mercoledì 30 giugno 2010

Anche ad Oltre il Colle beni del Demanio che dovrebbero essere ceduti agli enti locali

Ecco i beni del Demanio di Bergamo e Provincia che passeranno agli enti locali



Pubblichiamo l’elenco di tutto il patrimonio dell’agenzia del Demanio in città e provincia di Bergamo che, se diventerà realtà il federalismo demaniale, dovrebbe essere ceduto agli enti locali. Si tratta di un elenco provvisorio, aggiornato al 30 aprile 2010. La lista definitiva sarà infatti pubblicata a fine luglio.

Bergamo ex gruppo rionale “M.Bianchi” Grumello del Piano, via Gorizia 3
Bergamo palazzo comando, via Pignolo
Bergamo, ex alveo del torrente Moria, Bergamo, Via Cesare Battisti
Bergamo, ex alveo Roggia Piuggia, Loreto
Bergamo, ex caserma Flores, Gasparini Boccaleone, via Gasparini
Bergamo, ex ferrovia di valle Brembana, Boccaleone
Bergamo, ex ferrovia di valle Brembana, Valle d’Astino
Bergamo, ex ferrovia di valle Brembana, Valtesse
Bergamo, ex ferrovia di valle Seriana, Boccaleone
Bergamo, ex ferrovia di valle Seriana, Redona
Bergamo, ex carcere di Sant'Agata
Bergamo, quota di immobiliari facenti parte del condominio via XXIV Maggio
Bergamo, quota indivisa di scuola materna in via Guido Sylva 10
Bergamo, ripostiglio
Bergamo, scuola materna in via Meucci n.4
Bergamo, scuola materna via Borgo Palazzo n.20
Bergamo, scuola materna via Coghetti
Bergamo, terreno via XXIV Maggio
Bergamo, tracciato ex ferrovia di valle Brembana, sezione censuaria Redona

Albino, ex alveo fiume Serio, Sega
Albino, ex alveo torrente Luio, Desenzano al Serio
Albino, ex ferrovia di valle Seriana, Albino
Albino, ex ferrovia di valle Seriana, Desenzano al Serio

Almè, ex ferrovia di valle Brembana, Almè

Almenno San Salvatore, ex poligono di tiro a segno, con accesso in via Bersaglio

Alzano Lombardo, ex ferrovia di valle Seriana, Alzano Maggiore

Arzago d’Adda, quota indivisa di scuola materna in via Giuseppe Mazzini n.1

Bariano, terreno ex alveo del fiume Serio, Tanganica

Berzo San Fermo, terreni e fabbricato rurale

Bonate Sopra, porzione di fabbricato destinato ad uso residenziale con annesso locale ripostiglio.

Bottanuco, scuola materna via Chiesa, frazione Cerro

Bracca, fabbricato destinato al laboratorio magazzino ex Signora Gritti Gianfranca

Branzi, ex alveo fiume Brembo, Branzi

Brembate, ente morale asilo infantile di Brembate Sotto, via Oratorio S.N.

Brembilla, campo di tiro a segno via Roma
Brembilla, quota di 1/3 di 3 unità immobiliari ad uso abitativo in comune di Brembilla

Camerata Cornello, ex ferrovia di valle Brembana, Camerata Cornello

Canonica d’Adda, negozio in via Nuova

Caravaggio ex casa del fascio, stradone del santuario
Caravaggio, case per lavoratori agricoli, via Panizzardo, cascina Bornocchia
Caravaggio, immobile residenziale, lavoratori agricoli
Caravaggio, quota indivisa di scuola materna in via San Bernardino

Carvico, terreno devoluto allo stato, località Monte Canto
Carvico, terreno devoluto allo stato, località Zanvona

Casazza, ex alveo torrente Drione, Mologno
Casazza, ex alveo valle del Soldato, Mologno
Casazza, reliquato dalveo del torrente Drione, Mologno
Casazza, terreno ex alveo di torrente, Mologno

Casnigo, ex ferrovia di valle Seriana, Casnigo

Castione della Presolana, valle del Boschetto, Frucci, Castione della Presolana, Songavazzo

Cisano bergamasco, Molino di Val Bonaga, Val Bonaga

Ciserano, unità immobiliare adibita ad uso residenziale, ex Signor Nava

Clusone, ex ferrovia di valle Seriana, Clusone

Colere, porzione di fabbricato destinato a laboratorio con annessi uffici, ex Signor Belingheri Flavio

