassunto in un opuscolo. 


Sostanzialmente, l’incontro è stato il varo della manifestazione, dove ognuno si è assunto il proprio compito e si è dato il via alla macchina organizzativa dell’evento.

Sergio Tiraboschi - L'Eco di Bergamo mercoledì 15 dicembre 2010

martedì 14 dicembre 2010

Piazzatorre - Da sabato 18 si torna a sciare a Torcola Soliva

Riapre la pista, collegata a Torcola Vaga tramite due nuovi percorsi. Si compie così il disegno di Piazzatorre Ski Area.


Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della società Piazzatorre Ski Area:


"Un sogno di molti sciatori e un obbietivo fondamentale per il rilancio di Piazzatorre che viene finalmente raggiunto. A partire da sabato 18 Dicembre,si potrà sciare sulle piste di Torcola Vaga e Soliva, collegate da quest’anno grazie alla realizzazione di 2 nuove piste denominate Panoramica Soliva e Dosso Larici. In questi giorni il Ministero competente ha rilasciato il definitivo nulla osta all’esercizio degli impianti di Torcola Soliva consentendone l’apertura al pubblico a partire dal prossimo weekend. Il comprensorio sciistico offre ora 5 impianti di risalita (3 seggiovie e 2 skilift) e un totale di circa 30 km di piste di varia difficoltà".


Bergamonews - 14 dicembre 2010

lunedì 13 dicembre 2010

Le tradizioni in Italia - Bergamo



A Bergamo il culto di Santa Lucia risale a molto lontano, nel 1337 (D. Calvi, III, 404) scrive che fu posta presso le mura fuori della cinta della città verso Broseta, la prima pietra della chiesa e del convento che venne denominato con il nome di S. Lucia Vecchia, perché le monache che qui abitavano nel 1586 si trasferirono nel convento di S Agata in Prato, nel luogo ove sorge ora il palazzo Frizzoni.
Prima della soppressione, avvenuta verso la fine del secolo XVIII. si celebrava la festa con grande solennità' il 13 dicembre di ogni anno, e vi si teneva una fiera di cui è rimasta una labile immagine, in quella che sì tiene in particolari circostanze vicino alla chiesa dello Spasimo, dove normalmente si celebra la festa di S. Lucia.


Rinomata era anche la festa di S.Lucia a Cornale e all'oratorio a lei dedicato e consacrato alla Botta nel 1658, di cui fa cenno D. Calvi.
È una delle più belle tradizioni della Bergamasca: nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, la Santa si incarichi di distribuire doni ai fanciulli.
Un secolo fa A.Tiraboschi (cfr. Manoscritto, Festività Bergamasche) cosi scriveva: "Chi di noi non ricorda con piacere quel tempo in cui alla sera della vigilia del giorno di S.Lucia eravamo condotti dai nostri parenti a vedere quelle due lunghe grandi fila di banchette ricoperte di dolci, di mille maniere, e fra sacchi ricolmi di noci e di castagne affumicate?... Mi reco a passeggiare tra quei banchetti che, coi loro vari paramenti e con i loro tendoni illuminati di sotto producono un bellissimo effetto: mi fermo davanti a quei sacchi di noci e dì castagne, in mezzo ai quali è conficcata una candela, e mi diverto a sentire i vari inviti che dai venditori si indirizzano ai presenti: "I e ché i bei biligòcc de la Alota" (Eccoli qui i saporiti "vecchioni" di Vallalta).


Ancora oggi i nostri bambini si coricano presto la sera della vigilia sognando i doni che loro porterà S.Lucia e si addormentano canterellando: "Santa Löséa Mama méa / Co' la borsa del papà / Santa Löséa la rierà" (Santa Lucia mamma mia / con la borsa del papà / santa Lucia verrà), o ancora quella meno smaliziata:


"Santa Löséa, mama méa
met ü regal in da scarpa méa
se la mama no 'la met
Al resta ot ol me scarpet".


Santa Lucia, mamma mia,
metti un regalo nella mia scarpa,
se la mamma non lo mette,
restan vuote le mie scarpette.


Ai bimbi la leggenda popolare ha colorito di poesia, la notte di S.Lucia; la Santa scende con un asinello a distribuire i doni ai bimbi buoni.
Bisogna far trovare sotto la cappa del camino, da cui discende, della paglia per nutrire l'asinello, e poi chiudere presto gli occhi curiosi al sonno, perché la Santa non vuol farsi scorgere.
Alcuni dicono che ai bimbi disubbidienti, ancora svegli per cercare di vederla, S.Lucia getta cenere negli occhi e passa oltre senza lasciare doni.
La notte del 12 dicembre vi è ancora l'usanza di appendere da parte dei bambini, alle finestre dei mazzetti di carote per ingolosire l'asinello di S. Lucia, ed invogliarla a lasciare più doni ai bambini.


