mercoledì 31 agosto 2011

Occhio al deragliamento


 
L’attuale fase politica con “manovre” che s’inseguono, nascono, durano lo spazio di poche ore e poi… spariscono, sostituite da altre sempre più improbabili e sempre meno condivise.

Pare di assistere a uno spettacolo da “scalo merci” che appronta un convoglio militare da inviare al “fronte”.

Si deve decidere quali vagoni agganciare al locomotore, ognuno con materiale diverso, con tanti capi stazione e agganciatori che discutono, ciascuno con idee diverse, come comporre il convoglio.
Armi leggere, munizioni, artiglieria pesante, blindati, generi di prima necessità?

Il “fronte” attende, nello scalo merci si discute.

Il nemico (la speculazione e l’inflazione) avanza, i difensori ( lavoratori, pensionati, sindaci, ecc.) attendono con ansia le risorse necessarie per fronteggiare il pericolo, ma allo “scalo merci” si discute.

Così il convoglio in allestimento continua ad andare avanti e indietro agganciando o sganciando, di volta in volta, vagoni sempre più mezzo vuoti , inutili se non addirittura inutilizzabili.

Ricorderete, almeno i meno giovani, quando in Russia alle nostre truppe arrivarono divise da deserto, mentre in Libia abbondarono calzini di lana, guanti felpati e liquido antigelo !
Il vagone dei “piccoli comuni” è mezzo vuoto, quello del “contributo di solidarietà” è stato addirittura staccato, quello dei pensionati, come il solito è stato riempito da norme penalizzanti per i pochi che ormai “difendono con strenuo valore” il fronte degli aggressori.

Non si capisce su quale binario deve incamminare il “convoglio”; tra mini avanzate e repentini dietro front la situazione diventa ogni minuto più caotica e ingovernabile. Ciascuno dichiara che la predisposizione del convoglio è “stabilità”, che la linea di marcia è concordata ma… il convoglio non si muove.

Nella “sala manovre”, gli ordini e contrordini si susseguono, la posizione degli “scambi” viene modificata continuamente creando confusione e incomprensioni

Intanto sul “fronte” giorno dopo giorno si perdono posizioni, le vittime aumentano e il morale scende a livelli di “disfatta”.

Nello “scalo merci” la diatriba prosegue con il rischio che il continuo – avanti e indietro – causi un deragliamento con le previste conseguenze.
Al prossimo “capo stazione” il compito di avere idee chiare sulla composizione del “convoglio” e sulla “linea” sulla quale avviarsi. Un semplice interrogativo: “arriverà in tempo ad evitare la disfatta?”
Auguri.


Gallicus

domenica 28 agosto 2011

Aggregazione dei Servizi per i Comuni prevista dalla LEGGE 15 luglio 2011, n. 111.

Anche la Valle Serina chiamata a fare i conti con le aggregazioni comunali



Entro il 31 dicembre 2011 sono ad applicare almeno due delle funzioni fondamentali loro spettanti, da essi individuate tra quelle di cui all'articolo 21, comma 3, della legge 5 maggio 2009, n. 42:
a) funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, nella misura
complessiva del 70 per cento delle spese come certificate dall’ultimo conto del bilancio
disponibile alla data di entrata in vigore della presente legge;

b) funzioni di polizia locale;

c) funzioni di istruzione pubblica, ivi compresi i servizi per gli asili nido e quelli di assistenza scolastica e refezione, nonché l’edilizia scolastica;

d) funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti;

e) funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, fatta eccezione per
il servizio di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia nonché per il
servizio idrico integrato;

f) funzioni del settore sociale.

A queste disposizioni devono, pertanto, attenersi anche i Comuni della Valserina:
Bracca  abit. 767 - Algua  abit.726 -  Costa Serina  abit.980 - Cornalba abit.310  - Serina  abit.2187 – Oltre il Colle  abit.1062.
A seguire, entro il 31 dicembre 2012 con riguardo ad almeno quattro funzioni fondamentali loro spettanti, entro il 31 dicembre 2013 con riguardo a tutte le sei funzioni fondamentali loro spettanti ai sensi .

Quali sarà  il primo “lotto” di funzioni applicato dovrà essere determinato in una riunione congiunta delle Amministrazioni Comunali interessate. 

Mentre nelle altre vallate bergamasche i Comuni si interrogano e avviano contatti, nella Valserina ufficialmente tutto tace.
In valle Seriana, per fare i conti con le difficoltà economiche e per beneficiare dei bandi che favoriscono le aggregazioni, diverse municipalità si sono già messe in cammino, in sordina e seguendo la parola d'ordine «risparmiare». Ma c'è ancora tanto lavoro da fare. Identica situazione in valle Brembana dove non si nascondono le perplessità relative all’effettiva data di entrata in funzione della legge e i tempi ristretti per trovare soluzioni ottimali.