Cologno al Serio, ex Alveo roggia, Urgnana

Colzate, ex ferrovia di Valle Seriana, strada provinciale

Comun Nuovo, quota indivisa di scuola materna in via Zanica 4

Costa Volpino, ex alveo fiume Oglio, Bosca
Costa volpino, ex alveo fiume Oglio, Bosca
Costa volpino, ex alveo fiume Oglio, Bosche
Costa Volpino, quota di ¼ di terreno pertinenziale
Costa Volpino, tiro a segno bersaglio

Curno, quota di 1/3 di immobile sito in Curno

Dossena, abitazione e rudere località Montain Ash

Fino del Monte, albergo ristorante

Fiorano al Serio, ex ferrovia di valle Seriana, Fiorano al Serio

Fonteno, terreno con fabbricato rurale, Fonteno

Foppolo, condomino “S.Camillo”, Foppelle

Gandellino, ex alveo fiume Serio, Gandellino

Gazzaniga, ex ferrovia di valle Seriana, Gazzaniga

Ghisalba ex fiume Serio, cascina dei consoli
Ghisalba terreno “Al ponte”, ponte sul Serio
Ghisalba, area ex alveo fiume Serio, Ghisalba
Ghisalba, terreno ex alveo fiume Serio Ghisalba

Gorle ex deposito munizioni, via Martinelli 35

Gorno, casa Campello
Gorno, centro direzionale Campello
Gorno, palazzo campello n 27
Gorno, tettoia Riso

Grassobbio, ex alveo del fiume Serio, Grassobbio
Grassobbio, fonderia fiume Serio
Grassobbio, terreno ex alveo fiume Serio Grassobbio

Grone, torrente Cherio, Grone

Isola di Fondra ex alveo Brembo di Fondra, Fondra

Leffe, scuola materna via V.Mosconi, S.N. Leffe

Lenna, ex ferrovia di valle Brembana, Lenna

Lovere, porzione di ½ di immobile sito in Lovere, Via Dosselo

Martinengo, poligono di tiro a segno in Martinengo

Monasterolo del Castello, terreno boschivo

Mozzo, ex alveo torrente Quisa, Dorotina
Mozzo, terreno ex alveo pertinenziale al torrente Quisa, Mozzo

Nembro, ex alveo fiume Serio, Nembro
Nembro, ex ferrovia di valle Seriana, Alzano Sopra
Nembro, ex ferrovia di valle Seriana, Nembro
Nembro, quota di 1/3 di terreno boschivo con fabbricato rurale

Oltre il Colle, cabina per argano, Nesa
Oltre il Colle, casa del guardiano demolito Plassa
Oltre il Colle, casa del sorvegliante e ruderi demolito Plassa
Oltre il Colle, casa nuova, cascineto di Monte Arera
Oltre il Colle, ex laveria val Parina
Oltre il Colle, Macalle, laveria val Parina

Oneta, area di fabbricato demolito fortuna
Oneta, casa del guardiano Spini di Monte Grem
Oneta, ex forni calcinazione forni
Oneta, ex lavanderia gravimetrica, forni di Padobel
Oneta, fabbricati industriali Ronchellini
Oneta, piazzale n 5, San Rocco
Oneta, ribasso numero 2, Monte Grem

Orio al Serio, pertinenza aeroportuale, Orio al Serio

Piazza Brembana, ex ferrovia di valle Brembana, piazza Brembana
Piazza Brembana, ex poligono di tiro al segno, via Mamma Calvi

Ponte Nossa, ex ferrovia di Valle Seriana, Ponte Nossa
Ponte Nossa, ex ferrovia di valle Seriana, Ponte Nossa
Ponte Nossa, ex ferrovia di valle Seriana, Spiazzi

Ponteranica, ex ferrovia di valle Brembana, Ponteranica

Ponte San Pietro, ex alveo torrente Quisa, Dorotina

Pontida, torrente Dordo, in Pontida

Ranica, ex ferrovia di valle Seriana, Ranica

Ranzanico, tratto di spiaggia lago d’Endine, Ranzanico

Rogno, ex canale scolatoio, Rogno Castello San Vigilio
Rogno, quota indivisa di scuola materna in via Nazionale 23

Romano di Lombardia cinema-teatro sociale, via Monte Grappa

Roncobello, appartamento in condominio Milesi

Rovetta, ex alveo valle Lo Rovetta
Rovetta, ex tratto d’alveo valle Lo Rovetta

San Giovanni Bianco, appartamento al secondo piano quota di ½ via santuario nord 13
San Giovanni Bianco, ex ferrovia di valle Brembana, Fuipiano al Brembo
San Giovanni Bianco, ex ferrovia di valle Brembana, S.Gallo
San Giovanni Bianco, ex ferrovia di valle Brembana, san Giovanni Bianco