Altro uso antico era mettere fuori dalla finestra uno zoccolo di legno chiuso davanti con dentro un po' di crusca per l'asinello ed un bicchiere di legno pieno d'acqua per dissetare Santa Lucia. Accanto a tutto ciò veniva posto un lumino acceso per illuminare la finestra per indicare la presenza di bambini. La mattina, si apriva la finestra e si trovava ben poco: pastefrolle, caldarroste, carrube, castagne bollite, noci, nocciole, arachidi, cachi, mandarini, fichi secchi e croccanti fatti in casa con nocciole, acqua e zucchero, sandaletti, scarpe, oppure maglioni e calze pesanti di lana necessarie per l'inverno.
I regali per le bambine erano di solito bambole in legno o in pezza fatte dalla nonna; i bambini trovavano giocattoli di legno (cavallini, carriole, trenini, fucili), biglie e fionde.
Nel periodo fascista, il capo del governo Mussolini faceva giungere a nome di Santa Lucia dei pacchi dono con abiti, zoccoli e caramelle.

sabato 11 dicembre 2010

Disagi ad Algua per 15 giorni. Strada chiusa per la frana

Frerola, il blocco del traffico è scattato mercoledì.  Caduti 350 metri cubi di massi e terriccio. L'alternativa allunga il viaggio di 4 chilometri


Resterà chiusa almeno 15 giorni la strada comunale che collega le frazioni di Pagliaro di Bracca e Frerola di Algua. Un percorso alternativo alla strada provinciale 27 di Valle Serina e quindi interessato da un discreto traffico.

Il blocco della strada è stato disposto mercoledì mattina a causa di una grossa frana, circa 350 metri cubi di massi e terra che hanno invaso la carreggiata stradale. A provocare lo smottamento in località San Carlo – che fa seguito ad un'altra frana dei giorni scorsi sulla medesima strada, ma nel territorio di Bracca – sono state molto probabilmente le infiltrazioni di acqua delle piogge dei giorni scorsi nei banchi rocciosi sovrastanti la strada facendoli scivolare a valle. La frana, alla base di un pendio molto ripido per un fronte di una trentina di metri e dall'altezza di una quarantina di metri, ha spazzato via un muro e opere di protezione che dovranno essere ricostruite, previa bonifica del pendio e rimozione di altri massi in posizione precaria.

«Sono stato avvertito verso le 9 di mercoledì da alcuni automobilisti di passaggio – ha affermato il sindaco di Algua, Bruno Cimarra – e subito ho segnalata allo Ster la situazione di pericolo». Cimarra ha spiegato: «Il blocco della strada provoca grossi disagi ai 200 residenti nella frazione di Frerola che per raggiungere il centro del paese devono fare un collegamento alternativo passando per il fondovalle valserinese e allungando di circa quattro chilometri il normale percorso. In particolare mi preoccupo dei venti ragazzi della frazione che frequentano la scuola, a Bracca per le elementari e a Zogno per le medie».

L'intervento di ripristino è già in corso da ieri mattina. «Giovedì mattina con encomiabile sollecitudine – ha detto Cimarra – il responsabile della Ster Claudio Merati ha inviato per un sopralluogo il tecnico Michele Gargantini. A seguito della sua relazione la  Ster ha disposto un intervento di somma urgenza: sono stati stanziati 35 mila euro e i lavori affidatoi all'Impresa Ghisalberti Felice di Zogno che sta già operando per la frana di Bracca». Impossibile disporre sulla strada un senso unico alternato perché per eseguire i lavori è necessario occupare l'intera carreggiata: è stata perciò emessa ordinanza di chiusura di 15 giorni. Per questo lasso di tempo i residenti e gli studenti di Frerola dovranno purtroppo sopportare il disagio di un tragitto più lungo per i collegamenti con il fondovalle.

Sergio Tiraboschi - L'Eco di Bergamo

venerdì 10 dicembre 2010

Carta della provincia per turisti e per gitanti

Un gruppo di escursionisti lungo il Sentiero dei Fiori sulle pendici del pizzo Arera


Uno strumento prezioso, non solo per chi vuole fare escursionismo ma a disposizione del turista più attento, che vuole conoscere un po' tutto del territorio bergamasco. È la nuova carta turistico-escursionistica della provincia di Bergamo che verrà presentata domani, con inizio alle ore 16,16, al Palamonti, in occasione della giornata internazionale della montagna.


Che si tratti di uno strumento importante non c'è alcun dubbio. Finora erano disponibili solo carte al 50.000: una scala con la quale non era possibile entrare nel dettaglio. La nuova carta si compone di 13 tavole, di cui nove riservate alla zona montana e collinare, mentre le altre quattro riguardano la pianura.


Si tratta di uno strumento del tutto nuovo anche per la ricchezza di informazioni che offre non solo sulla rete di sentieri ma anche su tutto ciò che della Bergamasca può interessare ai turisti e così pure ai bergamaschi. «Anche noi - spiega Riccardo Marengoni, della commissione sentieri del Cai - l'aspettavamo perché le nostre carte non erano più aggiornate da qualche tempo, in vista proprio di questa nuova cartografia».


Il Cai di Bergamo, con le sezioni e le sottosezioni, ha fornito una importante collaborazione agli estensori della cartografia, non solo per quanto riguarda la rete dei sentieri ma anche per quanto riguarda le informazioni sul territorio delle Orobie. Trattandosi di una mappa con finalità anche turistiche, vi sono indicate con la consueta simbologia gli edifici di particolare valore storico o
architettonico. Con alcuni dettagli di notevole interesse, come l'indicazione dei fontanili della Bassa.

L'Eco di Bergamo - Venerdì 10 Dicembre 2010 SPECIALI, pagina 78