venerdì 29 marzo 2013

Buona Pasqua

Un augurio a tutti i visitatori del nostro Blog


che il prossimo anno si possa festeggiare, senza problemi, al Campeggio della Plassa,

La Redazione del Blog della Conca


giovedì 28 marzo 2013

Un inverno con il record di neve
 
 
 
Ma con la Pasqua arriverà il sole

Abbiamo avuto quest'anno la singolarità di quasi 6 mesi che hanno parlato di cose invernali, iniziati domenica 28 ottobre con la prima neve sotto i 400 metri di quota (20 centimetri di farinosa a Pizzino e 3 giorni con minime sottozero), non succedeva dai 2 centimetri del 26 ottobre 1981, e anche allora venne un inverno di neve, con 140 centimetri complessivi.
 
A seguire, ecco la neve «giusta» arrivata poi all'Immacolata e a Santa Lucia, e di nuovo a Capodanno e in mezzo ai Mercanti di Neve di metà gennaio, per finire in gloria nevosa con i mesi di febbraio e di marzo. I nove giorni di neve al suolo caduta a febbraio, spesso anche in pianura, sono stati un vero primato per questo mese.
 
Finiamo col dire del nevischio dell'altra mattina su Bergamo e con la galaverna diurna di martedì sugli alberi, fra la Roncola e il Monte di Nese, nemmeno fossimo a dicembre e in Val Terzera, sopra Madonna delle Nevi, piuttosto che nella settimana che conduce alla Pasqua.
 
In complesso, una stagione invernale che è durata quasi sei mesi, con 139 centimetri di neve cumulata, successe anche nel 2006, ma occorre poi risalire ai periodi 1978-1986 del secolo scorso, per trovare prestazioni invernali simili. Significativi anche i 22 giorni con neve misurata al suolo, nel complesso un vero record degli ultimi decenni, perché occorre risalire al 1986, per trovare altrettanto bianco duraturo sul terreno.
 
La Pasqua dicevamo, appunto, è lei che sta sollevando tutti questi interrogativi, visto che la cartografia del periodo e l'immaginario dei bambini la vorrebbe colorata e piena di fiorellini e farfalle, con i leprotti che fanno lo slalom fra l'uovo di cioccolato e il mandorlo fiorito.
 
Ci viene in soccorso Meteo Svizzera, io mi fido molto di loro (anche le rare volte che sbagliano…), perché ci sono vicini e simili nelle vicende meteo, e parlano per farsi capire, come piace a me, e loro dicono che con oggi dovrebbe chiudersi questo lungo periodo freddo e incerto di fine marzo.
 
La depressione sul Mediterraneo, che così tanti refoli freddi ha attirato a noi dai Balcani, nei giorni scorsi, dovrebbe gradualmente colmarsi, e intanto l'anticiclone delle Azzorre pare rimontare meglio verso la Francia. Da venerdì 29 marzo le occhiate di sole si faranno più generose, in espansione dalle Alpi e dal Piemonte verso la pianura, e anche la temperatura, non più alimentata da Est, risalirà verso i +15 °C previsti per domenica di Pasqua.
 
L'Eco di Bergamo - 28 marzo 2013 Cronaca 

martedì 26 marzo 2013

La sottile linea di demarcazione tra “libertà di espressione” e “libertà di offesa”.


La cattiva interpretazione della “libertà di espressione”, induce alcune persone a ritenersi nel diritto di offendere il prossimo impunemente.

Su questo Blog, con molta fiducia nella ragionevolezza del prossimo, avevamo concesso la possibilità di inserire “commenti” alle notizie pubblicate anche in forma anonima purché rispettosa nella forma, poiché riteniamo che forma sia anche sostanza.
Purtroppo, in alcuni casi, abbiamo dovuto rivedere tale posizione a causa di persone che riteniamo “psicolabili” che utilizzando pseudonimi o nomi inventati si esercitano con gratuiti epiteti e offese e che, conseguentemente, non abbiamo ritenuto opportuno pubblicarli. Fortunatamente gli episodi sono limitati e circoscritti ad argomenti che toccano la sensibilità di persone organiche ad una passata gestione Amministrativa tutt’altro che esemplare.

