lunedì 31 agosto 2015

Skymarathon o skyrace?



Il 6 settembre si corre

Tutto pronto per una delle gare più emozionanti. Le iscrizioni sono ancora aperte per la Maga Skymarathon & Skyrace.

Il comitato organizzativo della Maga Skymarathon & Skyrace sta lavorando a pieno regime in vista dell’evento di domenica 6 settembre, quando, nel territorio di Oltre il Colle e Serina, andrà in scena l’ottava edizione.
​ISCRIZIONI E PACCO GARA
Le iscrizioni si effettuano online collegandosi al sito ufficiale www.magaskymarathon.it entro le ore 18.00 di venerdì 4 settembre.
M​aga Skymarathon - La quota di 30 euro comprende il ricco pacco gara composto da una t-shirt tecnica catarifrangente, prodotti biologici offerti da La Finestra sul Cielo, assistenza, ristori (acqua, bevande, frutta e dolci), doccia, pranzo, premio finisher, altri gadget tecnici a sorpresa e il buono birra

M​aga Skyrace – La quota di 25 euro include il ricco pacco gara composto da una t-shirt tecnica catarifrangente, prodotti biologici offerti da La Finestra sul Cielo, assistenza, ristori (acqua, bevande, frutta e dolci), doccia, pranzo, premio finisher, altri gadget tecnici a sorpresa
A tutti i concorrenti al via della Maga Skymarathon & Skyrace (anche chi eventualmente non la porterà a termine) basterà presentare il pettorale, presso lo stand dell’Azienda Agricola Marieta Tiraboschi Angelo, per ricevere il formaggio nostrano proveniente direttamente dagli alpeggi della Val Vedra (proprio sul percorso di gara!).
​Al termine della gara, come ogni anno, ​per gli atleti il ​pranzo con pasta, secondo, contorno e dolce. I concorrenti della Maga Skymarathon avranno a disposizione anche il buono birra. Anche il pubblico potrà fermarsi per il pranzo:​a disposizione una scelta varia che comprende prodotti locali.
​PERCORSO SKYMARATHON E SKYRACE
Ecco i due percorsi previsti domenica 6 settembre 2015
Maga Skymarathon
39 km / D+ 3000 m / si toccano quattro vette (Menna, Arera, Grem, Alben)
Partenza da Zorzone, frazione di Oltre il Colle / arrivo a Serina (Bg)

Maga Skyrace
27 km / D+ 1500 m
Partenza da Zorzone, frazione di Oltre il Colle / arrivo a Serina (Bg)

Iscrizioni, percorso dettagliato, programma completo, dettagli sul montepremi, tutto sul sito ufficiale www.magaskymarathon.it

L’Eco di Bergamo – 31 agosto 2015

domenica 30 agosto 2015

Verticale sull’Alben: una ferrata per ricordare l’alpinista Maurizio

Fotografia del Corriere della Sera
 
L’ultimo nato tra i percorsi attrezzati delle Orobie è protetto da 700 metri di corde fisse
MI INTDa Guardare Evidenzia onoff
Ritrovarsi da solo su una parete a quaranta chilometri da Bergamo in una domenica di agosto non capita di frequente. Eppure quest’oggi sui pilastri calcarei dell’Alben non c’è nessuno. Sto percorrendo la ferrata Maurizio, l’ultimo nato fra i percorsi attrezzati delle Orobie. Ma l’arrampicatore rimasto senza compagni, che si stanno godendo gli ozi delle spiagge, si ritrova più impegnato di quanto credeva da quello che aveva ritenuto un semplice ripiegamento. La verticalità della parete, interrotta da qualche piccolo strapiombo, obbliga a una rude, quanto aerea ginnastica, anche se l’attrezzatura della via è perfetta: corde metalliche ben tese con frequenti ancoraggi e gradini nei tratti più erti.

L’idea della guida alpina Nadia Tiraboschi
Di ferrate nelle Orobie non ce ne sono molte. Qua e là si incontra qualche sentiero attrezzato, anche molto panoramico, come il Passo della Porta sulla Presolana. Ma l’appassionato della verticalità protetta, che in Dolomiti trova pane per i suoi denti, sulle montagne bergamasche resta a bocca asciutta. Anche per questo la ferrata dell’Alben è una lieta sorpresa, benché il deserto di questa domenica estiva faccia pensare che siano ancora in pochi a conoscerla. L’opera è stata voluta dalla guida alpina Nadia Tiraboschi di Oltre il Colle per ricordare il suo compagno di cordata,

l’alpinista bergamasco Pierangelo Maurizio, disperso sull’Everest nel maggio del 2007. Nonostante l’ostilità del Cai di Bergamo, che è contrario all’apertura di nuove vie ferrate, Nadia ha pazientemente raccolto i fondi e, grazie al decisivo contributo della Provincia di Bergamo e del gruppo alpinistico Fancy Mountain, ha potuto completare il tracciato nel 2013.

