venerdì 8 aprile 2022

Incontro a Gorno sulla ripresa delle attività estrattive in val del Riso.

 


Minerals Story

Incontro a Gorno sulla ripresa delle attività estrattive in val del Riso.

Il Progetto di riapertura delle miniere in val del Riso, prolifera dubbi e chiede approfondimenti.

Mercoledì sera a Gorno, molti abitanti erano presenti alla riunione con l’interlocutore Gerard Harris, managing director di Energia Minerals Italia che ha illustrato il Progetto di riapertura delle miniere.

Ha chiarito il motivo per cui è stata decisa la riapertura dell’attività estrattiva dopo quaranta anni dalla chiusura.

Il dibattito ha reso evidente i pro e i contro di un’operazione che coinvolgerà non solo la val del Riso bensì tutto il territorio circostante.

«Le tecnologie sono mutate – ha detto Harris – la miniera è sicura sia per coloro sia ci lavorano quanto per l’ambiente che l’ambiente che la circonda. Dopo anni di studio e di ricerca siamo in grado di affermare che esiste un giacimento di minerale sufficiente a far ripartire con l’attività estrattiva».

Il crono programma dell’Azienda prevede la riapertura nel 2024, con un’attività estrattiva continuativa per venticinque anni. L’investimento totale sarà di 120 milioni con costi operativi annui di 35 milioni di euro. L’obiettivo è di dare lavoro a circa 230 persone tra miniera e impianti.

«Certamente – ha continuato Hrris – investiremo nella formazione, consapevoli che è un’attività non molto diffusa nel territorio e, i futuri addetti, andranno istruiti.»

Il Comune di Gorno sarà sicuramente coinvolto nel Progetto relativamente all’area di Riso dove, attualmente, si trova la vecchia laveria.

Il materiale estratto sarà, infatti, convogliato, tramite la galleria Riso – Parina, per essere caricato su autocarri e destinato al commercio.

Tale nodo ha messo in allerta sia l’Amministrazione, sia la popolazione di Gorno.

Il managing director ha quindi proseguito: «Siamo consapevoli che il flusso di autocarri che dal Riso farebbe la spola con l’imbocco della statale 671 della valle Seriana, sarebbe intenso. Stiamo valutando soluzioni alternative al traffico su ruote. Tra queste si valuta il trasporto su nastri trasportatori sino a Ponte Nossa (?) ».

Da parte dell’Amministrazione Comunale si è ribadito il concetto che tuttora esistono strutture e infrastrutture inadeguate nella zona di Riso e Fondo Ripa.

«L’area in oggetto – ha ribadito il vicesindaco di Gorno, Italo Serrturini – sarà coinvolta da frequenti passaggi di camion. Abbiamo calcolato che ne passeranno uno ogni 4 – 5 minuti e per diverse ore il giorno. Gli abitanti di quella zona ne risentirebbero. Altrettanto per le polveri generate che insisterebbero attorno all’ex laveria. Altra questione, prosegue il vicesindaco – riguarda l’impatto economico sul territorio. In questi anni ci siamo impegnati per un rilancio turistico delle miniere, investendo i quattrocento mila euro finanziati dalla Regione, e crediamo che la ripresa dell’attività industriale sia poco compatibile con l’aspetto turistico.»

Infine, ha concluso il Sindaco di Gorno, Gianpiero Callegari: «Non siamo chiusi al Progetto, crediamo, tuttavia, che esso debba portare un valore aggiunto al nostro territorio e non disagi.»

Gallicus

8 aprile 2022

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