Le responsabilità dei redattori del Blog è sempre stata trasparente, basta controllare la casella “collaboratori” per avere le notizie riguardanti i redattori  responsabili della gestione, e  la provenienza degli articoli pubblicati. Poiché sono due, ciascuno ha il suo pseudonimo, facilmente individuabile nel nome e cognome.
Poiché crediamo nella democrazia partecipativa, continuiamo a ritenere i nostri visitatori persone responsabili e non necessariamente coincidenti con le nostre idee. In buona sostanza lasciamo, nonostante tutto, le possibilità di commentare così come abbiamo voluto sin dall’inizio, augurandoci, tuttavia, di non essere costretti a rivedere questa posizione.

Confidiamo nella maturità intellettuale di color che ci leggono e che vogliono contribuire, con il loro pensiero, all’interesse della comunità della Conca di Oltre il Colle.

Gallicus

Ma che freddo fa


E' la pioggia di marzo? E non esclude la neve e il rischio valanghe è a livello 3

Nella settimana precedente la Pasqua è prevista una instabilità fino a venerdì, con giornate in prevalenza nuvolose e non si esclude la neve anche a bassa quota sia martedì che venerdì.

Secondo l'Arpa della Lombardia la situazione meteorologica non è certo di quelle che fanno apprezzare la primavera, anzi. Nella settimana precedente la Pasqua è prevista una instabilità fino a venerdì, con giornate in prevalenza nuvolose e non si esclude la neve anche a bassa quota sia martedì che venerdì.

MARTEDÌ
Stato del cielo: nuvoloso o molto nuvoloso con attenuazione della nuvolosità e irregolari parziali schiarite sui settori occidentali nel pomeriggio. Precipitazioni: deboli o molto deboli sparse, meno probabili su pianura occidentale e Appennino. Neve oltre 500 metri, non escluso locale nevischio anche a quote sotto i 500 metri.

MERCOLEDÌ
Nuvoloso o molto nuvoloso con irregolari schiarite, più probabili su Alpi e pianura occidentale fino al primo mattino e nel corso del pomeriggio. Precipitazioni: possibili deboli o molto deboli su fascia prealpina, altrove assenti o isolate. Neve oltre 500 metri circa.
Temperature: minime stazionarie, massime in aumento.

GIOVEDÌ
Nuvoloso o molto nuvoloso. Precipitazioni: deboli diffuse. Neve oltre 800 metri

VENERDÌ
Molto nuvoloso con alta probabilità di precipitazioni diffuse. Probabile tendenza ad un miglioramento per la giornata di sabato.

Bergamonews - 26 marzo 2013

domenica 24 marzo 2013

Meteo, altro che l'ombrello

 
C'è il rischio anche di altra neve

Viene proprio voglia di dire «adesso basta». Ma purtroppo i meteorologi annunciano l'ennesimo colpo di coda dell'inverno: la settimana Santa sarà con ombrelli e cappotti.

E c'è perfino il rischio di vedere la neve a quote basse al Nord, Bergamasca compresa.
La nuova ondata di maltempo ha compromesso la domenica delle Palme ma raggiungerà il suo apice lunedì con piogge, temporali e persino neve a quote basse al Nord.

Lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che spiega: «La colpa è dell'ennesima perturbazione atlantica che ha già portato il ritorno della pioggia al Nord e in Toscana, ma che poi guadagnerà progressivamente pure il Centrosud».

Lunedì transiterà un vortice ciclonico proprio nel cuore dell'Italia centrale, portando maltempo diffuso, con temporali anche forti sui versanti tirrenici. Dalla Slovenia irromperanno inoltre freddi venti di bora, che dilagheranno sul Nord Italia dove ripiomberà l'Inverno con neve in collina, se non a tratti persino in pianura sull'Emilia; attese raffiche di oltre 100 km/h sul triestino.

Le previsioni meteo per la Settimana Santa confermano tanta pioggia e temperature anche sotto la media - prosegue Ferrara di 3bmeteo.com - con una serie di perturbazioni che attraverseranno l'Italia da Ovest verso Est determinando frequenti spunti piovosi pur alternati a qualche pausa più asciutta e soleggiata.

Tornerà a far freddo, specie al Nord e sui versanti adriatici, con temperature sotto le medie anche di 4-5°C, neve fino in collina su Romagna e Marche, oltre 1000-1500 m sul resto del Centrosud. Non sono escluse gelate tardive soprattutto sulle regioni settentrionali, dove il risveglio vegetativo è in ritardo.

