sabato 19 febbraio 2011

Addio al maestro Donadoni la «memoria» dei campanari


Musicista fin da bambino, per anni nella banda di Zogno
Grazie a lui sono state salvate canzoni popolari della Val Brembana

È scomparso il maestro Giulio Donadoni, autentica memoria storica della tradizione del suono delle campane a tastiera della media Valle Brembana. Figura emblematica di musicista eclettico, capace di operare un'importante sintesi del patrimonio popolare della zona, era nato nel 1930 a Grimoldo, borgo di Grumello de' Zanchi – frazione di Zogno – e con gli altri undici fratelli aveva condiviso la passione per la musica popolare in tutte le sue forme.

La Banda civica di Zogno
Protagonista per anni nella Banda civica di Zogno come suonatore di tromba e di piatti, aveva iniziato a suonare a 5 anni, ereditando e portando sulle campane molti brani per mandolino, organetto, suonate per banda, unitamente a canzoni popolari diffusesi negli anni '40 e '50 del Novecento e poi entrate nel repertorio di ogni musicista attivo nell'ambito delle feste popolari dalla metà del XX secolo. Lo stile musicale di Giulio Donadoni è un punto di riferimento per le scuole campanarie odierne.

Ha salvato le suonate a festa
Dotato di fine sensibilità musicale, Donadoni ha salvato un consistente numero di suonate «a festa», cioè a tastiera, eseguite dai familiari e da altri campanari della zona, altrimenti destinati a cadere nell'oblio come avvenuto per la maggior parte dei suonatori tradizionali: Pietro «Murì» Ferrari di Zogno (1881-1959) e il figlio Achille (1920-1975), Bortolo Pellegrini (1883-1963) detto «ol Dórde», il figlio Gino (1910-1970) e il cugino di Bortolo, Bianco (1893-1962) – tutti di Poscante –, «Bono» (1889-1953) e Carlo «Baciùr» Sonzogni (1898-1977) di Endenna.

La Federazione campanari 
Dal Duemila era entrato a far parte della Federazione campanari bergamaschi, partecipando alla realizzazione del cd «L'Armonìa» e a numerosi concerti di campanine, trasmissioni televisive quali Portobello negli anni '70, esperienze musicali in Italia e all'estero. Giulio Donadoni lascia alla Federazione campanari bergamaschi un corpus di cinquanta brani, eseguiti su campane, campanine in vetro, scatolette metalliche, bottiglie riempite d'acqua, ardesie e ogni risuonatore che potesse fare da strumento musicale. I funerali si terranno domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di Grumello de' Zanchi.

Luca Fiocchi - Sabato 19 Febbraio 2011 PROVINCIA, pagina 43

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