I pilastri di roccia
Torno quassù dopo quasi quarant’anni. Poco più che adolescenti, insieme a un compagno di scuola, avevamo aperto una via sul Monte Croce, che scorgo alla mia destra tra le folate di nebbia. Roba da ubriachi, con assidua mobilitazione di santi protettori. Avevamo ottenuto due biglietti gratis sul pullman di Oltre il Colle e avevamo voluto sfruttarli al meglio, anche se il ritorno avvenne in autostop a causa del nostro rientro a valle sciaguratamente tardivo. Intanto, mentre salgo, comincio a rendermi conto dell’errore di un tempo. Quello che credevamo l’Alben è in realtà l’anticima quotata 1.900 metri, su cui si svolge la ferrata. Sorge a est del Monte Croce e ha un aspetto molto severo e dolomitico, con pilastri di una roccia calcarea grigia e compatta, che si sta dimostrando molto arrampicabile. Devo riconoscere che solo in alcuni tratti della Presolana si trova nelle Orobie una roccia di una qualità paragonabile.
 
La conca, i campanacci e le nebbie sfilacciate
Sono partito con molta calma dopo le 11 dalla Conca dell’Alben, sopra Oltre il Colle, invasa dai gitanti del pic nic domenicale. I campani delle mucche al pascolo sotto lo skilift hanno accompagnato la prima mezz’ora di salita fino al terrapieno eretto in difesa degli impianti, che sembra la morena di un ghiacciaio scomparso. Le pareti dell’Alben si ergono altissime, avvolte da lembi di nebbie sfilacciate, oltre le quali si intravvede un azzurro folgorante. Ad accentuare la severità del luogo contribuisce l’esposizione nord, che ripara dal sole, ma immagino renda impercorribile la ferrata fino a tarda primavera. Il percorso si stende per quasi un chilometro fra i 1.500 e i 1.900 metri, protetto da 700 metri di corde fisse. È diviso in due parti: la prima risale lo zoccolo di vegetazione e rocce, che difende l’accesso alle torri sommitali. Qui la corda metallica serve prevalentemente per reggersi sul sentierino viscido e ripidissimo.

La al Serina dall’alto
La vera e propria ferrata comincia più in alto, una volta che si è raggiunto una specie di aereo pulpito. Una traversata protetta permette di arrivare all’inizio delle difficoltà, valicando un canale roccioso. Si parte sotto un tettuccio, traversando su parete verticale con l’aiuto di una serie di staffe metalliche, e si sbuca su un bel diedro sempre verticale, ma anche questo ottimamente attrezzato. Provo ad arrampicare senza servirmi degli ancoraggi. Ho portato le scarpette da roccia e la parete è ricchissima di appigli naturali. Una soluzione consigliabile e non rischiosa per chi voglia aggiungere un po’ di impegno alla salita. La verticalità non molla, le nebbie si stanno sciogliendo e la Val Serina appare verdissima e punteggiata di abitati, circondata dalle cime incappucciate dell’Arera e del Grem. Un atletico camino conduce al culmine del primo pilastro, da cui si traversa verso l’inizio del secondo per un breve sentiero. Il tratto che segue è leggermente più impegnativo e in un passaggio dentro una larga fessura ci si trova proiettati oltre la verticale. Ma non dura molto e presto la parete si spezza in una sequela di salti, che conducono sulla cresta sommitale.

Il Monte Croce
Le difficoltà sono terminate. Una stretta dorsale erbosa, interrotta da qualche nuovo salto di roccia, conduce sulla cima, da cui in breve si arriva a un bivio: a destra si sale al Monte Croce, a sinistra si scende verso il Passo della Forca, da cui si può raggiungere in una mezz’ora la vetta più alta dell’Alben o ripiegare verso Zambla. Il silenzio è rotto a tratti dalle folate di vento che salgono dalle torri rocciose. Portano qualche clacson lontano e le voci degli escursionisti stesi a prendere il sole sui prati. Il panorama si allarga sempre più e le Orobie sono un mare di cime, che sfumano fino alla catena azzurra delle Alpi innevate. Eccomi finalmente sul Monte Croce. Butto lo zaino a terra, vuoto avidamente la borraccia e mi stendo al sole caldo del pomeriggio. Se chiudo gli occhi, mi ritrovo accanto l’adolescente scapestrato che ero. È rimasto quassù ad attendermi da quella domenica degli anni Sessanta, quando su questa cima dell’Alben sedevamo orgogliosi come se avessimo conquistato l’Everest.
 
