Fotografia di oltreilcolle.com
Ignavia burocratica o inerzia politica
?
La notte tra il 2 e il 3 dicembre 2013 una frana, precipitata dal versante della montagna dalla
parte di Costa Serina e nel territorio di questo Comune, al confine con Algua, interrompeva
la S.P. 27 della Valserina. I detriti demolivano il vecchio ponte, coperto la
vecchia galleria e sommerso a metà il ponte nuovo.
Le notizie, riportate dai Quotidiani locali affermavano che:
”…… Le autorità si sono recate subito sul posto per valutare attentamente la
situazione e i danni. Molto probabilmente la strada della val Serina rimarrà
interrotta per un lungo periodo, verosimilmente
di sei mesi. Nel frattempo, per raggiungere Serina e Oltre il Colle, si
rendono obbligatori due percorsi alternativi: Bracca – Pagliaro – Frerola
oppure Costa Serina – Cornalba.”
L’Eco di Bergamo il
10 gennaio pubblicava un’intervista con il Sindaco di Serina, Giovanni Fattori,
che sulla possibile riapertura della strada statale affermava: «Entro giugno o
comunque all’inizio della stagione estiva». Non ha un’indicazione precisa Giovanni
Fattori, sindaco di Serina, sulla data di riapertura della strada provinciale
27 della Valle Serina, chiusa dopo la caduta di una frana. Per il primo
cittadino si tratta di pazientare ancora per i mesi primaverili, poi sulla
strada principale che collega i comuni della Valle Serina, si potrà transitare
regolarmente.
«È la priorità della Regione Lombardia, dell’amministrazione
provinciale e di tutti gli amministratori locali – sottolinea Fattori –. Sono
conscio che azzardare già ora la data di riapertura della provinciale 27 è
imprudente, ma non c’è minuto da perdere. Ci
siamo prefissati la riapertura della strada per l’inizio della stagione estiva
tassativamente. Per il nostro territorio un ritardo nel ripristino della
viabilità sarebbe distruttivo. Già nel corso delle festività natalizie
abbiamo subito dei contraccolpi non indifferenti. Ne risentono in maniera
pesante aziende e turismo».
Per Giovanni Fattori si tratta dunque di una questione di
assoluta priorità, con lui ci sono tutti gli amministratori della Valle. Dalla
Regione Lombardia, alza la voce sulla questione anche il consigliere regionale
Lara Magoni (Lista Maroni). Così scriveva il Corriere della Sera il 12 aprile
2014:
“Sulla situazione della valle si esprimeva anche il
Presidente della Regione Lombardia, Maroni, che assicurava un intervento della
Giunta al fine di reperire i fondi necessari al ripristino viabilistico. Per
ora sono solo promesse. Comunque, di un certo peso, se è vero che per liberare
la Val Serina dalla frana che la taglia a metà da dicembre, ieri, s’è mosso il
presidente della Regione Roberto Maroni. Settimana prossima, probabilmente
giovedì, la giunta lombarda dovrebbe sbloccare - se non tutti, quasi - i 2
milioni di euro che, secondo la Provincia, servono per mettere in sicurezza il
versante traballante.”
E ancora:
“Il tempismo non è causale, perché stamattina gli
amministratori hanno affrontato i cittadini al cinema di Serina, (ieri 12 c.m.
per chi ci legge) in un incontro pubblico chiesto dal neonato comitato
residenti e organizzato dal sindaco leghista Giovanni Fattori. Sul palco, la
Terzi, al fianco dell’assessore provinciale alla Mobilità Giuliano Capetti e al
consigliere regionale Lara Magoni. Presenti anche tutti i sindaci interessati e
sala super affollata. L’assessore all’Ambiente ha ribadito l’interessamento del
presidente Maroni.
Critico il sindaco di Aviatico
Michele Villarboito: «Dopo oltre quattro mesi non si è mosso nulla – dice
Perché per la frana in Valle Imagna, giustamente, si sono trovati subito i 240
mila euro necessari e, invece, per lo studio geologico sulla frana di Serina è
stato necessario chiedere 30 mila euro al Bim?».
La frana risale alla sera del 2
dicembre 2013 e pesa soprattutto per chi sta a monte, cioè chi abita a Serina,
Cornalba e Oltre il Colle. Le vie di fuga non mancano: si passa per Costa
Serina o per Bracca. Ma la strada per Bergamo è più lunga di un quarto d’ora. Una
tortura quotidiana per studenti e pendolari. Un macigno per le aziende del
territorio. E un peso sullo stomaco per chi vive di turismo e già trema
all’idea di quest’estate. Perché, ammesso che i soldi arrivino davvero, di
aprire in tempo per la stagione non se ne parla. E, se va bene, sarà per Expo
2015, che a Bergamo è il volto di Palma il Vecchio, guarda un po’, artista
serinese. «Per riaprire - ha spiegato Capetti - ci vorranno almeno 7 o 8 mesi,
se tutto va bene».
Ma siamo in campagna elettorale e le
promesse, con le dovute cautele, sono di pragmatica.
Il 14 aprile la Giunta della Provincia
di Bergamo stanziava 300 mila euro per la frana di Serina. L’importo sarebbe
dovuto essere utilizzato per un’indagine geologica della parete instabile che
sovrasta il fronte della frana. L’incarico al geologo sarebbe stato affidato
all’Amministrazione Comunale di Serina.