Senza dubbio le prime “funzioni” che si cercheranno di aggregare saranno scelte tra quelle relative al settore amministrativo e di controllo, all’istruzione pubblica e al settore assistenziale, ma contemporaneamente si dovranno gettare le basi per la scadenza del dicembre 2012.
Le elezioni amministrative previste per l prossima primavera che coinvolgono il Comune di Oltre il Colle, non facilitano certamente progetti a lunga scadenza!

Gallicus

I Comuni discutono. Il modello dei Servizi sociali. Entro fine anno vanno associate per legge due funzioni



L'ultima manovra del governo si interessa dei piccoli Comuni con meno di mille abitanti, mettendo in discussione la loro esistenza, ma la Finanziaria non cancella la legge del 15 luglio scorso che prevede l'obbligatorietà dell'aggregazione di funzioni tra i piccoli centri.

L'ultima manovra del governo si interessa dei piccoli Comuni con meno di mille abitanti, mettendo in discussione la loro esistenza, ma la Finanziaria non cancella la legge del 15 luglio scorso che prevede l'obbligatorietà dell'aggregazione di funzioni tra i piccoli centri. I paesi con meno di 5.000 residenti, entro il 31 dicembre, dovranno esercitare almeno due delle sei funzioni fondamentali indicate dal testo normativo in forma associata, quattro entro la fine del 2012, sei nel 2013.

In Valle Seriana attualmente i Comuni gestiscono tutti già una funzione in forma associata: sono i Servizi sociali, gestiti tramite la Comunità montana. Entro la fine dell'anno, per i piccoli Comuni che non superano i 5.000 abitanti, se questa aggregazione fosse considerata già una gestione di una funzione in forma associata, sarà necessario dunque accorpare almeno ancora una delle sei funzioni indicate dalla legge.
Il legislatore ha suddiviso queste funzioni in sei tipologie: di amministrazione, di gestione e di controllo; funzioni di polizia locale; di istruzione pubblica, edilizia scolastica, asilo nido, assistenza scolastica e refezione; funzioni nel campo della viabilità e trasporti; quelle riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente, fatta eccezione per il servizio di edilizia residenziale pubblica, locale e piani di edilizia, nonché del sistema idrico integrato; funzioni del settore sociale. Volenti o nolenti, i Comuni devono quindi attivarsi per mettere insieme le forze.
L'Unione dei Comuni della Presolana (che unisce i Comuni di Rovetta, Castione della Presolana, Cerete, Fino del Monte, Songavazzo e Onore) già da una dozzina di anni eroga al cittadino servizi accentrati: dovrebbe quindi avere meno problemi con la prima scadenza di fine anno, anche se sarà fondamentale che Castione riporti il servizio di polizia locale all'interno dell'Unione dopo alcuni anni di gestione autonoma. L'entrata consentirà l'erogazione in forma associata anche di questa funzione.
Si discute in tutta la valleIl resto del territorio della Valle Seriana, nonostante negli ultimi due anni abbia tentato di attivarsi nella costituzione di altre Unioni dei Comuni, sta ancora discutendo sul da farsi. Per fare i conti con le difficoltà economiche e per beneficiare dei bandi che favoriscono le aggregazioni, diverse municipalità si sono già messe in cammino, in sordina e seguendo la parola d'ordine «risparmiare». Ma c'è ancora tanto lavoro da fare.
Per i Comuni di Piario, Valbondione, Gandellino, Valgoglio, Ardesio, Gromo, Villa d'Ogna e Oltressenda Alta, oltre al sociale demandato alla Comunità montana, i servizi gestiti in forma associata sono pochi. Tuttavia occorre entro l'anno accorpare almeno un'altra funzione. Un primo incontro ufficiale per discutere il tutto si terrà il prossimo 19 settembre a Gromo. C'è chi chiede di aggregare la funzione di polizia locale, chi l'ufficio tecnico, ma c'è anche chi chiede di fare direttamente un'Unione dei Comuni. Tra i principali promotori di questa soluzione c'è Angelo Bosatelli, sindaco di Villa d'Ogna: «I tempi sono ristretti – spiega – impostare l'Unione è un attimo, l'importante è che tutti ci credano».