Nel frattempo l'Europa centro-settentrionale continuerà a fare i conti con gelo e neve fuori stagione, dall'Inghilterra alla Russia, passando per Francia, Olanda, Belgio, Germania, Polonia, area carpatico-danubiana.

L'Eco di Bergamo - 24 marzo 2013 Cronaca

venerdì 22 marzo 2013

Le slavine a Oltre il Colle



La strada che collega Zambla Alta alla località Plassa dove insistono numerose seconde abitazioni, un campeggio per roulotte, la casa degli Alpini e dove inizia la salita per il rifugio Capanna 2000, molto frequentato anche nella stagione invernale, è periodicamente interessata da chiusure e divieti al traffico alle persone e ai mezzi pubblici a causa di caduta slavine o rischio di caduta.
Sin dai primi tempi della sua costruzione, agli inizi degli anni ’80, i progettisti avevano sollevato il problema che interessava un vallone, a valle del monte Grem, stretto e particolarmente scosceso, che convoglia le piccole slavine che periodicamente si accumulano a monte e, in seguito, s’incanalano con violenza verso il basso.
A quel tempo si prevedeva la costruzione di un paravalanghe che permettesse lo scarico a valle dell’eventuale slavina, lasciando percorribile l’unico tratto, un centinaio di metri, interessato dall’eventuale evento.

Il fallimento della VOIC, la società che gestiva gli impianti di risalita, in concomitanza con un periodo di scarse precipitazioni nevose, aveva procrastinato, e dimenticato, l’esecuzione dei lavori anche se, nel frattempo, si era intensificata l’edificazione edilizia in zona Plassa con centinaia di appartamenti e con la costruzione del campeggio per roulotte.
Negli ultimi dieci anni, tuttavia, la “volubilità meteorologica”, ha riportato in evidenza il problema con precipitazioni nevose di vecchia memoria e con la riproposizione dei rischi incombenti, aggravati dalla difficile tutela dei diritti di chi ha acquistato appartamenti o avviato attività commerciali oltre il vallone in questione.
Anche recentemente si sono verificate situazioni di alto rischio sia con la caduta di slavine, sia con la precauzionale chiusura di traffico pedonale e di mezzi meccanici e, per ben due volte, lasciando isolata la Plassa.

Nel 2007 il rischio valanghe, tenne chiusa la strada per lungo tempo; nel 2009 la caduta di una slavina isolò per oltre un mese abitazioni e campeggio senza che l’Amministrazione Comunale badasse a rimuovere la massa nevosa; nel 2010 una nuova slavina causò l’isolamento che si protrasse a lungo. Anche quest’anno, in via precauzionale, un’Ordinanza Sindacale vieta completamente il passaggio del vallone e, allo stato dell’arte, pare sia impossibile determinare i tempi di riapertura della strada.
 
Eppure i tempi e i modi (finanziamenti) per realizzare opportuni accorgimenti preventivi, erano abbastanza accessibili. La Regione Lombardia e la Provincia di Bergamo negli ultimi anni hanno stanziato diversi milioni di euro per lo sviluppo del turismo vallare e per la messa in sicurezza della relativa viabilità.
Il vero problema è che non sono mai stati presentati progetti specifici da parte delle precedenti Amministrazioni Locali.  Specificatamente, la precedente Amministrazione Manenti, sotto la quale si sono verificati gli eventi di maggior rilievo, si è distinta per l’assoluta latitanza progettuale per attingere ai fondi previsti dai vari bandi regionali.
Auguriamoci che l’attuale Amministrazione, più lungimirante e “attiva”, possa ovviare alle precedenti inadeguatezze e riesca, nel corso del suo mandato, a completare un percorso di rilancio turistico, anche invernale, e di tutela dei diritti individuali di coloro che sono loro malgrado coinvolti in analoghe situazioni.
Gallicus
Nota della Redazione: Le immagini riprodotte provengono dal Portale di Oltre il Colle: www.oltreilcolle.com/

giovedì 21 marzo 2013

Arriva la primavera e l’orso esce dal letargo: avvistato in val Brembana

 
Con la bella stagione l’animale è uscito dalla tana: è lo stesso che la scorsa estate vagava sulle Prealpi Bergamasche. Già sbranate alcune pecore

Non si avevano più sue notizie da settembre, dopo che con l’arrivo della stagione fredda si era messo al riparo. Ma da qualche giorno, con l’arrivo della primavera, l’orso è uscito dalla sua tana. Avvistato a Gerola Alta, paese della Valtellina confinante con il Passo San Marco, proprio nella zona che anche la scorsa estate era stato segnalato, sulle montagne a cavallo fra la Val Brembana e la Valtellina.

