Assegnato l’appalto a un’impresa bresciana. La Provincia:
consegna del cantiere il 4 maggio. Conclusione prevista per Natale.
Da quel 2 dicembre 2013, quando da una frana di 2000metri
cubi di roccia distrusse il ponte sul torrente Serina, saranno trascorsi più di
17 mesi.
Oltre 500 giorni per dare avvio dei lavori di messa in
sicurezza della strada provinciale. Qualcuno dice, sul web, non si ricorda
nemmeno più come era fatto quel tratto di strada, tanto tempo è passato.
Lunedì scorso il Comune di Serina ha aggiudicato
definitivamente i lavori all’impresa Dapam di Borno (Brescia) tramite il
responsabile unico del procedimento, Lorenzo Pagliana. Ora spetta alla
Provincia consegnare il, cantiere per il via.
“Lo faremo molto probabilmente il 4 maggio – dice Matteo
Centurelli, del settore Viabilità della Provincia e direttore dei lavori -.
Stiamo attendendo alcuni documenti, in particolare sulle sicurezza, dal’impresa.
Quindi si potrà aprire il cantiere”
Da quella data scatteranno i 240 giorni di tempo che l’inpresa
avrà per concludere l’opera. Con penali in caso di ritardi ma anche con un
premio economico in caso di ultimazione anticipata, fino a 40 giorni. “Appena avremo
la consegna del cantiere inizieremo subito i lavori – dicono alla Dapam -. L’obiettivo
è anche quello di concludere prima, per aggiudicarsi proprio il premio”.
I lavori a base d’asta erano a 850 mila euro (1.200.000 euro
con spese tecniche e Iva, contributo regionale), la Dapam ha vinto l’appalto
con un ribasso del 14 % circa, quindi con 723 mila euro.
Una nota critica arriva dal sindaco di Costa Serina, Fausto
Dolci, : “ I Comuni di Serina e Costa Serina hanno fatto il più velocemente
possibile – spiega – rispettando i tempi stabiliti dalla convenzione con la
Regione. La consegna del cantiere poteva essere fatta anche in pendenza di
contratto, quindi già da ora. Si sarebbero guadagnati ancora una quindicina di
giorni. Anche perché questo è il periodo migliore per lavorare. Abbiamo
chiesto, comunque, per il 29 aprile, un incontro con Regione, Provincia e
impresa per ufficializzare l’avvio dsei lavori. Vorrei chiarire che, se ci
saranno ulteriori ritardi, non saranno imputabili ai Comuni che hanno fatto
tutto quanto dovevano”.
“La sicurezza
viene prima di tutto – risponde Centurelli -. Attenderò la documentazione in
merito da parte dell’impresa”.
I lavori, in questa fase, consisteranno nella posa di
barriere paramassi e reti metalliche oltre che alla demolizione dei massi più
pericolosi su tutto il versante roccioso già ripulito dalle piante la scorsa
estate. Si dovrà, tra l’altro, scavare una nicchia sotto la montagna, per far
passare un tratto di strada di circa 80 metri, e si andrà ad “alleggerire” di
circa 800 metri cubi di materiale la sommità del gendarme, un’enorme roccia che
si affaccia sul tracciato della strada.
Verso la fine dei lavori, se ci saranno le condizione, si
potrà valutare anche una prima riapertura parziale della strada con senso unico
alternato, fino al completamento di tutte le opere. Nei primi 75 giornidel
cantiere, invece, cruciale sarà mettere in sicurezza l’area sovrastante il
ponte distrutto in modo che poi Via Tasso possa dedicarsi (con un intervento da
305 mila euro) alla ricostruzione del ponte.
In previsione c’è poi un terzo appalto, sul finale, per
sistemare la pavimentazione e posare i guard-rail a protezione del percorso. “Stiamo
predisponendo la gara d’appalto per la ricostruzione del ponte – dice Centurelli
-. I lavori dovrebbero iniziare in estate e durare tre mesi”.
La Valle Serina, quindi, dovrebbe avere il suo regalo di
Natale, con la riapertura, dopo due anni, della strada provinciale.
Giovanni Ghisalberti –
L’Eco di Bergamo 23 aprile 2015
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