martedì 2 settembre 2014

Breve riassunto di una lunga storia: la "frana della val Serina"

Fotografia di oltreilcolle.com
Ignavia burocratica o inerzia politica ?
La notte tra il 2 e il 3 dicembre 2013 una frana,  precipitata dal versante della montagna dalla parte di Costa Serina e nel territorio di questo Comune, al confine con Algua, interrompeva la S.P. 27 della Valserina. I detriti demolivano il vecchio ponte, coperto la vecchia galleria e sommerso a metà il ponte nuovo.
Le notizie, riportate dai Quotidiani locali affermavano che: ”…… Le autorità si sono recate subito sul posto per valutare attentamente la situazione e i danni. Molto probabilmente la strada della val Serina rimarrà interrotta per un lungo periodo, verosimilmente di sei mesi. Nel frattempo, per raggiungere Serina e Oltre il Colle, si rendono obbligatori due percorsi alternativi: Bracca – Pagliaro – Frerola oppure Costa Serina – Cornalba.”
L’Eco di Bergamo  il 10 gennaio pubblicava un’intervista con il Sindaco di Serina, Giovanni Fattori, che sulla possibile riapertura della strada statale affermava: «Entro giugno o comunque all’inizio della stagione estiva». Non ha un’indicazione precisa Giovanni Fattori, sindaco di Serina, sulla data di riapertura della strada provinciale 27 della Valle Serina, chiusa dopo la caduta di una frana. Per il primo cittadino si tratta di pazientare ancora per i mesi primaverili, poi sulla strada principale che collega i comuni della Valle Serina, si potrà transitare regolarmente.
«È la priorità della Regione Lombardia, dell’amministrazione provinciale e di tutti gli amministratori locali – sottolinea Fattori –. Sono conscio che azzardare già ora la data di riapertura della provinciale 27 è imprudente, ma non c’è minuto da perdere. Ci siamo prefissati la riapertura della strada per l’inizio della stagione estiva tassativamente. Per il nostro territorio un ritardo nel ripristino della viabilità sarebbe distruttivo. Già nel corso delle festività natalizie abbiamo subito dei contraccolpi non indifferenti. Ne risentono in maniera pesante aziende e turismo».
Per Giovanni Fattori si tratta dunque di una questione di assoluta priorità, con lui ci sono tutti gli amministratori della Valle. Dalla Regione Lombardia, alza la voce sulla questione anche il consigliere regionale Lara Magoni (Lista Maroni). Così scriveva il Corriere della Sera il 12 aprile 2014:
“Sulla situazione della valle si esprimeva anche il Presidente della Regione Lombardia, Maroni, che assicurava un intervento della Giunta al fine di reperire i fondi necessari al ripristino viabilistico. Per ora sono solo promesse. Comunque, di un certo peso, se è vero che per liberare la Val Serina dalla frana che la taglia a metà da dicembre, ieri, s’è mosso il presidente della Regione Roberto Maroni. Settimana prossima, probabilmente giovedì, la giunta lombarda dovrebbe sbloccare - se non tutti, quasi - i 2 milioni di euro che, secondo la Provincia, servono per mettere in sicurezza il versante traballante.”
E ancora:
“Il tempismo non è causale, perché stamattina gli amministratori hanno affrontato i cittadini al cinema di Serina, (ieri 12 c.m. per chi ci legge) in un incontro pubblico chiesto dal neonato comitato residenti e organizzato dal sindaco leghista Giovanni Fattori. Sul palco, la Terzi, al fianco dell’assessore provinciale alla Mobilità Giuliano Capetti e al consigliere regionale Lara Magoni. Presenti anche tutti i sindaci interessati e sala super affollata. L’assessore all’Ambiente ha ribadito l’interessamento del presidente Maroni.
Critico il sindaco di Aviatico Michele Villarboito: «Dopo oltre quattro mesi non si è mosso nulla – dice Perché per la frana in Valle Imagna, giustamente, si sono trovati subito i 240 mila euro necessari e, invece, per lo studio geologico sulla frana di Serina è stato necessario chiedere 30 mila euro al Bim?». 
«Ci vantiamo di essere una provincia all’avanguardia - aggiunge il consigliere provinciale Vittorio Milesi - ma se non si è in grado di risolvere un’emergenza di due milioni di euro è meglio fare altro». ....
La frana risale alla sera del 2 dicembre 2013 e pesa soprattutto per chi sta a monte, cioè chi abita a Serina, Cornalba e Oltre il Colle. Le vie di fuga non mancano: si passa per Costa Serina o per Bracca. Ma la strada per Bergamo è più lunga di un quarto d’ora. Una tortura quotidiana per studenti e pendolari. Un macigno per le aziende del territorio. E un peso sullo stomaco per chi vive di turismo e già trema all’idea di quest’estate. Perché, ammesso che i soldi arrivino davvero, di aprire in tempo per la stagione non se ne parla. E, se va bene, sarà per Expo 2015, che a Bergamo è il volto di Palma il Vecchio, guarda un po’, artista serinese. «Per riaprire - ha spiegato Capetti - ci vorranno almeno 7 o 8 mesi, se tutto va bene».
Ma siamo in campagna elettorale e le promesse, con le dovute cautele, sono di pragmatica.