E sono ormai già diversi anni che decide di villeggiare sulle nostre Prealpi, segno che ha trovato un habitat perfetto. Le orme sono state rinvenute, prima da alcuni residenti e poi dalla polizia provinciale. La presenza dell’orso è monitorata, anche se non è mancato qualche problema per gli abitanti della zona.

L’animale dato il lungo letargo è in cerca di cibo e ha già sbranato qualche capra di un allevamento sopra il paese, ma vista la situazione libera degli ovini il ritrovamento di eventuali carcasse non è semplice.

L’orso M13, ucciso a Poschiavo a febbraio, aveva scelto di stazionare sulle Alpi Retiche, mentre questo ricomparso è quasi certamente quello che ha dominato le cronache dell’estate passata in Val Brembana, il re delle Orobie.

Colui che la scorsa primavera, dopo il letargo aveva fatto colazione con due agnelli e una capra a Valleve, seminando un po’ di panico fra gli allevatori. Ma allo stesso tempo una figura simbolo del bosco e delle nostre montagne che per anni ha latitato: il suo ritorno significa anche che la buona qualità di quelle zone.

Nicolò Belloli
Bergamonews - 21 marzo 2013

martedì 19 marzo 2013

Strada chiusa da Zambla Alta alla Plassa

A causa del pericolo di caduta slavine , l'Amministrazione Comunale di Oltre il Colle ha emesso l'ordinanza di chiusura della strada comunale che collega Zambla Alta alla località Plassa ( la strada per l'Arera).
Il divieto di transito riguarda sia per i veicoli, sia per le persone.

Attenzione al pericolo valanghe

 
Martedì livello 4: rischio forte
  

Il pericolo valanghe è forte L'ultimo colpo di coda dell'inverno ha lasciato fino a un metro di neve fresca sulle Orobie. Il maltempo sta però per terminare e - secondo gli esperti meteo - martedì dovrebbe tornare il sole con un significativo aumento delle temperature.
 
Le cime immacolate diventano richiamo irresistibile per gli appassionati di montagna. Attenzione però perché il livello di pericolo valanghe è elevato e destinato ad aumentare ulteriormente con l'innalzamento delle temperature.

Martedì 19 marzo il rischio valanghe è a livello 4, ovvero forte, sulle Orobie. Nei giorni scorsi il vento ha creato degli accumuli, sui quali si è stratificata anche la neve fresca. Distacchi e slavine sono in agguato.

Occorre dunque adottare tutte le misure di sicurezza e consultare i bollettini meteo e di rischio valanghe. In primavera poi è importante anticipare i tempi dell'escursione. Nello zaino non devono mancare Arva, pala e sonda e soprattutto prudenza e buon senso.

Il livello 4-forte (nella scala di superiore c'è soltanto il livello 5-molto forte) vuol dire che il distacco è probabile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe.

Le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale.

L'Eco di Bergamo - 18 marzo 2013 Cronaca

lunedì 18 marzo 2013

Nella Conca di Oltre il Colle neve a gogo

Foto di Ivana Carnovali

La nevicata nella Conca continua con notevole intensità.
Alle ore 8 del 18 marzo 2013, il nivometro del colle di Zambla segnava 63 centimetri. E prosegue la precipitazione.

Gli amanti dello sci nordico sono in festa !

La Redazione

Pasqua? La neve non mancherà. Un po' d'ossigeno per il turismo

Foto di Gina Gelmini

Si annuncia una Pasqua bianca, come il Natale.

Le piste dovrebbero essere in condizione di ospitare gli appassionati di sci grazie alla tantissima neve caduta. Domenica ne è scesa ancora tanta, sia in montagna che sui paesi del fondovalle.

Fino alle 15,30 di di domenica si è trattato di uno sfarfallio leggero, inconsistente, che non ha creato alcun problema al traffico veicolare. La nevicata ha poi preso consistenza verso 16 ricoprendo prati, boschi e tetti delle case di un candido mantello.

Contribuendo in tal modo a ridare al paesaggio di fondovalle, dove la neve aveva lasciato posto al verde dell'erba, un aspetto tipicamente invernale. E, di conseguenza, anche lo spostarsi sulle strade di montagna è diventato un poco problematico.