Anche Gazzaniga, Cene, Vertova, Colzate e Fiorano al Serio da alcuni anni parlano addirittura di poter arrivare a una vera e propria Unione dei Comuni, rispolverando il nome di una vecchia circoscrizione medievale «Honio». A tal fine si sono tenuti già alcuni incontri. Tuttavia l'unione non è ancora partita e per ora i servizi gestiti in forma associata sono pochi, anche se tra questi potrebbe presto esserci un sistema di videosorveglianza gestito da tutti e cinque i Comuni insieme. Va ricordata anche l'esistenza del distretto del commercio sul territorio dei cinque Comuni in questione.
Tentativi di associazioneMa qualche cosa si muove anche su bacini più ridimensionati. I paesi di Fiorano al Serio, Colzate e Vertova, per esempio, gestiscono nello stesso modo la raccolta dei rifiuti e hanno una sola piattaforma ecologica per tutti. Sempre gli stessi tre Comuni si stanno attivando per un progetto di segnaletica dei sentieri.
Negli ultimi anni, Casnigo, Cazzano Sant'Andrea, Gandino, Leffe e Peia si sono attivati, con incontri periodici, per tentare di avviare gestioni di servizi in forma associata, ma sono stati mossi solo piccoli passi. Anche i Comuni della zona devono dunque presto mobilitarsi per trovare quale funzione accorpare. Gandino, Cazzano e Leffe gestiscono in comune la piattaforma ecologica; inoltre è nata una società sportiva di ciclisti della Valgandino che raggruppa tutte le società del territorio. Riguardo al piano dei servizi del Pgt alcuni problemi non ne hanno permesso la stesura a più mani.
Risalendo la valle, gli amministratori di Gorno, Oneta, Parre, Premolo e Ponte Nossa hanno speso energie per centralizzare alcuni servizi, ma si è riusciti a far poco. Ponte Nossa e Premolo hanno anche attivato un unico ufficio paghe e contributi e anche altri servizi della segreteria vengono gestiti in forma centralizzata. Si è cercato di mettere in comune anche le risorse degli uffici tecnici, ma il tentativo non è andato in porto. È stato tuttavia attivato un progetto sovralocale per le attività delle biblioteche: il cosiddetto «3PGO» (sigla che richiama con le tre «P»: Premolo, Parre, Ponte Nossa; con la «G», Gorno e con la «O» Oneta).

Andrea Filisetti - L'Eco di Bergamo - Domenica 28 Agosto 2011 PROVINCIA, pagina 24

sabato 27 agosto 2011

Un simpatico agosto


«Quando il fuoco brucerà le capitali d’Occidente, i templi del denaro crolleranno e la Grande Mela verrà sommersa dall’acqua... allora sarà la fine, cioè l’inizio». Quante volte abbiamo letto queste profezie, attribuite di volta in volta ai Maya, a Nostradamus o ai guru della New Age. Ma noi non siamo come gli aruspici che leggevano il futuro nelle budella delle vittime sacrificate. Noi ai segnali non ci crediamo, vero?

Certo, all’inizio di agosto una rivolta di teenager ha dato Londra alle fiamme. Poi però i poliziotti le hanno spente a suon di randellate e ogni cosa ha ripreso il suo corso: è cominciato persino il campionato di calcio (almeno lì). Certo, nelle ultime settimane le Borse hanno prosciugato i nostri borselli, ma un esercito di ascelle sudate che si eccitano a smerciare azioni davanti ai computer non può ergersi a strumento del destino.

Certo, nei giorni scorsi a Washington un terremoto ha scheggiato l’obelisco voluto dai fondatori massoni dell’America. Ma vorrete dar credito a Dan Brown? Certo, domani un uragano rischia di allagare il Sud di Manhattan e di fare la doccia alla Statua della Libertà, mentre l’Obama di agosto sembra il Papa Nero e ogni volta che va in tv è per dare una cattiva notizia: da «Yes we can» a «Si salvi chi può».

Come se non bastasse, il prossimo anno è il 2012, a un mio amico hanno rigato la macchina e anche ieri Cicchitto è apparso al telegiornale. Eppure io non ho paura. Avanzate pure, forze delle tenebre. Il nostro sorriso pieno di luce vi sconfiggerà. 

Massimo Gramellini - La Stampa

venerdì 26 agosto 2011

Il gran caldo ha le ore contate



Tra venerdì sera e sabato mattina un fronte temporalesco dalla Francia interesserà anche il Nord Italia. Non si escludono grandine e colpi di vento sulle Orobie.