Il 14 aprile la Giunta della Provincia di Bergamo stanziava 300 mila euro per la frana di Serina. L’importo sarebbe dovuto essere utilizzato per un’indagine geologica della parete instabile che sovrasta il fronte della frana. L’incarico al geologo sarebbe stato affidato all’Amministrazione Comunale di Serina.
Nel frattempo gli unici lavori eseguiti sono stati quelli concernenti lo spostamento dei massi caduti sul ponte e sulla carreggiata adiacente.
L’incarico per l’indagine geologica, nel frattempo, subiva ritardi a causa dei problemi riguardanti i ritardi dell’approvazione del bilancio dell’Amministrazione Comunale di Serina. Allo stato dell’arte non si hanno notizie su tale assegnazione.
A nulla sono valsi gli interessamenti pressanti dei Parroci, le rimostranze della popolazione e delle Aziende che operano nella Valle e dei pendolari che quotidianamente devono sobbarcarsi disagi notevoli per scendere e risalire dalla Valle Brembana.
Il giorno 25 giugno nel piazzale del mercato di Serina si è svolta una Manifestazione, in concomitanza con la raccolta di firme, per sollecitare la soluzione del problema che rischia di protrarsi ben oltre i tempi previsti e promessi.
La manifestazione è stata organizzata dal “Comitato frana S.P. 27” che da tempo raccoglie le lagnanze degli abitanti della Valserina.
La petizione, accompagnata da centinaia di sottoscrizioni, è stata presentata all’Amministrazione Comunale di Serina che si è addossato l’impegno a essere “capofila”  nella gestione dei lavori da eseguire.
Bergamonews, il 2 luglio u.s. ha così scritto a proposito dei risultati della Manifestazione:
“Il Comitato Frana costituito dopo lo smottamento sulla Provinciale 27 ha raccolto 1.883 firme e in una lettera inviata al sindaco Giovanni Fattori chiede: "Chiarezza sui tempi e le modalità di ripristino della viabilità sulla Strada Provinciale 27 della Valle Serina". Una protesta dura. "Sono trascorsi quasi sette mesi dall’evento franoso del dicembre dello scorso anno; più di due mesi dall’assemblea pubblica del 12 aprile scorso, dove fu dichiarato il probabile inizio lavori per questo mese di giugno; più di un mese fa, Le è stata recapitata una richiesta d’informazioni precise al riguardo; dalla sua comunicazione ai cittadini di Serina del 16 giugno, si è appreso che il 24 maggio scorso la Regione Lombardia ha avviato l’erogazione dei fondi stanziati nel mese di aprile e che si sono resi disponibili a seguito dell’avvenuta approvazione del bilancio comunale; abbiamo saputo che s’intende procedere all’affidamento dei lavori per la pulitura del versante e contestualmente s’intende procedere con l’incarico di progettazione definitiva delle opere - si legge nella lettera inviata al sindaco Fattori - Ha un’idea precisa di quanto tempo occorrerà per avere a disposizione il progetto definitivo e quindi poter dare corso alle procedure di appalto? Considerata la situazione, non crede che con un minimo di coordinamento nelle tempistiche dei lavori, si possa evitare un’altra “tegola” sulla viabilità e sul turismo di Valle Serina?".
IL SINDACO FATTORI RISPONDE
Se da una parte il comitato chiede, dall'altra il sindaco Fattori non si ritrae e risponde. "Si tratta di un intervento delicato su un versante molto pericoloso - esordisce il primo cittadino -. Si tratta di mettere in sicurezza alcuni dei punti ancora molto pericolanti, altri da ridurre ai minimi termini mentre altri ancora necessitano di fessurazioni. Sarà un lavoro molto lungo e complesso, da mesi stiamo lavorando con diversi tavoli che vedono tra i soggetti impegnati la Provincia, la Regione, lo Ster e i Comuni della Val Serina. Abbiamo già firmato il protocollo d'intesa per avviare l'iter e utilizzare il 10% dei fondi stanziati. Nel frattempo il Comune ha dovuto modificare e approvare il piano delle opere pubbliche e, in sede di consiglio comunale, approvare anche la variazione di Bilancio che è stata votata solamente dalla maggioranza".
Il sindaco precisa che nella frana sono stati individuati "ben 34 punti di criticità, che partono dal più piccolo di un metro cubo di grandezza fino ai seimila metri cubi da mettere in sicurezza, dati che se raffrontati ai 1.800 metri cubi dalla frana rendono l'idea del complesso e difficile lavoro che ci aspetta sotto la supervisione di un geologo che seguirà tutte le fasi". Sui tempi di realizzazione dell'intervento, Fattori afferma che per "i primi lavori di tipo boschivo s’inizierà entro la prima metà di luglio. Per quanto riguarda invece i lavori entro la fine dell'estate proprio per ridurre i tempi avvieremo un bando a invito, quindi sottoporremo il nostro progetto a una dozzina circa d’imprese che dovranno sottoporre la loro offerta. Se non ci saranno sorprese, dopo l'estate affideremo i lavori. Nel contempo la Provincia provvedere alla costruzione del ponte e al rifacimento del sedime stradale".
Nel frattempo i residenti e operatori economici della Valle aspettano, sempre con minor pazienza e con crescente disagio e arrabbiature.
Ignavia burocratica o inerzia politica ?
Gallucus


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