«Purtroppo – affermano coralmente gli operatori turistici e i gestori degli impianti di risalita -  per troppi fine settimana le condizioni meteo non ci sono state favorevoli. Di conseguenza, pochi gli sciatori e i turisti che si sono visti sulle piste o nelle strutture alberghiere nei weekend, periodo in cui, solitamente, si lavora di più».

Però in alcune zone il manto bianco è veramente consistente e si annunciano vacanze di Pasqua all'insegna del bianco.

L'Eco di Bergamo - 18 marzo 2013 Cronaca

domenica 17 marzo 2013

Meteo: nevica sopra i 500 metri

 
È il colpo di coda dell'inverno
 

Se a Bergamo la mattinata di domenica 17 marzo è stata grigia e piovosa, nelle valli bergamasche sono state confermate le previsioni che parlavano di neve.
 
Non proprio a quote basse come si pensava, ma sia in Val Seriana, sia in val Brembana, e nelle sue diramazioni, sopra i 500-600 metri sta nevicando dalla scorsa notte. A quote inferiori piove o al massimo nevischia.
 
Se i tetti delle case e i campi e i prati si sono subito imbiancati, sulle strade la situazione non è precaria e non si segnalano al momento situazioni di criticità.

Ricordiamo che questo dovrebbe essere l'ultimo colpo di coda dell'inverno, da martedì è previsto miglioramento e ci avvicineremo alla primavera che ormai è imminente.

L'Eco di Bergamo - 17 marzo 2013 Cronaca 


sabato 16 marzo 2013

Oltre il Colle, dopo anni torna il gatto selvatico e nascono tante trote

 
Il ritorno in Valle Brembana del gatto selvatico mostra una flora in crescita, e ispira una serie di progetti che saranno la base del rilancio di Oltre il Colle "punto di forza della valle nei prossimi anni"

È stato un ritorno inaspettato, dopo anni di assenza, quello del gatto selvatico, che prende dimora a Oltre il Colle nella Conca dell’Alben, diventando il simbolo del rilancio economico e turistico ormai prossimo del vasto comune brembano. "È una grande sorpresa - conferma il sindaco Valerio Carrara - che fa riflettere sul valore ambientale della nostra valle, da tutelare ed utilizzare come arma per la crescita prevista del paese"
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Ancora non è certo, ma sembra che la vegetazione e la crescita esponenziale del numero di ungulati stiano dando nuova forma alla composizione faunistica locale. "Questo ci ha spinti ad elaborare un Pgt a misura di ambiente - precisa Carrara - in cui abbiamo favorito la creazione di collegamenti naturali che consentano agli animali di spostarsi liberamente per circa 40 chilometri quadrati di superficie su cui si estende Oltre il Colle".

La manutenzione dei sentieri e la crescita della flora fanno parte di un paesaggio incontaminato, dove a trarne beneficio sono anche le acque del fiume Parina. "Siamo tra i pochi paesi che ospitano sia la trota marmorata che quella salmonata - conferma il sindaco - e vista la loro abbondanza, in chiave sportiva e turistica, il settore ittico sarà uno dei prossimi traguardi che vogliamo raggiungere".

Ormai pronto, infatti, il progetto che vedrà la realizzazione di vasche di decantazione per un’ulteriore pulizia del letto del fiume. "Abbiamo l’ok da parte del Genio Civile che acconsentirà al deposito di ghiaia sul letto del fiume - specifica Carrara - che grazie ai flussi della corrente consentirà una pulizia efficace e naturale dai detriti sottostanti".

Una serie di iniziative ambientali molto importanti, alle quali si aggiunge l’accordo raggiunto con la direzione del Parco delle Orobie per la gestione della Cattedrale Vegetale. "Da oggi il monumento lo avremo noi in gestione, e ci occuperemo della sua manutenzione. In passato si era creata troppa confusione e non si capiva a chi fossero delegati determinati compiti".

A coadiuvarne la gestione, ci saranno la pro loco locale e le associazioni. "Intendiamo renderla fulcro di molti eventi, che serviranno a promuovere sia la bellezza architettonica del sito, sia del paesaggio, con lo scopo di allargare la forbice turistica e riportare ad una frequenza assidua del paese già tutti i villeggianti che possiedono una seconda casa nel nostro comune". Un obiettivo già sentito? Forse.