Ancora qualche ora di pazienza ma il gran caldo ha ormai le ore contate. A dirlo è il meteorologo Francesco Nucera di 3bmeteo.com. L'anticiclone africano, che ha sottoposto gran parte della Penisola a temperature bollenti nel corso dell'ultima settimana, tende a sgonfiarsi come un palloncino. A partire dal week-end le temperature inizieranno una lenta discesa. Tra sabato e domenica il calo delle temperature, anche di 5/7 gradi riguarderà dapprima il Nord ed in parte anche il Centro. Sulle Alpi la diminuzione sarà ancor più evidente e sino a 10 gradi.
Tra venerdì sera e sabato mattina un fronte temporalesco dalla Francia interesserà anche il Nord Italia. Saranno soprattutto Alpi e Prealpi le zone maggiormente coinvolte da temporali anche molto intensi, dicono da 3bmeteo, in marcia da da Ovest verso Est con interessamento anche delle pianure lombardo-piemontesi.
Non si escludono grandine e colpi di vento su Ossola, Biellese, Novarese, Varesotto, Valtellina, Orobie, Comasco, Lecchese e Brianza. Qualche acquazzone anche su alta Toscana, Liguria e nord della Sardegna; prevarrà il bel tempo altrove.

Sabato, su foggiano, barese, materano, cosentino, casertano, frusinate e pontino ancora temperature elevate con punte di 35/38 gradi. Ma complice i venti di Garbino, picchi di 35/37gradi potranno verificarsi su Romagna e Marche. Già fresco al Nord Ovest con massime sotto i 30 gradi.

Domenica situazione migliore ovunque con punte di 34/35 solamente su interne di Lucania, Sicilia e Puglia.
Da lunedì caldo più sopportabile su buona parte dello Stivale grazie alle tese correnti di Bora e Maestrale. Valori mediamente compresi tra 28 e 32 gradi.
Ma la vera rottura dell'estate ancora non si intravede. Secondo gli esperti di 3bmeteo, infatti, l'anticiclone estivo potrebbe ancora condizionare il tempo sulle nostre regioni favorendo maggiori fasi soleggiate e tipicamente estive, specie nella prima parte. Non si esclude che qualche ondata di calore, sebbene di breve durata, possa interessare sopratutto il Centrosud. Tempo più instabile su Alpi, Prealpi e periodicamente anche in Valpadana.

Bergamonews - venerdì 26 agosto 2011

giovedì 25 agosto 2011

«Cari villeggianti venite a risiedere a Corna Imagna»

Proprio come succede ad Oltre il Colle


Manovra taglia-comuni, il sindaco scrive agli oriundi
«Con 28 abitanti in più arriviamo a mille e ci salviamo»

Servono 28 abitanti in più entro il 2013, anno del rinnovo amministrativo. O forse già entro la data del censimento, perché poi il decreto non è ancora chiaro e soprattutto non è ancora legge.
Corna Imagna, 972 residenti, è tra i 57 Comuni bergamaschi su cui pende la mannaia della manovra taglia costi del
governo. Il paese sarebbe destinato all'accorpamento essendo sotto la soglia dei mille abitanti. Sotto, però, solo di 28 unità.

Lettera alla popolazioneCosì il sindaco Antonio Carminati non ci ha pensato due volte e ha scritto alla propria cittadinanza: «Facciamo in modo che i villeggianti o gli emigranti proprietari di seconde case prendano la residenza da noi. Una trentina di persone non sono poi tante. Possiamo arrivare a mille residenti entro le prossime elezioni ed evitare l'accorpamento previsto da un decreto assolutamente ingiusto e antidemocratico».
Riassunto in poche righe è questo il contenuto della lunga lettera-avviso che Carminati, factotum del Centro studi Valle Imagna e storico della valle, ha fatto affiggere nelle bacheche del suo Comune e distribuito nei locali pubblici.
«Conto di farcela – dice Carminati –. L'obiettivo si può raggiungere. Certo è che la popolazione deve mobilitarsi e, per questo, in autunno convocherò un'assemblea. Stando alla normativa, dovremmo avere a disposizione due anni, ovvero il tempo che ci separa dalle prossime elezioni amministrative nel 2013. Ma non è ancora chiaro. Dipenderà anche dall'interpretazione che ne darà il legislatore e soprattutto dalla Regione che dovrà poi applicarla. Per cercare di stringere i tempi, quindi, e di arrivare a quota mille entro il censimento (9 ottobre 2011, ndr) ho subito lanciato l'appello».
Il modo più semplice, probabilmente, per restare fuori dal taglio previsto dal governo e salvare il Comune. Che, peraltro, negli ultimi anni ha assistito a un trend demografico importante, considerando che si tratta di un paese di montagna.

