venerdì 27 agosto 2010

Villeggiatura nelle baite


Sui monti delle valli fenomeno in crescita
Leffe, sul monte Croce festa nel weekend per chiudere la stagione
A Valpiana di Gandino la presenza era legata alle imprese tessili

Non sono le colate di cemento della speculazione edilizia. Sono le case di montagna, le baite e i casolari di un tempo che popolano i monti della Valle Seriana. Edifici che se in passato sono stati abbandonati, spesso ora sono stati ristrutturati e diventano la residenza estiva di chi al mare e agli hotel preferisce i monti e i boschi di casa.

Alcune di queste località sono in Valle Gandino, sul monte Farno dove un tempo c'erano seggiovia, skilift e alberghi, ma anche nella zona di Valpiana ai piedi della Malga Lunga e sul monte Croce, sopra Leffe. Zone che nello sviluppo impetuoso della valle nel dopoguerra erano la comoda soluzione per godere della brezza montana senza allontanarsi troppo dai telai che, incessanti, sfornavano in valle coperte e tappeti.

Quest'anno le presenze dei «villeggianti» nostrani sono parse in aumento anche in queste zone, con case aperte sin da giugno grazie anche ai favori del meteo, che solo nei giorni di Ferragosto ha creato qualche fastidio. La zona di Valpiana, cui si accede salendo dagli antichi opifici di Gandino verso Fontanei, si è sviluppata negli Anni '50 e '60, attraverso la ristrutturazione di alcune cascine, ma anche e soprattutto con l'edificazione di piccole abitazioni. Uno sviluppo progressivo e per nulla speculativo, affidato al sacrificio di molte famiglie (non necessariamente benestanti), che si dotavano in questo modo di una «base estiva». Spesso le mogli e i bambini restavano – e in alcuni casi avviene anche oggi – su per l'intera estate, lasciando ai mariti l'incombenza del lavoro in fabbrica e la fatica del ritorno in Valpiana nel fine settimana, visto che erano necessarie anche un paio d'ore di cammino.

La strada carrabile è stata completata nel 1973, e solo negli ultimi anni è stata asfaltata fino alla Malga Lunga (in comune di Sovere).

A certificare la socialità semplice e fattiva delle famiglie, che ancor oggi affollano Valpiana, è certamente la chiesa di Santa Maria degli Angeli, costruita grazie all'impulso di monsignor Giovanni Maconi, che intendeva favorire la partecipazione alla Messa domenicale. Fu inaugurata il 22 agosto del 1954 e da allora la terza domenica di agosto è occasione di festa e ritrovo. Quest'anno è stato inaugurato il nuovo altare, realizzato da artigiani dell'Astigiano. A presiedere la piccola processione insieme al prevosto monsignor Emilio Zanoli è arrivato monsignor Angelo Gelmi, vescovo ausiliare di Cochabamba, in Bolivia. La festa, nei giorni di
vigilia, è stata caratterizzata dai falò notturni e dai fuochi artificiali. Le case sono tutte caratterizzate da un pennone con il Tricolore al vento. Una tradizione nata per emulazione negli Anni '60, issata per segnalare la presenza in Valpiana dei proprietari della casa.

La costruzione della chiesa è stato un importante collante anche per le famiglie leffesi che popolano in estate il monte Croce. La zona ebbe un notevole sviluppo nei primi Anni '60. Conferma Marco Zenoni, del comitato che annualmente organizza i festeggiamenti: «Era stata costruita la strada di accesso. Una chiesetta per il servizio religioso c'era già da tempo, di proprietà della parrocchia di Peia, ma risultava troppo piccola e angusta. Dal 1975 la parrocchia di Leffe fu incaricata del servizio religioso e il 26 agosto 1979 fu inaugurata la nuova chiesa». La manifestazione è programmata anche quest'anno, domenica: una festa che sancisce la fine della stagione della villeggiatura. «Accanto alla festa religiosa – sottolinea Elisabetta Lanfranchi – sono stati organizzati giorni di animazione: stasera ballo liscio, mentre domani, nel pomeriggio, sarà la volta di gonfiabili e merenda per tutti i bambini. La sera alle 21,15 lo spettacolo pirotecnico e, a seguire, musica dal vivo». Previste limitazioni al traffico: stasera dalle 20 alle 21,30 si potrà solo salire verso monte Croce; dalle 22 si potrà solo scendere. Domenica la solenne celebrazione alle 10 e alle 16 i vespri, seguiti dalla processione con la reliquia del Legno della Croce.

Gian Battista Gherardi

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