di Franco Brevini
Corriere della Sera - 29 agosto 2015


sabato 29 agosto 2015

Muore Giulio Manini, accademico del Cai

 
Travolto da una roccia sulle Dolomiti
A tradirlo è stata una roccia che si è staccata all’improvviso e gli è finita addosso, portandosi via la protezione e facendolo precipitare per una trentina di metri, senza scampo.
Giulio Manini, di Villa di Serio, 68 anni, accademico del Cai (titolo riservato agli alpinisti che si sono distinti per aver portato a termine ascensioni particolarmente importanti e impegnative) è morto venerdì poco dopo mezzogiorno sulle montagne che più amava, le Dolomiti.
Giulio Manini abitava a Villa di Serio in via Cavalli con la moglie Antonietta e lascia due figlie, Marzia e Barbara. Si trovava a Cortina con due amici bergamaschi, con cui aveva condiviso per decenni la passione per la montagna, fino all’ultimo: si tratta di Renzo Ferrari, 73 anni, di Colognola, vice direttore della scuola di alpinismo «Leone Pelliccioli» del Cai di Bergamo, ed Emilio Nembrini, suo coetaneo, di Pradalunga, anch’egli accademico del Cai.
La loro spedizione era programmata per 15 giorni fa ma avevano deciso di rinviarla a causa delle condizioni meteo non favorevoli. Volevano andare in Svizzera. Invece all’ultimo momento hanno optato per le Dolomiti.
L’Eco di Bergamo – 29 agosto 2015

venerdì 28 agosto 2015

Ponte da rifare in Val Serina. Ipotesi colletta tra i sindaci

La frana che blocca la provinciale 27 dal 2 dicembre 2013

Foto del Corriere della Sera
 
 
I fondi della Provincia solo sulla carta. I Comuni pensano a un prestito dal Bim.
Venticinque mesi di attesa sembrava potessero bastare. Invece, il rischio in Val Serina è di nuovi ritardi per la riapertura della provinciale 27 che dal 2 dicembre 2013 è bloccata da una frana. Le rocce hanno ceduto vicino ai tornanti di Rosolo (frazione di Algua), all’altezza del ponte sul torrente. Ecco, il problema adesso è proprio la ricostruzione del breve viadotto, che avrebbe dovuto partire a metà luglio. Invece i 305 mila euro da investire nell’appalto sono in «stand-by» perché la Provincia, che sosterrà questo capitolo di spesa, ancora non ha approvato il bilancio e adesso il tempo stringe. Rimettere in piedi le arcate richiederà 90 giorni. Tre mesi. In teoria non è una missione impossibile stare nei tempi fissati: fine dicembre per tornare a viaggiare. Ma in pratica?
Il bilancio sarà discusso in Consiglio provinciale l’8 settembre e, se i conti quadreranno, potrebbe essere approvato entro ottobre. «Per risparmiare tempo - spiega l’architetto Daniele Sari del settore Viabilità -, la gara ufficiosamente è già stata fatta e ora stiamo eseguendo tutte le verifiche necessarie per l’assegnazione, che avverrà una volta passato il bilancio». Il presidente Matteo Rossi, tornato ieri dalle vacanze, sta riprendendo in mano la pratica in questi giorni, mentre per la prossima settimana è fissato un incontro allo Ster, la sede territoriale della Regione Lombardia, ente che ha finanziato la parte più ingente del progetto, il milione e 200 mila euro per la messa in sicurezza del versante. È il lotto avviato ad aprile. «Abbiamo fatto diversi sopralluoghi - spiega il sindaco di Serina Giovanni Fattori -, l’ultimo è stato a luglio col prefetto. La tempistica è rispettata, a fine novembre, salvo intoppi, dovrebbero chiudere». È anche previsto un terzo lotto da 150 mila euro per il rifacimento della strada, sempre sostenuti dalla Provincia e sempre nel bilancio da approvare. «Se tutto fila liscio - ipotizza Sari - potremmo finire il ponte per inizio 2016, ma va tenuto conto della variabile del meteo, dato che andiamo incontro all’inverno e le temperature sono rigide in valle. L’altra variabile è quanto la strada è stata danneggiata durante le operazioni di messa in sicurezza. Si potrà valutare con precisione solo alla fine».
E se, invece, qualcosa andasse storto col bilancio o i tempi si dilatassero? «Per quanto mi riguarda - dichiara il sindaco di Cornalba Franco Vistalli - bisogna aprire assolutamente per fine 2015. Una soluzione potrebbe essere quella di farsi anticipare i soldi dal Bim (il Bacino imbrifero montano, che già aveva contribuito con 35 mila euro, ndr)». I sindaci dei sei comuni interessati (Algia, Bracca, Costa Serina, Cornalba, Serina e Oltre il Colle) ne hanno parlato e hanno pareri diversi. «Potrebbe essere una soluzione - afferma l’ex senatore Valerio Carrara, primo cittadino di Oltre il Colle -, siamo pronti anche ad andare a Roma per chiedere che vengano sbloccati i soldi del Patto di stabilità». Fattori: «È un’ipotesi che non prendo in considerazione. I soldi la Provincia li ha, aspettiamo il bilancio». Nel dubbio, il presidente del Bim, Carlo Personeni, tende la mano: «Si potrebbe aprire un mutuo a zero interessi rimborsabile in cinque anni. La nostra disponibilità c’è. Dipende dai Comuni e dalla Provincia».
Maddalena Berbenni – Corriere della Sera
26 agosto 2015
 