Corna Imagna contava 572 abitanti nel 1971. Oggi siamo quasi a mille. E in tale incremento parte considerevole hanno avuto anche tante famiglie di extracomunitari.

«Unione? No, una fusione»
Ma Carminati, nella lettera ai propri cittadini, si scaglia in maniera forte contro la decisione del governo. «Questa sarà una fusione dei Comuni mascherata da unione – dice –. Perché, oltre a sciogliere i Consigli comunali, i sindaci dell'Unione saranno svuotati delle attuali competenze. Rimarranno solo degli ufficiali di governo per l'anagrafe e il potere sarà tutto del presidente dell'Unione».
«I Comuni sotto i mille abitanti sono ritenuti dal governo fonti di spreco di risorse e luoghi dove vengono distribuite solo
poltrone – spiega Carminati –. I consiglieri del nostro Comune non occupano nessuna poltrona, ma sono tutti lavoratori generosi e onesti, grazie ai quali è possibile, pur tra mille difficoltà, sostenere i servizi essenziali anche in montagna.
Loro garantiscono la democrazia del nostro sistema politico. Questo concetto deve essere ben chiaro.

Le poltrone ci sono, eccome se si sono, ma non sono quelle dei piccoli Comuni. Il governo ci sta usando per far credere alla gente di fare qualcosa per ridurre i costi della politica. Non possiamo accettare questa semplificazione, che tenta di scaricare sugli enti locali più deboli responsabilità presenti ad altri livelli, dimenticando di proposito che quella dei piccoli Comuni è l'Italia migliore, quella che lavora, che presidia il territorio, che concepisce ancora la politica come servizio, che non scarica le responsabilità sugli altri, che chiude i bilanci in pareggio. È l'Italia del volontariato, che vive una relazione quasi di tipo epidermico con il proprio territorio, inteso non come terra di conquista della politica, bensì quale ambiente sociale da tutelare, progredire, sviluppare».

«Siamo consapevoli che occorre associare i servizi per arrivare in futuro a un nuovo governo vallare, ma l'obbligo dell'accorpamento solo in vista di ottenere un fittizio risparmio ci umilia e non può essere assolutamente accettato.

Questo governo sta cercando di imporre una linea politica cara al Ventennio quando vennero aboliti i Consigli comunali, istituiti i podestà e accorpati i Comuni».

«No ai diktat dall'alto»
«Nei nostri Comuni non servono più podestà ma serve più democrazia, servono più Consigli comunali, più commissioni, più gruppi di lavoro in grado di costruire processi partecipati per la costruzione di programmi di sviluppo. Rifiutiamo i diktat calati dall'alto, perché questi servono solo alla classe politica nazionale e regionale e non alla popolazione».

Giovanni Ghisalberti - Giovedì 25 Agosto 2011 PROVINCIA, pagina 28

venerdì 19 agosto 2011

I “misteri” della Conca



Pochi giorni orsono sul quotidiano L’Eco di Bergamo compariva la notizia che il “problema” relativo alla gestione della pista di sci di fondo dell’Alben era “risolto”.


La “notizia” doveva essere la conclusione della vicenda relativa alla rinuncia, da parte dell’Associazione “Fancy Mountain”, di continuare nella gestione viste le difficoltà di accordi con l’Amministrazione Comunale di Oltre il Colle e la ricerca di un gestore alternativo al fine di non compromettere la prossima stagione invernale.

Sempre il quotidiano bergamasco annunciava che lo Sci Club Valserina sarebbe subentrato alla Fancy Mountain e che, pertanto. la questione era risolta positivamente.

Notizia prematura ed infondata!

La Convenzione non è stata sottoscritta dai contraenti. Motivo il sospetto, sollevato dai funzionari comunali, di “conflitto d’interesse”, poiché il Presidente dello Sci Club Valserina, Paolo Maurizio, è Consigliere e capogruppo di minoranza nel Comune di Oltre il Colle.

In buona sostanza, la questione è al vaglio dei legali delle rispettive parti, nel frattempo, nel caso l’obiezione fosse ritenuta fondata, si dovrebbe ricercare un altro gestore e, visti i tempi che corrono, con notevole ritardo e altrettante difficoltà.

Che “il re della savana” ci abbia messo lo zampone ancora una volta ?

Gallicus

lunedì 15 agosto 2011

Ferragosto nella Conca


Anche se alcune giornate di bel tempo hanno preceduto questo ferragosto. le difficoltà economiche delle famiglie si sono sentite anche nella Conca di Oltre il Colle. Tuttavia, anche se limitate a pochi giorni, si sono riaperte la maggior parte delle seconde case, si sono viste code nei negozi (specialmente quelli di alimentari), le vie e le piazzette si sono affollate di turisti e villeggianti che hanno potuto godere del caldo sole e della frizzantina aria dei mille metri.


