domenica 8 novembre 2015

La “Cenerentola” delle Valli bergamasche.



Ebbene sì. Senza voler fare del facile campanilismo, bisogna ammettere che la Valle Brembana può essere definita la “Cenerentola delle Valli Bergamasche”.

Le infrastrutture, che sono la base fondamentale per l’economia di tutte le valli alpine, soffrono di carenze d’investimenti e, quando le briciole arrivano, sono soggette agli impicci burocratici e amministrativi che ritardano e vanificano gli sforzi degli Enti Locali vallari.
Partendo dall’arteria principale, quella che percorre l’intero fondovalle da Villa d’Almè a Lenna, soggetta da anni ai continui rinvii delle opere che dovrebbero agevolare il movimento di merci, lavoratori e, in genere, il turismo.

La tragicommedia della Variante di Zogno è il simbolo di una progettazione poco attenta, per non dire rovinosa, iniziata con appalti nati sotto la cattiva stella del “ribasso d’asta, che hanno prodotto nel tempo interruzioni ai lavori, richieste di aggiornamenti finanziari, rincorse alla ricerca di fondi che lo Stato ha elargito in altre Regioni lasciando la Lombardia in grosse difficoltà.
Le valli laterali, per la loro conformazione idrogeologica, sono in altrettanto affanno e rischiano a ogni piè sospinto, l’isolamento e la necessità d’interventi tampone senza, peraltro, mai riuscire a risolverli drasticamente: vedi la Valle Imagna la Val Taleggio e la Valle Serina.

L’incidenza di tali problemi è enorme proprio in un momento in cui l’economia ristagna e le attività medie industriali e artigianali sono costrette a mettere in campo azioni che influiscono sulla logistica, sui costi dei loro prodotti, e sull’occupazione.
Uno dei casi più eclatanti è la sistemazione, con la ricostruzione di un ponte, della Valle Serina in località Rosolo: due anni (e oltre) di chiusura di un’arteria aggirabile solo utilizzando percorsi che, per la loro dimensione, non tutti i trasporti su gomma possono utilizzare.

Per non parlare della Valle Imagna dove, nella zona di Ponte Giurino, il traffico è ancora obbligatorio a senso unico alternato a causa di una frana che si è ripetuta nel tempo e che non ha mai trovato una soluzione adeguata e definitiva.
Non destano, pertanto, meraviglia le notizie che danno la Valle Brembana come fanalino di coda nelle classifiche redatte sull’afflusso turistico nel corrente anno, grazie anche e in parte dovute alla cinghia di trasmissione dell’effetto Expo. Forse troppo enfatizzato, quest’ultimo, ma sicuramente, sia pure in minima parte coincidente con la bella e calda estate 2015.

Ora, se per alcuni problemi la situazione potrebbe risolversi nel giro di pochi mesi, per altre forse maggiormente onerose, i tempi rimangono molto lontani e con preoccupanti interrogativi sulle date finali.
In buona sostanza, la Cenerentola non ha ancora trovato il suo Principe Azzurro, anche se lo cerca disperatamente da tempo.
Gallicus


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