domenica 13 aprile 2014

Tempi lunghi per la frana. Proteste in Val Serina

 
 

Animata assemblea a Serina. Ribadito l’impegno sui fondi


Il Comitato: stretta vigilanza

Una notizia buona e una poco gradita. Si parla del blocco della strada provinciale della Valle Serina a causa della frana che il 2 dicembre scorso scese dalla montagna abbattendo il ponte che scavalca il torrente sotto l’abitato di Rosolo, provocando un sostanziale blocco della parte alta della valle.

La notizia buona sta nel reperimento da parte della Regione Lombardia dei fondi necessari per la bonifica del pendio franoso e per la ricostruzione del ponte. Quella cattiva fa riferimento ai tempi di realizzazione dell’intervento che saranno piuttosto lunghi per via dei problemi tecnici che sono piuttosto complessi. Una situazione che non ha certamente fatto piacere al folto uditorio di valligiani che ieri mattina ha affollato la sala del Cineteatro parrocchiale di Serina per l’atteso incontro.

La notizia buona l’ha portata l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi, il cui intervento è stato introdotto dal sindaco di Algua, Bruno Cimarra, in quanto coordinatore del Consorzio dei comuni di valle e da Giovanni Fattori, sindaco di Serina e vicepresidente ed assessore al turismo della Comunità  montana di Valle Brembana.

Ha poi illustrato la situazione ambientale l’ingegner Matteo Centurelli della Provincia, che ha ricostruito l’iter della vicenda ricordando la sinergia tra Comuni, Provincia, Ster, Regione e Consorzio Bim. Quest’ultimo in particolare ha garantito le risorse utilizzate per la difficoltosa indagine geologica necessaria alla progettazione dell’intervento di recupero della frana e della viabilità.

Il geologo Marco Maggi ha illustrato con fotografie e dati la situazione decisamente critica della zona interessata dalla frana.

Il consigliere regionale Lara Magoni ha reso nota la presentazione di una mozione per individuare sostegni a vario titolo alle attività artigianali, commerciali e turistiche pesantemente danneggiate dal blocco della viabilità vallare: ne parlerà la giunta regionale già la prossima settimana.

L’accordo bipartisan

Il consigliere Mario Barboni ha evidenziato l’accordo bipartisan orobico a livello regionale per la soluzione del problema. Poi è intervenuto l’assessore provinciale Giuliano Capetti con un dettagliato excursus sulle problematiche derivanti dal Patto di stabilità che non consente l’esecuzione di opere di tutela del territorio, peraltro diffuse su tutta la rete stradale della montagna bergamasca. «La giunta regionale – ha affermato l’assessore regionale Terzi – affronterà decisamente il problema, che non è soltanto della Val Serina, nella seduta di giunta di giovedì prossimo, e la situazione della provinciale 27 è decisamente prioritaria.

Il presidente Roberto Maroni mi ha garantito che si troverà la risorsa di circa 2 milioni di euro necessaria per la realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza del pendio e di ricostruzione del ponte. Poi si dovranno percorrere i tempi tecnici quali l’approvazione del progetto che dovrebbe essere pronto nell’arco di un paio di mesi e l’apertura del cantiere potrebbe essere all’inizio dell’estate».

Dal pubblico sono arrivate vibrate e reiterate contestazioni con riferimento a colpevoli ritardi nell’affrontare il problema.«Le lamentele sono comprensibili – ha ribattuto l’assessore– ma non sono dipese da cattiva volontà da parte della Regione o degli altri enti pubblici. Purtroppo non si aveva un quadro delle emergenze a livello regionale e non si poteva dichiarare lo stato di emergenza che avrebbe consentito di operare.

Mancavano e mancano in sostanza le relazioni di una quarantina di Comuni che resteranno esclusi dal riparto dei fondi disponibili.

 Il presidente Maroni ha però deciso di procedere comunque nella ripartizione delle risorse dando delle priorità e la Val Serina è nei primissimi posti della graduatoria».

La vigilanza del Comitato

È seguito un ampio dibattito, numerosi interventi non tutti benevoli nei confronti degli enti pubblici e non è mancata neppure qualche polemica, peraltro plausibile, data la gravità della situazione in cui versa e verserà la valle per alcuni mesi.

Le conclusioni del dibattito sono state tratte da Diego Bonaldi referente del Comitato Frana provinciale 27 promotore dell’incontro: «Saremo vigili già da questo momento – ha affermato – e chiediamo costante informazione su quanto si intende fare per portare la valle fuori dall’isolamento».

Sergio Tiraboschi
L'Eco di Bergamo 13.04.2014

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