 

martedì 25 agosto 2015

giovedì 20 agosto 2015

Gorno apre la via per il turismo . Viaggio nei secoli tra le miniere

Il Comune ha acquisito a costo zero il villaggio minerario di Campello, insieme alla quasi totalità della laveria di Riso. Si lavora perché il recupero possa richiamare in Valle del Riso i turisti.
 

«L’idea è di recuperare tutte le lavorazioni possibili a scopo esemplificativo, così che a Gorno si possa viaggiare attraverso il tempo e le lavorazioni», sintetizza il sindaco Valter Quistini.
 

I passi sinora fatti vanno in questa direzione: «La riqualificazione di Costa Jels, da anni meta di visitatori che possono entrare nei cunicoli - spiega Quistini, figlio di minatori, nato in Belgio e vissuto a Charleroi fino a 10 anni -, poi la realizzazione del Museo etnografico che riunisce intorno a sé una cinquantina di guide, l’archivio nel frattempo allestito e, ora, l’acquisizione del villaggio minerario di Campello e della laveria a flottazione di Riso di Gorno».
 

di Marta Todeschini su L’Eco di Bergamo  20 agosto 2015
 

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Ma ancora una vota non si parla dei riflessi su un altro bene prezioso: l’acqua della Nossana.
 
 
 
Questa la “copertina” de L’Eco di Bergamo di giovedì 20 agosto 2015. All’interno del Quotidiano locale, due pagine sono dedicate all’argomento che ricordando il “futuro industriale” dell’estrazione del minerale dalle gallerie della Val Parina, continua con l’intervista al sindaco di Gorno, Valter Quistini, che evidenzia il “futuro turistico” della zona mineraria della Val del Riso.
 

In buona sostanza l’amministratore pubblico delinea un progetto di sfruttamento turistico  che partendo da ciò che attualmente esiste nella valle (visita ad alcune miniere di Costa Jels, al Museo minerario e all’Ecomuseo di Gorno), si dovrebbe aggiungere il recupero del Villaggio minerario di Campello, rilevato dall’Amministrazione Comunale di Gorno a costo zero, composto dalla casa del direttore, in stile inglese, la palazzina degli uffici, ora senza tetto, lo spaccio aziendale della Sapez e l’autorimessa con il tetto in ardesia.
 
 
Il complesso è tuttora visibile perché attraversato dalla Prealpina Superiore, la strada che conduce al Passo di Zambla. Inoltre, a fondo valle, da recuperare, ci sarebbe pure una parte della vecchia laveria, anch’essa rilevata dal Comune di Gorno a costo zero.
 
 
L’ambizioso progetto, che comunque per partire ha la necessità di rilevanti finanziamenti, dovrebbe costituire un museo a cielo aperto a testimonianza della “vocazione mineraria” della valle nei secoli scorsi.
 

Nell’intervista il Sindaco di Gorno aggiunge:” … perché non fare di questo sito un museo a cielo aperto (vabbè, anche sottoterra) con vetrine che si aprono – possibilità unica in Europa – sulle diverse epoche e lavorazioni, magari già mentre gli australiani saranno al lavoro, mostrando in diretta quanto avviene oggi, nel Ventunesimo secolo? L’idea di recuperare tutte le lavorazioni possibili e scopo esemplificativo, così che a Gorno si possa viaggiare attraverso il tempo e le lavorazioni.”
 

E più avanti aggiunge: “… Certo per recuperare la laveria e darle una veste museale. Lì ci sono gli spazi per l’ecomuseo e l’archivio – è caccia ai fondi: Regione Lombardia e Fondazione Cariplo sono già state contattate. E pure Energia Minerals, si gli australiani . A loro abbiamo sempre ribadito tre punti: ambiente, perché la zona ha già dato; ritorno occupazionale in zona; continuo coinvolgimento delle Amministrazioni che si susseguiranno sull’evoluzione delle miniere. Loro faranno business, noi il nostro,”
 

Manca un quarto e indispensabile punto: La sicurezza che sia tutelato il patrimonio idrico che viene utilizzato sia dagli abitanti della Val del Riso, sia da quelli che sono serviti dalle sorgenti della Nossana e che non venga contaminato da scarichi di fanghi e/o residui di scavi minerari.
 

