domenica 24 agosto 2014

Riaprono le miniere di zinco: gli australiani investono 50 milioni



La riapertura delle miniere di zinco partirà da Ca’ Pasì di Zorzone, a Oltre il Colle. Stasera o al massimo lunedì 25 agosto il direttore generale della società australiana Energia Minerals Limited (sede a West Perth), Kim Robinson, sarà nel paese della Valle Serina insieme ad alcuni ingegneri inglesi e australiani. Obiettivo: avviare le prime ispezioni per verificare la mineralizzazione del sito di Zorzone.
Inizio della produzione tra due anni.
Entro due anni dall’avvio dei lavori di ripristino dei cunicoli, afferma Marcello De Angelis rappresentante del ramo italiano della Società, è previsto anche l’inizio della produzione, come riportato nel rapporto inviato al mercato azionario australiano della nostra Società.
Si tratta, quindi, di un ulteriore passo concreto verso la riapertura della storiche miniere della Val del Riso e Val Parina, tra Gorno e Oltre il Colle, progetto avviato ormai da diversi anni e che vede protagonista la società australiana. Quest’anno l’Energia Minerals ha ottenuto gli ultimi cinque permessi di ricerca, per un totale di dieci, relativi ai territori di Oltre il Colle, Gorno, Oneta, Premolo e Ardesio.
In più, la società dispone già di un permesso di coltivazione, ancora in essere, acquisito dalla vecchia società che l’aveva ottenuto e non più sfruttato. Quindi gli australiani, di fatto, hanno già in mano anche un’autorizzazione (seppure su un’area limitata) per l’estrazione.
Niente impatto ambientale.
Da estrarre nel comprensorio minerario della valle del Riso c’è ancora tantissimo zinco (ma probabilmente anche piombo e, forse, argento). Secondo i calcoli della Energia Minerals Limited, nel secolo di attività delle miniere (fino al 1982) vennero estratti circa sei milioni di tonnellate di minerale; da estrarre ce ne sarebbero sicuramente altri quattro milioni, potenzialmente anche 10 – 11 milioni di tonnellate. E la Società australiana assicura che l’impatto ambientale sarebbe minimo: anche i diversi impianti per la lavorazione verrebbero realizzati probabilmente sotto la montagna. E il distretto minerario di Gorno – Oltre il Colle sarebbe l’unico riaperto in Italia.
L’Eco di Bergamo - l 24 agosto 2014


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