"Attrezzatevi e usate il buon senso"
Le regole fondamentali per non rischiare la vita cercando funghi sono semplici e non compromettono la “caccia”.
Le regole fondamentali per nonrischiare la vita sono semplici e non compromettono la “caccia”. “Prima di tutto è bene preparare al meglio la giornata, studiando la cartina della zona per individuare eventuali pericoli – spiega Renato Ronzoni, delegato della VI zona orobica del Soccorso alpino –. Poi è necessario conoscere le condizioni meteo. Un altro consiglio è quello di comunicare a qualcuno l’ora di rientro a casa e lasciare esposto nell’auto un biglietto con il numero di telefono e i contatti. Nonostante sia contro le regole non scritte del cercatore di funghi, è meglio essere in compagnia”. Un’altra regola basilare è attrezzarsi adeguatamente.
Cercare funghi non è una scampagnata: abbandonare i sentieri e avventurarsi nel sottobosco è rischioso. “Nel 70% dei casi di incidente, le persone soccorse non hanno l’attrezzatura adatta. Indossano scarpe del da passeggio o stivali per evitare le vipere.
Anche quando si parla di media montagna è necessario indossare scarponcini o scarponi, magari con le ghette impermeabili se si vuole evitare il bagnato. Ormai si trovano a prezzi accessibili a tutti. La causa degli incidenti è al 99% la scivolata. Un sottobosco in pendenza può trasformarsi in un’asse di legno con sopra del sapone, è molto facile cadere. Ne sappiamo qualcosa noi del soccorso alpino: durante gli interventi spesso dobbiamo legarci per stare in piedi”.
L’ultimo consiglio è quello di alzare lo sguardo di volta in volta. “Il cercatore di funghi ha un campo visivo molto ristretto – continua Ronzoni – 2 o 3 metri. Se un fungo è sull’orlo di un precipizio, l’istinto mette a fuoco la preda e non il pericolo. Ogni tanto bisogna fermarsi e guardare dove si sta camminando. Mai farsi prendere troppo dalla caccia al tesoro”.
Bergamonews - 24 agosto 2010
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