Nel frattempo gli unici lavori eseguiti sono
stati quelli concernenti lo spostamento dei massi caduti sul ponte e sulla
carreggiata adiacente.
L’incarico per l’indagine geologica, nel
frattempo, subiva ritardi a causa dei problemi riguardanti i ritardi dell’approvazione
del bilancio dell’Amministrazione Comunale di Serina. Allo stato dell’arte non
si hanno notizie su tale assegnazione.
A nulla sono valsi gli interessamenti
pressanti dei Parroci, le rimostranze della popolazione e delle Aziende che
operano nella Valle e dei pendolari che quotidianamente devono sobbarcarsi
disagi notevoli per scendere e risalire dalla Valle Brembana.
Il giorno 25 giugno nel piazzale del
mercato di Serina si è svolta una Manifestazione, in concomitanza con la
raccolta di firme, per sollecitare la soluzione del problema che rischia di
protrarsi ben oltre i tempi previsti e promessi.
La manifestazione è stata organizzata
dal “Comitato frana S.P. 27” che da tempo raccoglie le lagnanze degli abitanti
della Valserina.
La petizione, accompagnata da
centinaia di sottoscrizioni, è stata presentata all’Amministrazione Comunale di
Serina che si è addossato l’impegno a essere “capofila” nella gestione dei lavori da eseguire.
Bergamonews, il 2 luglio u.s. ha così
scritto a proposito dei risultati della Manifestazione:
“Il Comitato Frana costituito dopo lo
smottamento sulla Provinciale 27 ha raccolto 1.883 firme e in una lettera
inviata al sindaco Giovanni Fattori chiede: "Chiarezza sui tempi e le
modalità di ripristino della viabilità sulla Strada Provinciale 27 della Valle
Serina". Una protesta dura. "Sono trascorsi quasi sette mesi
dall’evento franoso del dicembre dello scorso anno; più di due mesi
dall’assemblea pubblica del 12 aprile scorso, dove fu dichiarato il probabile
inizio lavori per questo mese di giugno; più di un mese fa, Le è stata
recapitata una richiesta d’informazioni precise al riguardo; dalla sua
comunicazione ai cittadini di Serina del 16 giugno, si è appreso che il 24
maggio scorso la Regione Lombardia ha avviato l’erogazione dei fondi stanziati
nel mese di aprile e che si sono resi disponibili a seguito dell’avvenuta
approvazione del bilancio comunale; abbiamo saputo che s’intende procedere
all’affidamento dei lavori per la pulitura del versante e contestualmente s’intende
procedere con l’incarico di progettazione definitiva delle opere - si legge
nella lettera inviata al sindaco Fattori - Ha un’idea precisa di quanto tempo
occorrerà per avere a disposizione il progetto definitivo e quindi poter dare
corso alle procedure di appalto? Considerata la situazione, non crede che con
un minimo di coordinamento nelle tempistiche dei lavori, si possa evitare
un’altra “tegola” sulla viabilità e sul turismo di Valle Serina?".
IL SINDACO FATTORI RISPONDE
Se da una parte il comitato chiede,
dall'altra il sindaco Fattori non si ritrae e risponde. "Si tratta di un
intervento delicato su un versante molto pericoloso - esordisce il primo
cittadino -. Si tratta di mettere in sicurezza alcuni dei punti ancora molto
pericolanti, altri da ridurre ai minimi termini mentre altri ancora necessitano
di fessurazioni. Sarà un lavoro molto lungo e complesso, da mesi stiamo
lavorando con diversi tavoli che vedono tra i soggetti impegnati la Provincia,
la Regione, lo Ster e i Comuni della Val Serina. Abbiamo già firmato il
protocollo d'intesa per avviare l'iter e utilizzare il 10% dei fondi stanziati.
Nel frattempo il Comune ha dovuto modificare e approvare il piano delle opere
pubbliche e, in sede di consiglio comunale, approvare anche la variazione di
Bilancio che è stata votata solamente dalla maggioranza".
Il sindaco precisa che nella frana
sono stati individuati "ben 34 punti di criticità, che partono dal più
piccolo di un metro cubo di grandezza fino ai seimila metri cubi da mettere in
sicurezza, dati che se raffrontati ai 1.800 metri cubi dalla frana rendono l'idea
del complesso e difficile lavoro che ci aspetta sotto la supervisione di un
geologo che seguirà tutte le fasi". Sui tempi di realizzazione
dell'intervento, Fattori afferma che per "i primi lavori di tipo boschivo s’inizierà
entro la prima metà di luglio. Per quanto riguarda invece i lavori entro la
fine dell'estate proprio per ridurre i tempi avvieremo un bando a invito,
quindi sottoporremo il nostro progetto a una dozzina circa d’imprese che
dovranno sottoporre la loro offerta. Se non ci saranno sorprese, dopo l'estate
affideremo i lavori. Nel contempo la Provincia provvedere alla costruzione del
ponte e al rifacimento del sedime stradale".
Nel frattempo i residenti e operatori
economici della Valle aspettano, sempre con minor pazienza e con crescente
disagio e arrabbiature.
Ignavia burocratica o inerzia politica
?
Gallucus
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