Cattedrale vegetale, lavori in corso.
Una buona notizia dalla Conca di Oltre il Colle: saranno
ripiantumati i nove alberi distrutti dalla tempesta Vaia nel 2018.
Lo afferma il Sindaco di Oltre il Colle
L’opera, avviata dall’artista lodigiano Giuliano Mauri
scomparso nel 2009, era stata fortemente danneggiata in occasione della
tempesta Vaia quando il vento soffiò a oltre 200 km/ora.
Negli anni successivi, la Cattedrale Vegetale voluta dal
Parco delle Orobie e dai Comuni di Oltre il Colle, Roncobello e Ardesio, meta
di visitatori provenienti anche dall’estero, attendeva una decisiva
manutenzione.
La Cattedrale Vegetale è collocata lungo la strada che
dalla località “La Plassa, sale a quota 1600 dell’Arera.
Crollate le vecchie impalcature di legno, in parte
marcite e in parte eliminate, la bufera distrusse nove alberi di faggio.
Secondo il progettista la struttura doveva essere
composta di cinque navate sino a raggiungere l’altezza di oltre 15 metri .Nel
tempo la crescita delle piante e lo disgregarsi della loro tessitura avrebbe
determinato una cattedrale a cielo aperto.
L’accesso alla Cattedrale è temporaneamente vietato, ad
eccezione di una ventina di mucche che, incuranti dei cartelli di divieto,
pascolano tranquillamente attorno alla pozza d’acqua.
Il Sindaco di Oltre il Colle, intervistato dal
giornalista Giovanni Ghisalberti, attento conoscitore dei fatti della Conca,
afferma che si è provveduto alla pulizia del luogo, che alcuni alberi hanno
raggiunto una buona altezza e che, in accordo con il Parco delle Orobie, i
faggi mancanti saranno rimpiazzati anche se il terreno non è ottimale.
Il Sindaco assicura inoltre un’attenzione al loro
sviluppo guidandone la crescita per creare “l’effetto tetto”.
Anche il Consigliere di minoranza, Paolo Maurizio, pone
l’accento sulla necessità che la crescita globale delle vecchie e nuove
piantumazioni, siano seguite con particolare attenzione ponendo in essere una
costante attenzione al loro sviluppo naturale e a eventuali imprevisti
atmosferici.
In buona sostanza, sarà necessario attendere ancora
alcuni anni per vedere l’opera voluta e disegnata da Mauri nel suo completo
splendore.
Incrociamo le dita e auguriamoci che qualche altro
“evento” non intralci e l’azione della natura.
Gallicus
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