Su questo fondamentale argomento anche il Quotidiano bergamasco non si è mai interessato e nemmeno la giornalista, che ha scritto l’articolo odierno, si è presa l’onere di chiedere lumi al Sindaco Valter Quistini.
 
 
Dimenticanza per ignoranza (nel senso che non conosce il problema sollevato dai residenti della Val del Riso) o argomento pruriginoso per l’Amministratore al termine del mandato (la prossima primavera rinnovo del Consiglio Comunale di Gorno)?
 

Gallicu


venerdì 14 agosto 2015

Un incontro con Sergio Fezzoli, il poeta della Valle Serina.


Vado a curiosare al Colle di Zambla dove hanno organizzato la “Festa di Balòch”, tra bancarelle con i prodotti tipici della valle e con i giochi “campestri” per i bambini: corsa nei sacchi, corsa con le uova, il palo della cuccagna e tanta allegria. Il prato, utilizzato nella stagione invernale come partenza per l’anello di sci di fondo dell’Alben è stracolmo di gente.
Seduto su una balla di paglia, in mano un microfono, trovo Sergio Fezzoli che racconta tradizioni e leggende della Conca di Oltre il Colle. Racconta le origini dei sopranomi degli abitanti delle varie Frazioni della Conca; Balòch di Zambla Alta, Boase di Zambla Bassa, Chisòi di Oltre il Colle e Cavrécc di Zorzone.
Ottantadue anni ben portati, la voce un poco lenta ma chiara e ferma, il più anziano degli Istruttori di sci  della Valle Serina m’introduce nella sua vita di montanaro, con l’amore e la passione di chi ha vissuto e vive la permanenza in un ambiente bello, a volte esaltante, spesso duro e faticoso.
Sergio Fezzoli, dopo il servizio militare, ovviamente nel corpo Alpini, e dopo aver trascorso tre anni come emigrante in Svizzera, torna nella sua Valle Serina e si adatta a tutti i lavori possibili: contadino, boscaiolo, muratore e minatore per ben quindici anni nelle miniere di calamina dell’Arera.
Istruttore di sci di fondo per il locale sci club, la sua grande passione, ha insegnato a piccoli e grandi le tecniche di questo sport sulle piste del complesso dell’Alben ed ha partecipato a numerose competizioni anche di alto livello. Per molti anni questa passione lo porterà a insegnare lo sci di fondo sui pendii nevosi dell’Engadina, dal Maloja a Sils, Sant Moritz, Pontresina e Samaden. Nel millenovecentosessantaquattro è co - fondatore della delegazione del Soccorso Alpino di Oltre il Colle.
Ma la sua grande passione rimane la poesia dialettale e ne fanno fede le numerose pubblicazioni tra cui “Sotaùs” (Sottovoce) e “Tochèi de étà” (Pezzi di vita) e l’ultima pubblicazione in ordine di tempo “Tép de öna ölta e de’ ncö” (Tempi di una volta e di oggi”.
Spesso, chiamato a partecipare alle manifestazioni locali, declama a memoria molte delle sue opere e non solo; mentre ci scambiavamo opinioni e ricordi sulle poesie dialettali bergamasche e citato alcuni dei nostri poeti bergamaschi mi ha citato a memoria una di Bortolo Belotti.
Ho acquistato il suo ultimo libro e nella dedica, che ho voluto, dopo le solite frasi e sotto il disegno stilizzato del cappello d’Alpino ha scritto: “Sò mé chè va öle bé” (Sono io che vi voglio bene).
 
Beh, direi che gli ottantadue anni suonati sono ben portati.
Gallicus

Un incontro con Sergio Fezzoli, il poeta della Valle Serina.

 
 
Vado a curiosare al Colle di Zambla dove hanno organizzato la “Festa di Balòch”, tra bancarelle con i prodotti tipici della valle e con i giochi “campestri” per i bambini: corsa nei sacchi, corsa con le uova, il palo della cuccagna e tanta allegria. Il prato, utilizzato nella stagione invernale come partenza per l’anello di sci di fondo dell’Alben è stracolmo di gente.
Seduto su una balla di paglia, in mano un microfono, trovo Sergio Fezzoli che racconta tradizioni e leggende della Conca di Oltre il Colle. Racconta le origini dei sopranomi degli abitanti delle varie Frazioni della Conca; Balòch di Zambla Alta, Boase di Zambla Bassa, Chisòi di Oltre il Colle e Cavrécc di Zorzone.
Ottantadue anni ben portati, la voce un poco lenta ma chiara e ferma, il più anziano degli Istruttori di sci  della Valle Serina m’introduce nella sua vita di montanaro, con l’amore e la passione di chi ha vissuto e vive la permanenza in un ambiente bello, a volte esaltante, spesso duro e faticoso.
 