Purtroppo, proprio nella giornata del 15, la prevista “veloce” perturbazione ha rovinato a suon di tuoni le tradizionali scampagnate all’aperto. Ancora una volta la “Maledizione della Sfinge” ha colpito la Conca.

Nei giorni scorsi la notevole presenza di escursionisti sull’Arera era evidentissima anche da Oltre il Colle guardando il luccichio del sole sui parabrezza delle auto parcheggiate sul piazzale di quota 1600 e i gruppi di famiglie “accampate” per consueto e tradizionale picnic sui prati di Pian della Palla e sul Colle di Zambla.



Quest’ultimo prato ha tuttavia “regalato” una spiacevole sorpresa: la sparizione dei pochi tavoli, con relative panchine, e i pochi giochi per bambini, esistenti da anni. Di tale “regalo” dobbiamo ringraziare la “Sfinge” che non è riuscita a trovare nelle pieghe del suo bilancio qualche centinaio (dico centinaio) di euro per mantenere in stato decente le poche strutture esistenti. Come al solito ha lasciato al “re della savana” il compito di giustificare tale atteggiamento con risibili argomentazioni subito confutate dalla Proprietà del prato.

Il malcontento di molte famiglie, specialmente composte da nonni e nipotini, che si era già espresso nei giorni scorsi è aumentato notevolmente con l’arrivo dei “ferragostani” ignari dell’accaduto.

Fortunatamente l’Amministrazione Locale non ha potuto metter mano anche sulle bellezze naturali e ambientali, anche se ha rigettato un progetto, presentato da Fancy Mountain l’Associazione che gestiva la pista di sci di fondo dell’Aben, consistente nella costruzione di una casetta di stile canadese completamente in tronchi di legno; nel contempo approva la costruzione di un edificio proprio sui prati del Colle accanto alle piste di sci.



Altra perla di questa “intraprendente” Amministrazione è stata la perdita dei finanziamenti a tasso zero e a fondo perduto per la ristrutturazione della Casera a quota 1600, ottimo posto di “accoglienza” per i visitatori del Sentiero dei Fiori e per quelli interessati alla Cattedrale Vegetale. Tale perdita è dovuta alla mancata presentazione nei tempi previsti dal bando regionale e all’incompletezza della documentazione necessaria.

Ma ai turisti “ferragostani” forse poco importa delle sorti della bellissima Conca; i maggiori interessati dovrebbero essere i residenti, i possessori delle seconde case e i commercianti che vedono sempre di più calare villeggianti, avventori e ”guadagni”.

Che abbiano trovato e recuperato, dopo oltre cinquant’anni, i soldi sparsi dall’aereo americano precipitato sul Pezzedello?

Gallicus

martedì 9 agosto 2011

Notte di stelle: una serata da sballo


Domani sera 10 agosto, notte di San Lorenzo,  al Colle di Zambla una serata “magica”. Festa con Radio Number one organizzata da Fancy Mountain e inaugurazione della nuova sede di accoglienza per gli appassionati del Parco avventura.

Tutti alle ore 20 presso il Colle di Zambla Alta. Balli, musica, ed altre attrazioni

domenica 7 agosto 2011

Pubblicità e verità


In molte occasioni ci siamo posti il dubbio se raccontare “la verità” possa arrecare danno all’immagine di un luogo o di un prodotto. Se nell’esposizione dei fatti sia meglio rilevare maggiormente i lati positivi, sorvolando su quelli negativi. Essere cronisti di un avvenimento o “partigiani” acritici di una fede o di una passione.


Nonostante questi dubbi abbiamo sempre ritenuto, per il rispetto che abbiamo nei confronti dei nostri lettori, che “la verità” non possa essere “mercanzia di scambio”.

Nel caso specifico di questo Blog, l’obiettivo che ci siamo prefissati all’atto della sua nascita è stato quello di rendere un “servizio” non solo alla nostra bellissima vallata, pubblicizzandone le bellezze naturali, le innovazioni e le attività economiche, culturali e turistiche, ma anche offrire ai residenti e ai frequentatori notizie che non sempre le “fonti ufficiali” forniscono.

Forse potremmo sembrare particolarmente accaniti nei confronti dell’attuale Pubblica Amministrazione Locale ma anche questo è parte della “verità” che intendiamo rappresentare.

