Il Sindaco di Oltre il Colle.
Chiediamo di usare le nostre
imprese e garantire la viabilità
Fotografie tratta da vallebrembanaweb
A Oltre il Colle, ora ci credono (o sperano) un po’ di più:
quei 250 chilometri di cunicoli sotto terra che per alcuni decenni hanno
rappresentato la principale fonte di sostentamento del paese, saranno riaperti.
Finalmente hanno visto gli australiani tanto citati finora,
Robinson in testa. Sono arrivati gli ingegneri minerari, il finanziatore, ci
sono stati e ci saranno nei prossimi giorni i sopralluoghi. E le autorizzazioni
non mancano.
“Lavori, tempi
stretti”
“I tempi secondo loro – dice il Sindaco di Oltre il Colle,
Valerio Carrara che li ha incontrati ieri mattina in municipio – saranno stretti.
A breve partiranno con la messa in sicurezza delle gallerie. Inizieranno dall
val Vedra di Zorzone, nella zona di Cà Pasì, quindi in territorio di Oltre il
Colle. Qui, infatti, l’australiana Energia Minerals ha già una concessione di
coltivazione, acquistata dalla precedente società, la Berghem Maine.
Concessione ancora in essere.
“Il via con 3,5
milioni di euro”
“L’impressione avuta dopo l’incontro è stata ottima –
continua il Sindaco -. Stanno portando avanti l’operazione con grande serietà.
Con loro c’era anche il primo finanziatore del progetto, australiano, colui che
metterà 3,5 milioni di euro per la messa in sicurezza delle gallerie.
Dopo le dieci concessioni di ricerca e quella già in essere
per l’estrazione, manca solo l’ok dal Comune”.
Ieri il sindaco Valerio Carrara ha fatto presente le
richieste del Comune: “L’invito è che utilizzino Imprese e operai del posto –
spiega il Sindaco – e che la non creino problemi alla viabilità. Purtroppo
abbiamo una rete stradale non idonea a sopportare decine di camion che portano
roccia. Mi è stato però assicurato che la prima selezione dello zinco sarà
fatta in galleria. Così come gli scarti dovrebbero essere lasciati nelle
gallerie già esistenti ma non più utilizzabili. Infine abbiamo chiesto che una
galleria venga lasciata e attrezzata a scopo turistico. Con queste garanzie l’operazione
per noi è formidabile e non potremmo che appoggiarla.”
Fotografie tratta da vallebrembanaweb
Proprio il Siondaco Carrara, nel 2003, insieme ai colleghi
di Gorno, Gianpietro Calegari, e di Oneta, Alngelo Dallagrassa, diede vita
al “Consorzio minerario val del Riso –
val Parina”, per una valorizzazione turistica delle miniere.
Una galleria per il
turismo
“In questi anni si è riusciti a re3cuperare per le visite
turistiche alcuni tratti di galleria a Gorno e Oneta – spiega il vicepresidente
del Consorzio, Pierangelo Manenti, . Purtroppo manca proprio un percorso a
Oltre il Colle. Si iniziò da Cà Pasì, poi si incontrarono delle frane sul
percorso, i fondi finirono e il progetto rimnase sulla carta”.
“Le intenzioni sono buone – prosegue Manenti, figlio di un
minatore -. Quindi non resta che attendere. Ora anche il paese ci crede. La
riapertura delle miniere porterebbe lavoro e turismo. E’ l’impatto ambientale,
come assicurato, - prosegue Manenti – sarebbe minimo, visto che tanto del
lavoro sarebbe svolto proprio sotto terra. E le condizioni di lavoro
decisamente migliorate rispetto a tanti anni fa”.
Giovanni Galimberti
L’Eco di Bergamo – 26 agosto 2014
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Riapertura delle Miniere della val Parina
Miniere, estrazione per il 2016
«Ci sarà occasione di lavoro»
Dopo tanti annunci eccoli arrivare in carne e ossa. Lunedì 25 agosto a
Oltre il Colle e in Valle del Riso hanno fatto un sopralluogo gli australiani
(una delegazione composta da sette persone) intenzionati a riaprire le miniere,
il tutto dopo aver presentato pochi giorni fa il piano di investimenti che
entro due anni potrebbe dare il via all’attività estrattiva.
Cinquanta milioni di euro è quanto si vuole mettere in
gioco nell’operazione: secondo la proposta di investimento si scommette sulla
crescita del prezzo dello zinco, che dovrebbe aumentare nei prossimi tre anni.
Sempre da quello che si legge sulla relazione, nell’agosto 2016, tra due anni esatti,
potrebbe ripartire l’attività estrattiva.
A Riso di Gorno, fuori dalla miniera Monica,
incontriamo l’amministratore delegato di Energia Minerals Limited, «the big
boss» per dirla in inglese, Kim Robinson con tanto di elmetto e stivali dopo il
sopralluogo in galleria. «Stiamo valutando - spiega Robinson visibilmente
soddisfatto - la possibilità di effettuare i primi lavori per la messa in
sicurezza e i sondaggi. Era per noi necessario vedere con i nostri occhi per
accertarci, prima di dare il via alla coltivazione, della validità delle
risorse presenti, essendoci una prospettiva di spesa che avrà in un primo
momento un importo di quattro milioni di euro. Le potenzialità ci sono e questo
darà occasioni di lavoro ai residenti. Pensiamo di poter sfruttare anche alcune
strutture già presenti in loco»
L’Eco di Bergamo - 26 agosto 2014
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