Sergio Fezzoli, dopo il servizio militare, ovviamente nel corpo Alpini, e dopo aver trascorso tre anni come emigrante in Svizzera, torna nella sua Valle Serina e si adatta a tutti i lavori possibili: contadino, boscaiolo, muratore e minatore per ben quindici anni nelle miniere di calamina dell’Arera.
Istruttore di sci di fondo per il locale sci club, la sua grande passione, ha insegnato a piccoli e grandi le tecniche di questo sport sulle piste del complesso dell’Alben ed ha partecipato a numerose competizioni anche di alto livello. Per molti anni questa passione lo porterà a insegnare lo sci di fondo sui pendii nevosi dell’Engadina, dal Maloja a Sils, Sant Moritz, Pontresina e Samaden. Nel millenovecentosessantaquattro è co - fondatore della delegazione del Soccorso Alpino di Oltre il Colle.
Ma la sua grande passione rimane la poesia dialettale e ne fanno fede le numerose pubblicazioni tra cui “Sotaùs” (Sottovoce) e “Tochèi de étà” (Pezzi di vita) e l’ultima pubblicazione in ordine di tempo “Tép de öna ölta e de’ ncö” (Tempi di una volta e di oggi”.
Spesso, chiamato a partecipare alle manifestazioni locali, declama a memoria molte delle sue opere e non solo; mentre ci scambiavamo opinioni e ricordi sulle poesie dialettali bergamasche e citato alcuni dei nostri poeti bergamaschi mi ha citato a memoria una di Bortolo Belotti.
Ho acquistato il suo ultimo libro e nella dedica, che ho voluto, dopo le solite frasi e sotto il disegno stilizzato del cappello d’Alpino ha scritto: “Sò mé chè va öle bé” (Sono io che vi voglio bene).
Beh, direi che gli ottantadue anni suonati sono ben portati.
Gallicus


martedì 11 agosto 2015

Manifestazioni nella Conca dal 16 al 30 agosto 2015

Ferragosto é passato ma nella Conca
continua la festa

 
Domenica 16 agosto

Zorzone ore 15:00
Tradizionale “Festa di S.Rocco”.
Giochi per tutte le età al Centro Parrocchiale. A cura “Gruppo M.A.G.A.”

Zorzone dalle ore 19:00
Amici Ferrari in festa con musica e balli e servizio ristorazione con grande raviolata e polenta cunsada...

Zambla Bassa ore 21:00
Tombolata presso il Centro Parrocchiale.

Oltre il Colle ore 21:00
Serata fantasy all’Arena Animazioni con Claudio Locatelli e la sua Band e il Mago Cabarettista “Barnaba”.

Zambla Alta dalle ore 21:00
Schiuma party con dee-jay! Dalle 21.00 all’Arena di Zambla un mare di schiuma, musica e divertimento vi aspettano!
Schiuma certificata e dermatologicamente testata.

 
Lunedì 17 agosto

Zorzone ore 15:30
Animazione per i bambini al Centro Parrocchiale.

Oltre il Colle ore 21:00
Serata musicale con “Mirte ed Edo” all’Arena Animazioni.

 
Martedì 18 agosto

Oltre il Colle ore 20:30
Il Comune di Oltre il Colle e la Pro Loco presentano: “Quella che sono e quello che faccio”.
Incontro con Carolina Tiraboschi, l’Atleta campionessa vincitrice del Super Master
Russia 2015. A cura del Comune di Oltre il Colle e la Pro Loco.

 

Mercoledì 19 agosto

Oltre il Colle ore 9:30
Banco di Beneficenza presso la Domus Mariæ. A cura A.M.A.

Zambla Alta ore 20:30
Concerti d’Estate 7°edizione Duo Mandolino e chitarre: Gianangelo Mossali e Giacomo Parimbelli
presso l’Arena. A cura del Gruppo Missionario di Zambla.

Oltre il Colle ore 20:30
Serata musicale con “Luca e Allison” presso Arena Animazioni.


Giovedì 20 agosto

Zambla Bassa ore 19:30
Raviolata al Centro Parrocchiale.
Prenotazioni al 340.49.02.485

Zambla Bassa ore 21:00

Serata musicale con “Viky”

 

Venerdì 21 agosto

Oltre il Colle ore 21:00
La Biblioteca in collaborazione con la Pro Loco organizza presso il Cineteatro “Arena” una serata culturale: “E quindi uscimmo a vedere le stelle” Relatore il Prof. Piantoni.

Zambla Alta ore 21:00
Musica dal vivo, Liscio, Anni ‘70/’80, Disco e Balli di Gruppo, Zumba... Con “Silvia, Stefania e Sergio” Presso l’Arena di Zambla Alta.


