Travolto da una
roccia sulle Dolomiti
A
tradirlo è stata una roccia che si è staccata all’improvviso e gli è finita
addosso, portandosi via la protezione e facendolo precipitare per una trentina
di metri, senza scampo.
Giulio Manini, di Villa di Serio, 68 anni, accademico
del Cai
(titolo riservato agli alpinisti che si sono distinti per aver portato a
termine ascensioni particolarmente importanti e impegnative) è morto venerdì
poco dopo mezzogiorno sulle montagne che più amava, le Dolomiti.
Giulio
Manini abitava a Villa di Serio in via Cavalli con la moglie Antonietta e
lascia due figlie, Marzia e Barbara. Si trovava a Cortina con due amici
bergamaschi, con cui aveva condiviso per decenni la passione per la montagna,
fino all’ultimo: si tratta di Renzo Ferrari, 73 anni, di Colognola, vice
direttore della scuola di alpinismo «Leone Pelliccioli» del Cai di Bergamo, ed
Emilio Nembrini, suo coetaneo, di Pradalunga, anch’egli accademico del Cai.
La loro spedizione era programmata per 15 giorni fa ma
avevano deciso di rinviarla a causa delle condizioni meteo non favorevoli.
Volevano andare in Svizzera. Invece all’ultimo momento hanno optato per le
Dolomiti.
L’Eco di Bergamo – 29 agosto 2015
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