martedì 8 marzo 2022

Minerals Story, fuori confine.

 Non solo Oltre il Colle e la val del Riso

Il problema della discarica del residuato allarma i Paesi della val Seriana.

Il Progetto della “Energia Minerals” va ben oltre le due zone coinvolte nella riattivazione delle miniere di zinco: Oltre il Colle e Gorno (frazione Riso) ma, con i materiali di scarto provenienti dalla miniera, anche Pradalunga e Casnigo.

Il problema nasce da un maggior approfondimento del Progetto, presentato dalla Società Australiana, che si riferisce a due siti per lo stoccaggio del materiale di scarto in cave ex Italcementi, uno in località “valle dei prigionieri”in quel di Albino/Pradalunga, per molti anni oggetto di coltivazione sino ad esaurimento, e l’altro in località “Dobenca” nel territorio di Casnigo.

L’Impresa Bergamelli di Albino, che a suo tempo ha acquistato  l’area, ha pure acquisito anche il Piano di ripristino ambientale. Secondo i tecnici di codesta ditta lo studio preliminare il Progetto può raggiungere una capacità massima, in termini di volumi, pari a circa un milione di metri  cubi, sufficiente, quindi, di sopperire ampiamente al esigenze del Progetto delle “Energia Minerals”.

Dalla Società di Albino che ha acquistato l’area, nessun commento, mentre la reazione della Sindaca di Pradalunga, che ha portato all’attenzione del Consiglio Comunale il problema, è stata negativa.



«Siamo in stretto contattto con Regione Lombardia  e non ci risulta che sia stato presentato alcun progetto di recupero ambientale dell’area – afferma la Sindaca Natalina Valoti – non esiste alcuna autorizzazione per portare in loco questo tipo di materiale.», continua affermando la contrarietà ad un ulteriore sfruttamento della nostra montagna, e che sia necessario, al contrario, rinaturalizzare la parte boschiva.

Secondo la prima cittadina di Pradalunga,  afferma che la Ditta titolare della Concessione rilasciata all’Italcementi nel 1933,  terminata nel 2003  e prorogata al 2009 dalla Regione, prevede l’obbligo del ripristino ambientale.


Anche la Comunità di Casnigo è allarmata.



La cava individuata dal Progetto della “Energia Minerals” è situata nel loco mine (Ex Dobenca, sulla via Lungo Roma) ed è di proprietà del Comune di Casnigo.

L’area del sito disporrebbe di una capacità di circa 80 mila metri cubi di materiale.

Anche il Sindaco, Enzo Poli, dichiara di non aver avuto in visione alcuna Relazione in merito; oltretutto, af ferma il Sindaco,  un Progetto di recupero ambientale è previsto attraverso la formula del project financing.

Un recupero che consentirebbe di sistemare anche una strada di accesso al luogo.

In buona sostanza, il Progetto presentato dalla “Energia Minerals”, per questi due sindaci, sembra molto all’Araba Fenice, “Che ci sia, ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa!”

Gallicus

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