Le bellezze ambientali naturali sono visibili da parte di tutti, le occasioni d’incontro e di svago sono contenute e pubblicizzate dal Pro Loco e, compatibilmente con le risorse loro fornite, sono degne di attenzione; ma l’impegno che l’Amministrazione dovrebbe dimostrare, è tangibilmente negativo e, in molti casi, addirittura controproducente.

Le nostre informazioni, pertanto, indipendentemente dagli schieramenti ideologici, cercano di essere maggiormente obiettive e “laiche”.

Ci auguriamo che come tali siano valutate dai nostri lettori, nel vero interesse della Comunità e che contribuiscano a future scelte basate sull’attendibilità e sull’esperienza di quanti vorranno contribuire all’Amministrazione Locale.

Gallicus

venerdì 5 agosto 2011

Perle ai porci

Un artista famoso, un ambiente da sogno, un’organizzazione “penosa” e la “maledizione della Sfinge”!


Il 2 agosto, presso la Cattedrale Verde, sulle pendici dell’Arera, era programmato un concerto d’arpa con il maestro Vincenzo Zitello, uno dei massimi esecutori di musica celtica, irlandese e bretone.


L’occasione era ghiotta per gli appassionati di musica in alta quota e, considerato l’artista, unica tra le manifestazioni culturali della Conca.

Purtroppo, come ormai consueto, l’organizzazione era inesistente; nessun mezzo pubblico di trasporto (navetta), nessuna panca per far sedere gli spettatori costretti, a causa del prato ancora bagnato dal temporale della sera precedente, a rimanere in piedi appoggiati ai sostegni lignei della struttura.

Il musicista, non pratico della zona, aveva portato la sua vettura con la strumentazione necessaria all’esecuzione del concerto, a lato della pozza prospiciente la Cattedrale, scendendo una stradina ripida e molto fangosa.

Poco prima dell’inizio del concerto, previsto per le ore 11 del mattino, decideva di riportare l’auto sulla strada asfaltata, ripercorrendo il percorso fatto in discesa. Inesperto, o consigliato male, tentava di risalire a retromarcia ma nel fango l’autovettura iniziava a sbandare tanto da uscire di strada appoggiandosi con il fondo sul ciglio. La posizione, pur non essendo “simpatica” era sufficientemente sicura e avrebbe necessitato, in “in seguito” di un carro attrezzi per il recupero.

Al contrario alcuni volonterosi coordinati dalla Sfinge, altrettanto inesperti e con l’assistenza di due vigili urbani tentavano inutilmente di spostare l’autovettura sulla carreggiata. Dopo aver gironzolato attorno all’auto del musicista e dopo aver svuotato il relativo baule dagli altri strumenti musicali, “ la Sfinge”, anche a seguito del brusio delle persone in attesa, decideva che forse era tempo d’iniziare il concerto (erano le 11,30). Breve “incipit” che denotava l’assoluta impreparazione in merito e inizio ufficiale.

Il tempo di ascoltare e apprezzare la bravura dell’arpista per tre (3) brani e arrivava il carro attrezzi: un fuoristrada del meccanico di Oltre il Colle. Altra sospensione e altro “brusio” degli spettatori ormai indispettiti dal “fuori programma”.

Manovre tra il fango e finalmente l’auto di Zitello era riportata sulla carreggiata ma … ancora nel fango! Non riuscendo a farla risalire autonomamente dalla china della stradina il meccanico improvvisava alcune manovre per poterla trainare. Conclusione anche il fuoristrada soccorrente finiva addirittura a lato della pozza con le ruote immerse nel fango viscido.



Ormai l’orologio segnava le 12,30, alcune persone iniziavano a sfollare, altre iniziavano ad aprire i contenitori del cibo, sollecitati dai bambini affamati che li avevano accompagnati, e si sparpagliavano nei prati vicini.

Intervento quindi di un altro fuoristrada che, a retromarcia, si accostava prima all’autovettura dello sfortunato musicista, riuscendo a trascinarla sulla strada asfaltata dell’Arera e successivamente riusciva a togliere dalla “palude” anche l’auto del meccanico soccorritore. Mancavano pochi minuti alle tredici e gli spettatori si erano ridotti a una decina, compresi coloro che, alla barba del concerto, consumavano il pranzo sui prati.

Conclusione, il concerto riprendeva in uno scenario desolante tanto che alla fine una persona presente, la cui attendibilità è fuori da alcun legittimo sospetto, pare abbia sentito una frase rivolta dal musicista a un amico: “Per i prossimi vent’anni in questa valle non mi vedranno nemmeno in fotografia !”.

