giovedì 23 aprile 2015

Frana in Val Serina. Dopo 17 mesi i lavori per riaprire la strada.



Assegnato l’appalto a un’impresa bresciana. La Provincia: consegna del cantiere il 4 maggio. Conclusione prevista per Natale.

Da quel 2 dicembre 2013, quando da una frana di 2000metri cubi di roccia distrusse il ponte sul torrente Serina, saranno trascorsi più di 17 mesi.

Oltre 500 giorni per dare avvio dei lavori di messa in sicurezza della strada provinciale. Qualcuno dice, sul web, non si ricorda nemmeno più come era fatto quel tratto di strada, tanto tempo è passato.
Lunedì scorso il Comune di Serina ha aggiudicato definitivamente i lavori all’impresa Dapam di Borno (Brescia) tramite il responsabile unico del procedimento, Lorenzo Pagliana. Ora spetta alla Provincia consegnare il, cantiere per il via.

“Lo faremo molto probabilmente il 4 maggio – dice Matteo Centurelli, del settore Viabilità della Provincia e direttore dei lavori -. Stiamo attendendo alcuni documenti, in particolare sulle sicurezza, dal’impresa. Quindi si potrà aprire il cantiere”

Da quella data scatteranno i 240 giorni di tempo che l’inpresa avrà per concludere l’opera. Con penali in caso di ritardi ma anche con un premio economico in caso di ultimazione anticipata, fino a 40 giorni. “Appena avremo la consegna del cantiere inizieremo subito i lavori – dicono alla Dapam -. L’obiettivo è anche quello di concludere prima, per aggiudicarsi proprio il premio”.

I lavori a base d’asta erano a 850 mila euro (1.200.000 euro con spese tecniche e Iva, contributo regionale), la Dapam ha vinto l’appalto con un ribasso del 14 % circa, quindi con 723 mila euro.
Una nota critica arriva dal sindaco di Costa Serina, Fausto Dolci, : “ I Comuni di Serina e Costa Serina hanno fatto il più velocemente possibile – spiega – rispettando i tempi stabiliti dalla convenzione con la Regione. La consegna del cantiere poteva essere fatta anche in pendenza di contratto, quindi già da ora. Si sarebbero guadagnati ancora una quindicina di giorni. Anche perché questo è il periodo migliore per lavorare. Abbiamo chiesto, comunque, per il 29 aprile, un incontro con Regione, Provincia e impresa per ufficializzare l’avvio dsei lavori. Vorrei chiarire che, se ci saranno ulteriori ritardi, non saranno imputabili ai Comuni che hanno fatto tutto quanto dovevano”. 

“La sicurezza viene prima di tutto – risponde Centurelli -. Attenderò la documentazione in merito da parte dell’impresa”. 

I lavori, in questa fase, consisteranno nella posa di barriere paramassi e reti metalliche oltre che alla demolizione dei massi più pericolosi su tutto il versante roccioso già ripulito dalle piante la scorsa estate. Si dovrà, tra l’altro, scavare una nicchia sotto la montagna, per far passare un tratto di strada di circa 80 metri, e si andrà ad “alleggerire” di circa 800 metri cubi di materiale la sommità del gendarme, un’enorme roccia che si affaccia sul tracciato della strada.

Verso la fine dei lavori, se ci saranno le condizione, si potrà valutare anche una prima riapertura parziale della strada con senso unico alternato, fino al completamento di tutte le opere. Nei primi 75 giornidel cantiere, invece, cruciale sarà mettere in sicurezza l’area sovrastante il ponte distrutto in modo che poi Via Tasso possa dedicarsi (con un intervento da 305 mila euro) alla ricostruzione del ponte.

In previsione c’è poi un terzo appalto, sul finale, per sistemare la pavimentazione e posare i guard-rail a protezione del percorso. “Stiamo predisponendo la gara d’appalto per la ricostruzione del ponte – dice Centurelli -. I lavori dovrebbero iniziare in estate e durare tre mesi”.

La Valle Serina, quindi, dovrebbe avere il suo regalo di Natale, con la riapertura, dopo due anni, della strada provinciale.


Giovanni Ghisalberti – L’Eco di Bergamo 23 aprile 2015

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