Sabato 22 agosto

Zambla Alta ore 15:30
Animazione per i bambini presso l’Arena.

Oltre il Colle ore 21:00
Presso il Cineteatro Arena serata con il coro Alpino “Figli di Nessuno” di S. Giovanni Bianco.
A cura della Biblioteca in collaborazione con la Pro Loco.
 
 
 
Valpiana ore 17:00
In località “Cà di Zöc” estrazione della Lotteria Sci Club Valserina.

 
Domenica 23 agosto

Oltre il Colle ore 20:30
In occasione della festa del Santo Patrono, San Bartolomeo, (24 agosto) adorazione Eucaristica in Chiesa Parrocchiale.


Lunedì 24 agosto

Oltre il Colle ore 17:00
Festa Patronale di San Bartolomeo.
Programma:
Ore 17:00 Processione per le vie del paese.
Ore 18:00 Santa Messa.
 
 
 
Zambla Alta ore 9:15

Visita guidata in casera. Ritrovo alle ore 9:15 presso il ristorante Neve. “Dal latte al formaggio. Curiosità e cultura dell’Arte Casearia”.

 

Domenica 30 agosto
 


Alpe Arera -località 1600-

Festa al Rifugio S.A.B.A. (Casetta Rossa).

 

 

giovedì 6 agosto 2015

Promozione turistica e accoglienza

Tempo addietro, commentando su Facebook alcune lamentele dell’accoglienza nelle nostre valli e, nel caso specifico, in Valle Serina, ho utilizzato termini che mi sono stati rimproverati: “…sembra quasi che i turisti e villeggianti diano fastidio….. !”
Ammetto che anche il sottoscritto è caduto nell’errore, diffuso, del “generalista”.
Mi spiace specialmente nei confronti di quanti lavorano e s’impegnano, sia privatamente sia in Enti o Associazioni, nel fornire ai turisti e villeggianti della Conca di Oltre il Colle servizi di svago e divertimento nelle stagioni estive e invernali.
Tuttavia, proprio per dare meriti a chi svolge tali attività e deprecare chi, al contrario, sembra remar contro, vorrei entrare nel merito e proporvi due esempi indicativi a sostegno di quella frase.
In questi ultimi anni non è difficile osservare, appesi sulle pareti di edifici, cartelli con le scritte “Vendesi” o “Affittasi”. La crisi economica costringe molte famiglie a fare scelte riduttive per le proprie vacanze, cercando in ogni modo di ridurle o scegliere tra opzioni diverse.
Orbene se le offerte di affitto di un appartamento si limitano al mese per un importo, esemplificativo a Zambla Bassa, di euro 1500, e non sono disponibili a spezzoni inferiori (settimana o quindicina) significa che il potenziale turista e villeggiante è considerato un “di cui”, in poche parole non interessante. Nemmeno fossimo a Cortina o Sestriere.
Annualmente al Rifugio Capanna 2000 è organizzato, e pubblicizzato dalla Pro Loco, il Concerto del Bepi con una numerosa partecipazione dei suoi fans.
La capienza del parcheggio a quota 1600, sufficiente nella normalità di richiesta, in quest’occasione risulta insufficiente ma questo fatto il “distributore“ automatico di ticket, posizionato all’inizio della salita in località Plassa, non lo sa. Continua indisturbato a incassare il pedaggio e distribuire biglietti. Ne consegue che coloro che lo acquistano pagano, alla cieca, un Servizio senza sapere se ne potranno usufruire.
Pensando comunque, e non a torto, di essere creditori di un Servizio, parcheggiano lungo la strada, anche se resi consapevoli che normalmente esiste tale divieto. Risultato: dopo la beffa, servizio pagato e non corrisposto, il danno, la multa per divieto di sosta. Facile retata dei Vigili di Oltre il Colle.
Mi pongo una domanda: chi è “fuori posto”? Lascio ai lettori la risposta.
Due esempi, ma ne potrei citare altri che giustificano l’impressione negativa che colpisce il turista, nonostante le buone intenzioni di alcuni e gli sforzi di tanti.
Forse adeguarsi all’attuale situazione economica e mettere in atto qualche maggiore “flessibilità” sia da parte dei privati che della Pubblica Amministrazione darebbe maggior beneficio alla “Promozione Turistica” e all’economia della Valle.
Gallicus
p. e. Alberto Sangalli (Dedicato a chi ritiene non sia corretto celarsi dietro uno pseudonimo)


mercoledì 5 agosto 2015

Manifestazioni estive nella Conca di Oltre il Colle

Programma della settimana dal 9 al 15 agosto

Domenica 9 agosto
Oltre il Colle ore 9:00
Banco di Beneficenza a cura del Gruppo Missionario A.M.A.
Zambla Alta ore 11:00
Concerto alla Cattedrale Vegetale a cura del Comune di Oltre il Colle e del Parco delle Orobie.


