domenica 26 agosto 2018

La Cattedrale Vegetale costruita sull'Arera


La Cattedrale Vegetale costruita sull'Arera
(1.345 m s.l.m.)

 inaugurata sabato 4 settembre 2010

"La realizzazione di quest'opera, architettura naturale a cielo aperto interamente costruita con materiale vegetale, è un'iniziativa di forte rilievo culturale e naturalistico voluta dal Parco delle Orobie Bergamasche, organizzata insieme ai Comuni di Oltre il Colle, Roncobello e Ardesio e con la partecipazione del Centro di Etica Ambientale di Bergamo, in occasione dell'Anno Internazionale della Biodiversità, al fine di valorizzare le eccezionali vocazioni ambientali della zona del Monte Arera.

5 navate, 42 colonne, 1.800 pali di abete, 600 rami di castagno
6 mila metri di rami di nocciolo e 42 piante di faggio, altezza max navate 13 m
lunghezza 28.5 m, larghezza 24 m


La cattedrale Vegetale composta da cinque o sette navate formate da un centinaio di colonne di rami intrecciati, alti sino a quindici metri; all'interno di ognuna di esse viene piantato un faggio. Le piante crescono cinquanta centimetri all'anno, tramite potatura annuale formeranno nel tempo una vera e propria cattedrale. Circa venti anni, la natura prenderà il sopravvento, gli artifici costruiti, per accompagnare la crescita delle piante marciranno lasciando il posto ai faggi, un'architettura interamente ecologica dove ciò che non è più necessario si corrode. Il processo, l'ideazione, la costruzione e l'evoluzione è in perenne movimento ed esprime la volontà archetipa dell'uomo di pregare la natura coltivando il suo sviluppo e la sua forza...”

Così scriveva, in un articolo, il "forum.valbrembanaweb.com/.../cattedrale-vegetale" ai primi di settembre 2010.
 
 
Era evidente che una struttura vegetale di tale portata, situata a 1350 mt. di altitudine, ovviamente esposta alle mutazioni meteorologiche estive e invernali, doveva essere costantemente monitorata e mantenuta.

All'inizio si cercò il "fai da te" locale, successivamente si avviarono accordi con i Responsabili di Parchi pubblici e naturali, ma con effimeri risultati.

Molte piante di faggio furono necessariamente sostituite perché messe a dimora senza un substrato ottimale, altre perché nei primi anni non sopravvissero ai rigori invernali.

Ciononostante l'area prospiciente ha una sonorità acustica eccezionale tanto da sembrare ad un teatro all'aperto e, per alcuni anni, ospitò manifestazioni musicali e scenografiche di estremo interesse.

 

Molto probabilmente l'anno di Commissariamento dell'Amministrazione di Oltre il Colle ha lasciato il "segno", mancando completamente con gl'interventi che già negli anni 2015 - 2016 erano evidenti e improcrastinabili.
 
 
Il risultato non poteva che essere il triste spettacolo che ha accolto quest'anno i visitatori dell’opera di Giuliano Mauri, riconosciuto artista internazionale purtroppo scomparso nella primavera del 2009.

Auguriamoci che l'opera non segua il destino del suo progettista.

Gallicus                                                                                   26 agosto 2018

 

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