venerdì 30 aprile 2010

Grazie ragazzi


Grazie Alberto, Marco,Davide, Rosetta, Carlotta, Stefano

La vostra lettera non solo ci ha fatto molto piacere ma assume un significato importante per la Redazione di questo Blog. Volevamo interessare i giovani della Conca ai problemi che hanno e che dovranno affrontare in futuro. Ci auguriamo che il nostro piccolo contributo sia loro di aiuto e di sprone.
La Conca di Oltre il Colle merita certamente molto di più di quanto avuto sino ad ora.
Grazie ancora e buona navigazione
La Redazione
Gallicus
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------Pizzo Arera, l'Himalaya di casa nostra

A questa splendida cima la rivista Orobie di maggio dedica lo speciale delle «più belle montagne di Lombardia»
Dalle buone erbe primaverili da mettere in padella alla gita sull'antica Strada dei Cavalli, tra Lario e Valchiavenna

È d´inverno che il pizzo Arera mostra il suo volto più spettacolare (foto Alberto Nardi, da Orobie)Un ottomila? Non esageriamo. Di metri gliene mancano almeno altri 5 mila solo per avvicinarsi a certi orizzonti. Nel suo «piccolo» però l'Arera è un gigante.
«Un gigante austero e ben piantato nel cuore delle Prealpi Bergamasche, scrive Maurizio Panseri nel nuovo numero di Orobie in edicola da oggi. La rivista, che si occupa di montagna ormai da vent'anni (ventennale cade proprio nel 2010), se l'è «giocato» anche in copertina. Il pizzo Arera lo merita.

Grazie alla sua collocazione e all'inconfondibile sagoma, la grande cupola calcarea che tocca quota 2.512 è un punto di riferimento ben visibile sia dalla Val Brembana che dalla Val Seriana, una montagna simbolo insomma, in grado di affascinare un po' tutti: dagli escursionisti che la frequentano soprattutto d'estate lungo il cosiddetto sentiero dei fiori agli alpinisti che qui trovano pane per i loro denti.

«Qui – scrive ancora Panseri - salgono escursionisti e bikers, non mancano gli speleologi diretti alle profonde cavità che precipitano nel ventre del gigante e si vedono anche gli alpinisti diretti alle belle pareti del versante nord, dove c'è un'ampia scelta di vie classiche e di vie moderne. In inverno, lo scialpinista meno esperto potrà avere come meta il rifugio Capanna 2000, mentre quello più preparato potrà procedere oltre, sino sulla vetta dell'Arera o del Corna Piana».

Ce n'è davvero per tutti i gusti, insomma. Un po' come capita per Orobie del resto. Anche in questo numero primaverile, accanto alla montagna (Arera, ma anche la Strada dei Cavalli nell'Alto Lario e una puntata nelle Giudicarie al Lago dei Casinei), ecco proposte per godersi la stagione a 360 gradi: il bosco dei Bordighi, riserva alle porte di Sondrio lambita anche dal Sentiero Valtellina, l'itinerario in bici tra Cassano e Canonica che ha come filo conduttore l'Adda con tutte le sue attrattive storiche e naturalistiche e una passeggiata sui pascoli lecchesi, una volta tanto senza guardare troppo alle cime che li circondano, ma per prestare attenzione al loro ricco patrimonio di erbe commestibili.

Si chiude in bellezza con Lodi, dove, nel weekend tra il 28 e il 30 maggio, si terrà la sesta edizione del Festival internazionale del trompe-l'oeil: un'occasione per scoprire finte prospettive e paesaggi, ma anche la splendida cittadina dal vero.

L'Eco di Bergamo - Venerdì 30 Aprile 2010 SPECIALI, pagina 27

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