Ma questa giocherà a favore il trend demografico. "Siamo riusciti a trattenere un bel gruppo di giovani, con tante idee e che hanno deciso di mettersi in gioco per il paese. Tutti sono abituati a sentir dire che le nuove generazioni vanno verso le città, qui invece è il contrario. Oltre il Colle vuole essere già nei prossimi tre anni un punto di forza della Valle Brembana".

Cristiano Gamba
Bergamonews - 16 marzo 2013


giovedì 14 marzo 2013

Primavera? Domenica nevica. Temperature giù fino a - 5°



Idi di marzo tempestose. Il freddo artico che ha assediato mezza Europa raggiunge ora l'Italia e determinerà tempo instabile, con neve a bassa quota (in Bergamasca fra domenica e lunedì) e tanto vento.

A confermarlo è il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara.
L'irruzione fredda, spiega Ferrara, entrerà nel vivo nelle prossime ore con piogge e rovesci al Centrosud, rischio forti temporali sulle regioni meridionali, accompagnati anche da grandine. Soffieranno inoltre venti talora tempestosi tra Maestrale e Grecale, con raffiche di 80-100km/h su Isole Maggiori e basso Tirreno; mari in burrasca.

Le temperature caleranno bruscamente, portandosi sotto le medie del periodo anche di oltre 4-5°C, con neve in calo a quote collinari sulle adriatiche entro venerdì, fino a 500-900 m anche al Sud.
Al Nord il tempo guarirà lentamente sotto i colpi del fohn, con ultime precipitazioni sulla Valpadana, specie Emilia Romagna, nevose in collina e qualche spruzzata di neve sulle Alpi settentrionali.

Ma sabato mattina è atteso il picco del freddo - prosegue Ferrara - con gelate anche in pianura al Nord e sulle interne del Centro. Attesi fino a -3/-5°C sulla Pianura Padana, -1°C anche a Roma, gelo intenso sulle Alpi con minime fino a -18°C a 1800-2000 m, -15°C a 1500 m, -8/-10°C a 1000 metri.

Non si esclude persino qualche breve e locale episodio di neve fin sulla costa sul medio Adriatico. Le temperature saranno diffusamente sotto le medie stagionali, ma per poco perchè già domenica torneranno i venti più miti di Scirocco, richiamati da una nuova perturbazione atlantica in avvicinamento dalla Francia.

Domenica invece torna il maltempo, con piogge e rovesci da Ovest verso Est e nevicate anche in pianura al Nord, concludono da 3bmeteo.com (in Bergamasca attesi in pianura pochi centimetri di neve fra domenica e lunedì).

La perturbazione infatti interagirà con l'aria fredda presente, favorendo neve a quote collinari sulle regioni settentrionali, ma probabilmente anche fino al piano su Piemonte, Lombardia occidentale e Liguria interna, ma pure sino al fondovalle sulle Alpi.

Un vero e proprio colpo di coda invernale, che farà dimenticare per un po' l'avvicinarsi della primavera. La neve marzolina non è tuttavia un evento così raro in Italia, il caso più recente risale al 10 marzo 2010, quando nevicò diffusamente su tutto il Nord con accumuli fino a 20-30 cm in pianura e Trieste la bora sfiorò raffiche di 200km/h.

L'Eco di Bergamo - 14 marzo 2013 Cronaca

mercoledì 13 marzo 2013

Neve primaverile, allarme valanghe


Anticipare le ore delle escursioni

 
L'inverno finisce sul calendario, ma non in montagna. Regola forse banale ma aurea. Perché troppo spesso c'è chi se la dimentica, avventurandosi là dove invece non si dovrebbe andare. Rischio valanghe. Di questo stiamo parlando.
 
E se quest'anno, almeno finora, sulle Orobie bergamasche è andata bene, non è il caso di abbassare la guardia. Nevicate primaverili e rialzo delle temperature rappresentano infatti ulteriori variabili che vanno a inserirsi in un mosaico di per sé già articolato. A complicare il tutto una pratica – quella delle ciaspole – in costante aumento, ma molto spesso accompagnata da una scarsa attenzione per la sicurezza.

I rischi cambiano di stagione in stagione, per non dire di giornata in giornata. È il caso delle valanghe: con il passare delle settimane il manto si trasforma e si va incontro a rischi diversi. In genere si tratta di distacchi più pesanti, ma che comunque si possono sempre verificare.