Zambla Alta Ore 12:00
Tradizionale “Festa Alpina” con pranzo alla Sede degli Alpini alla Plassa del Monte Arera.
Zambla Alta ore 21:00
Serata Musicale con “Armido e Sonia. Presso l’Arena.
Oltre il Colle ore 21:00
Serata musicale con “Anna e Andrea” presso Arena Animazioni.

Lunedì 10 agosto
Oltre il Colle ore 15:00
“Festa del Borgo” in contrada Grimoldo. Mercatini, assaggi di prodotti locali. Animazione per i bambini con “Trucca
Bimbi e “Sculture di Palloncini”. In caso di maltempo l’animazione si svolgerà in punto coperto.
Maggiori informazioni in Pro Loco.
Pomeriggio allietato dalla musica di “Viky”.



Zorzone ore 18:00
Festa dell’Associazione Sportiva Oltre il Colle presso il Centro Parrocchiale. Giochi da tavolo, grigliata, serata musicale.
Premiazioni “Torneo di Pallavolo”. A cura A.N.A., Associazione Sportiva, in collaborazione con Pro Loco e Centro Parrocchiale.
Oltre il Colle ore 21:00
Serata musicale con la musica di “Viky” presso Arena Animazioni.

Martedì 11 agosto
Zorzone ore 18:00
Al Centro Parrocchiale grigliata e serata musicale con “Cinzia e Amleto”. Una serata di festa a cura A.N.A. di Zorzone e Associazione Sportiva in collaborazione con Pro Loco.
Oltre il Colle ore 21:00
Amministrazione Comunale e Pro Loco organizza: “Panorami e panoramiche della Conca”
Fotografie di Marco e Gina. Presso il Cineteatro Arena. A cura di Marco e Gina.

Mercoledì 12 agosto
Zorzone ore 18:00
Al Centro Parrocchiale grigliata e serata musicale con la Band “Midy Sax”. Una serata di festa a cura A.N.A. di Zorzone e Associazione Sportiva in collaborazione con la Pro Loco.
Oltre il Colle ore 21:00
All’ Arena Animazioni serata musicale con Paolo Facci.


Giovedì 13 agosto
Zambla Alta dalle ore 14:00
Se avete voglia di una spericolata corsa in carriola, di un tuffo in mezzo al fieno, di scivolare in un mare di schiuma... non mancate alla “Tradizionale Sagra del Balòch”. In Località “Colle di Zambla” un pomeriggio divertente per scoprire i sapori locali e per divertirsi in compagnia con tanti giochi campestri adatti a grandi e piccini!
Zambla Bassa ore 21:00
“La Conca Sotto-Sopra”. Immagini della natura e delle miniere della Conca di Oltre il Colle. A cura di Marco e Gina.



Oltre il Colle ore 21:00
Presso il Cineteatro “Arena” la guida alpina Yuri Palimbelli presenta: “Montagna vissuta a 360°” Organizza C.A.I. Oltre il Colle, sottosezione “Ugo Carrara” e il Comune di Oltre il Colle.
Zorzone ore 19:00
Tradizionale “Festa Alpina” presso il Centro Parrocchiale con grigliata e formaggio alla piastra. Apertura della cucina alle ore 19:00
La serata sarà alietata con la musica del “Gruppo delle Fisarmoniche”. A cura Associazione Sportiva Oltre il Colle, A.N.A. Zorzone, in collaborazione con la Pro Loco.

Venerdì 14 agosto
Oltre il Colle ore 9:00
Giornata della Salute a cura della Croce Verde.
Oltre il Colle ore 15:30
Animazione per i bambini presso Arena Animazioni. In caso di maltempo l’animazione si svolgerà in posto coperto.
Maggiori informazioni in Pro Loco.
Oltre il Colle ore 21:00
Serata musicale presso Arena Animazioni con il gruppo “Bulsara-Rock Cover Band” A cura della Croce Verde.
Zorzone dalle ore 19:00
Amici della Ferrari in festa con musica e balli. Servizio ristorazione con la tradizionale raviolata, grigliata e cucina varia.

Sabato 15 agosto
Oltre il Colle dalle ore 9:00 alle ore 19:30
Presso il Campo Sportivo di Oltre il Colle gara di Tiro Field Target e giochi ludicosportivi a cura del “Gruppo Amici Field Target Arcieri Bergamo” e Pro Loco.
Zambla Alta ore 15:30
Animazione per i bambini presso l’Arena.
Zorzone dalle ore 19:00
Amici della Ferrari in festa con musica e balli e servizio ristorazione con grande raviolata, brasato con polenta taragna e cucina varia.
Oltre il Colle ore 21:00
Presso Arena Animazioni Band nel mondo della Musica

(Tributo alla Canzone).