lunedì 7 agosto 2023

                                       

Cattedrale vegetale, lavori in corso.

Una buona notizia dalla Conca di Oltre il Colle: saranno ripiantumati i nove alberi distrutti dalla tempesta Vaia nel 2018.

Lo afferma il Sindaco di Oltre il Colle

L’opera, avviata dall’artista lodigiano Giuliano Mauri scomparso nel 2009, era stata fortemente danneggiata in occasione della tempesta Vaia quando il vento soffiò a oltre 200 km/ora.

Negli anni successivi, la Cattedrale Vegetale voluta dal Parco delle Orobie e dai Comuni di Oltre il Colle, Roncobello e Ardesio, meta di visitatori provenienti anche dall’estero, attendeva una decisiva manutenzione.

La Cattedrale Vegetale è collocata lungo la strada che dalla località “La Plassa, sale a quota 1600 dell’Arera.

Crollate le vecchie impalcature di legno, in parte marcite e in parte eliminate, la bufera distrusse nove alberi di faggio.

Secondo il progettista la struttura doveva essere composta di cinque navate sino a raggiungere l’altezza di oltre 15 metri .Nel tempo la crescita delle piante e lo disgregarsi della loro tessitura avrebbe determinato una cattedrale a cielo aperto.

L’accesso alla Cattedrale è temporaneamente vietato, ad eccezione di una ventina di mucche che, incuranti dei cartelli di divieto, pascolano tranquillamente attorno alla pozza d’acqua.

Il Sindaco di Oltre il Colle, intervistato dal giornalista Giovanni Ghisalberti, attento conoscitore dei fatti della Conca, afferma che si è provveduto alla pulizia del luogo, che alcuni alberi hanno raggiunto una buona altezza e che, in accordo con il Parco delle Orobie, i faggi mancanti saranno rimpiazzati anche se il terreno non è ottimale.

Il Sindaco assicura inoltre un’attenzione al loro sviluppo guidandone la crescita per creare “l’effetto tetto”.

Anche il Consigliere di minoranza, Paolo Maurizio, pone l’accento sulla necessità che la crescita globale delle vecchie e nuove piantumazioni, siano seguite con particolare attenzione ponendo in essere una costante attenzione al loro sviluppo naturale e a eventuali imprevisti atmosferici.

In buona sostanza, sarà necessario attendere ancora alcuni anni per vedere l’opera voluta e disegnata da Mauri nel suo completo splendore.

Incrociamo le dita e auguriamoci che qualche altro “evento” non intralci e l’azione della natura.








Gallicus

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