Il consiglio? Prudenza, una consultazione assidua dei bollettini meteo e di rischio valanghe, ma anche alcuni accorgimenti di «stagione». Più le temperature si alzano e più è fondamentale anticipare i tempi dell'escursione. E poi dotarsi di Arva, pala e sonda, ovvero quel kit di autosoccorso che, purtroppo, tra i ciaspolatori è ancora uno strumento sconosciuto.

 L'Eco di Bergamo - 13 marzo 2013 Cronaca

martedì 12 marzo 2013

L'inverno non è finito. E si potrebbe anche rivedere la neve



Gli esperti ne sono certi: nel prossimo fine settimana le temperature caleranno molto e al Nord si potrebbe addirittura rivedere la neve anche a basse quote, per un colpo di coda invernale diventato ormai un classico.

Sole e temperature miti non ci ingannino, l'inverno è tutt'altro che finito. Il maltempo, infatti, è pronto a tornare sull'Italia e già dai prossimi giorni porterà piogge e freddo su tutto il Belpaese. E nel prossimo fine settimana i bergamaschi potrebbero addirittura rivedere la neve. Gli esperti lo sottolineano, questa cosa ormai non deve stupire più nessuno perché negli ultimi anni il classico colpo di coda dell'inverno è diventato ormai una consuetudine.

Le temperature potrebbero così scendere anche di 10 gradi, con i valori che andranno al di sotto della media anche di 5-6 gradi. Una bella botta, se così si può dire, visto l'illusione che il meteo ci ha portato domenica e lunedì, con le temperature che hanno anche sfiorato i 15 gradi.

Insomma, marzo non farà altro che confermare la tradizione che lo vede come un mese molto più vicino all'inverno piuttosto che all'estate.

Bergamonews - 12 marzo 2013

venerdì 8 marzo 2013

Fine settimana con la pioggia. E da martedì torna anche il freddo



Meteo, ancora variabile e pioggia. Il brutto tempo non accenna a cedere

«Maltempo a oltranza e senza soluzione di continuità», lo afferma il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera. «L'Italia risentirà, sino a domenica, del passaggio di una serie di perturbazioni che determineranno un clima umido e piovoso. Avremo anche delle pause asciutte e soleggiate, ma il contesto rimarrà all'insegna di una instabilità persistente», spiega Nucera.

Le regioni più penalizzate dalle precipitazioni saranno quelle Settentrionali e quelle Tirreniche. «Continua dunque questo trend caratterizzato da un inverno piovoso su ampia parte della Penisola». Non farà freddo, almeno per il momento.

I venti soffiano infatti dall'Atlantico e trasportano aria più tiepida. Le temperature fino a domenica non subiranno sostanziali variazioni e si assesteranno su valori miti. La neve cadrà sui rilievi a quote elevate: sulle Alpi sopra i 1300 m e sulla dorsale appenninica oltre i 1600/1800 m.

Da martedì, invece, arriverà anche un po' di freddo. Una massa d'aria di origine artica dilagherà su gran parte dell'Europa centro-settentrionale, portando nevicate sul Centro e Nord Europa.

«Il grande freddo faticherà ad entrare con decisione sul Mediterraneo e rimarrà confinato a nord delle Alpi», prosegue Nucera, che conclude: «La nostra Penisola risentirà solo in parte di questa situazione, con un progressivo calo delle temperature e nevicate a quote più basse. Nulla di eccezionale nel complesso».

L'Eco di Bergamo - 8 marzo 2013 Cronaca

domenica 3 marzo 2013

Ragazzino esce di pista con gli sci e rovina sull'asfalto: in ospedale



Incidente sulle pista da sci stamattina, domenica 3 marzo, a Zambla Alta, in Val Brembana. Non si hanno ancora notizie precise, ma sembra che un ragazzino con gli sci non sia riuscito a fermarsi alla conclusione di una discesa e sia finito fuori pista rovinando sull'asfalto.

Non indossando il casco, il ragazzino avrebbe sbattuto la testa e inoltre si sarebbe rotto una spalla. È intervenuto l'elisoccorso del 118 che ha trasportato il ferito in ospedale. Per fortuna le sue condizioni non dovrebbero essere molto gravi, visto che il codice d'intervento da rosso è diventato giallo. Sul posto anche i carabinieri di Zogno.

L'Eco di Bergamo - 3 marzo 2013 Cronaca