Vincenzo Zitelli, richiesto e apprezzato in tutta Italia, uno dei massimi esecutori di musica celtica, irlandese e bretone, ha concluso desolatamente, davanti a una decina di persone, ma con l’appoggio solidale della ”Sfinge”, la sua esperienza oltrecollese.

Un ironico plauso agli organizzatori, un mesto ricordo per gli appassionati di musica presenti, un ringraziamento all’artista che ha resistito a tanta inefficienza e improvvisazione.

Gallicus

lunedì 1 agosto 2011

Il buono, il brutto e il cattivo

Permetteteci di prendere a prestito il titolo di un vecchio e noto film, per confrontare le diverse “modalità” di amministrazione locale. Il confronto avviene tra due Comuni montani, di proporzione abbastanza simile, ambedue con problemi finanziari derivanti dalla crisi economica ma con “esperienze” politico – amministrative completamente diverse.

Il buono

L’Amministrazione Comunale di Valtorta, retta da anni dal cav. Busi, più volte Presidente della Comunità Montana della valle Brembana, ha promosso incentivazioni economiche a coloro che chiedono la “residenza” nel piccolo comune. Inoltre, molto intelligentemente, ha promosso e favorito la cooperazione e l’associazionismo locale favorendo il sorgere degli “Alberghi diffusi”, utilizzando vecchie baite ristrutturate per l’occasione, e incentivando manifestazioni e incontri. Sono state messe a disposizione degli appassionati piste da sci a da fondo per il periodo invernale

Molte giovani coppie hanno accolto favorevolmente l’iniziativa trasferendosi a Valtorta.

Le attività economiche e sociali della zona hanno avuto un notevole beneficio, contribuendo altresì alla rivitalizzazione turistica del paese e dei suoi dintorni.

 

Il brutto

La grave situazione economica nazionale ha portato molte famiglie italiane a dover fare scelte, anche molto pesanti, sulle loro abitudini di vita. L’inflazione e l’aumento dei costi dei prodotti di largo consumo hanno imposto scelte che contraggono i beni voluttuari.

Le vacanze estive sono diventate il “mordi e fuggi” e anche coloro che dispongono della “seconda casa” sono costretti a ridurre la loro permanenza nelle residenze estive. Questo fatto influisce negativamente sul commercio dei piccoli negozi di montagna che hanno solo due alternative: chiudere l’attività, oppure per continuare sperando di guadagnare in poche settimane ciò che prima realizzavano nell’afflusso dei mesi estivi.

Conseguenza inevitabile l’aumento dei prezzi facendo si che il turista o il villeggiante si difenda acquistando nei supermercati della valle il necessario. E’un loup che si ritorce a sfavore dell’economia e del commercio locale.

Il cattivo ( o la cattiva )

Contrariamente a quanto avviene ad Ornica, nel comune di Oltre il Colle si applica una politica amministrativa completamente opposta e, alla fine, penalizzante nel senso generale.

L’attuale sindaca, la dottoressa Rosanna Manenti, non solo ignora i principi economici e turistici ( accoglienza e disponibilità dei servizi minimi e indispensabili per attrarre il turista ) ma , al contrario, ha iniziato una “pulizia residenziale” addirittura contro persone che da anni risiedono nell’ambito comunale.

Il risultato è evidente: aumento dei “cartelli” che offrono appartamenti in vendita o in affitto, drastica diminuzione di afflusso di villeggianti ( scoraggiati dagli esosi aumenti dei prodotti di prima necessità ) e indignazione di molti residenti minacciati “dall’espulsione coatta” ( giuridicamente dubbia ).

Due visioni opposte di “Amministrazione del pubblico interesse” ma, soprattutto due “intelligenze politiche” dettate dall’intelligenza politica, dalla conoscenza delle leggi e dall’esperienza amministrativa.

I risultati sono evidenti. Mentre ad Ornica le attività economiche e turistiche sono in crescita, ad Oltre il Colle le difficoltà sono tangibili ed evidenti. Affluenza in netto calo, giuste proteste dei pochi villeggianti affezionati, indignazione dei residenti colpiti dalle “sanzioni” e, da ultimo, fuga degli ultimi operatori turistici della zona.

Purtroppo dobbiamo evidenziare un “clamoroso silenzio” da parte della popolazione che pare accettare come un “fato” l’attuale situazione. La stessa “opposizione,” presente il Consiglio Comunale, appare rassegnata e incapace di reagire.

Il prossimo anno, alla scadenza elettorale, vedremo la reazione degli elettori ? Sperano ( ? ) nel ritorno del Sentore ?

E’ un interrogativo che, per ora, ci lascia estremamente pessimisti e dubbios, ma un altr’anno perso quanto costerà alla comunità!

Gallicus