San Paolo d’Argon, fabbricato a destinazione mista

San Pellegrino terme, ex ferrovia di valle Brembana, località Antea
San Pellegrino terme, ex ferrovia di valle Brembana, Piazzo Basso
San Pellegrino terme, ex ferrovia di valle Brembana, San Pellegrino terme

Sant’Omobono Imagna, ex alveo località Selino
Sant’Omobono Imagna, ex alveo Mazzoleni
Sant’Omobono Imagna, terreno in Sant’Omobono Imagna, località Cepino

Sarnico, ex alveo lago d’Iseo, Sarnico
Sarnico, ex alveo lago d’Iseo, Lazzarini
Sarnico, lago d’Iseo, Tesone
Sarnico, sponda lacuale, Sarnico

Sedrina, ex ferrovia di valle Brembana, Sedrina
Sedrina, quota ½ appartamento P.T. via Mazzini 27

Seriate, area ex alveo fiume Serio
Seriate, area ex alveo fiume Serio, campo Serio
Seriate, campo di tiro a volo Seriate
Seriate, scuola materna via Colleoni, S.N. Seriate
Seriate, terreno devoluto allo stato per debito di imposta maldura

Serina, fabbricato demolito, via Casone
Serina, quota di terreni in Serina e porzione di fabbricato

Sorisole, ex ferrovia di valle Brembana, Sorisole
Sorisole, quota indivisa di scuola materna in via Papa Giovanni XXIII 11

Sovere, appartamento in comune di Sovere, devoluto per debito di imposta Corti Giovanni
Sovere, negozio devoluto per debito di imposta

Spirano, ex alveo Roggia S.Rocco, località circonvallazione

Torre Boldone, ex ferrovia di valle Seriana, Torre Boldone
Torre Boldone, Gardellone via Bugattone

Torre de’ Roveri, quota indivisa di scuola materna in via Mansueto Astori

Trescore Balneario, ex alveo torrente Cherio, terme di San Pancrazio
Trescore Balneario, poligono di tiro a segno in Trescore Balneario

Treviglio, quota indivisa di scuola materna in via delle Battaglie

Ubiale Clanezzo, unità abitativa

Val Bondione, ex case per i senza tetto in Val Bondione, via Manina 55

Val Brembo, scuola materna Ossanesga

Val Negra, ex ferrovia di valle Brembana, Val Negra

Vertova, ex ferrovia di valle seriana, Vertova

Vigano San Martino, torrente Cherio, Vigano San Martino

Villa d’Almè, ex ferrovia di valle Brembana, Villa d’Almè

Villa di Serio, scuola materna Gavarno 70
Villa di Serio, terreno ex alveo del fiume Serio
Villa di Serio, terreno ex alveo del fiume Serio, in comune di Villa di Serio

Villongo, scuola materna, via Zucca

Zogno, ex alveo Roggia
Zogno, ex ferrovia di valle Brembana, Zogno

lunedì 28 giugno 2010

Legge mancia, piovono soldi sui paesi dei parlamentari


Qualche esempio? A Oltre il Colle, Comune di residenza del senatore Valerio Carrara, nei prossimi due anni andranno 150 mila euro per il completamento di una pista da sci.


La legge mancia non si tocca, alla faccia di tagli, manovre e manovrine. Anche quest’anno i parlamentari di Camera e Senato hanno dimostrato tutta la generosità nei confronti dei collegi che li hanno eletti con finanziamenti su misura. Aiuti ad hoc a Comuni, fondazioni, diocesi. Nemmeno la crisi ha potuto porre un freno alle estenuanti trattative di deputati e senatori per strappare qualche migliaia di euro. I fondi sono stati inseriti in due decreti targati ministero dell'Economia. Il primo è stato emanato a febbraio su proposta della commissione Bilancio della Camera. Il secondo, per assecondare le istanze dell'analoga commissione del Senato, pochi giorni fa. Guardando l’elenco si può indovinare a quale parlamentare si deve la “gratifica”. Basta incrociare la destinazione dei soldi con il Comune di residenza del benefattore. Per i parlamentari, del resto, è motivo di orgoglio riuscire a spuntare più risorse per i propri elettori. Se sei sindaco di un Comune che ha dato i natali a qualche onorevole è un po’ più semplice regalare ai cittadini una scuola, oppure una strada. Gli altri primi cittadini, visti i tempi, devono invece confidare nella futura fortuna politica di qualche concittadino.

Sono numerosi i casi in cui è abbastanza semplice risalire alla sponsorizzazione parlamentare dell'aiuto. Tre i casi bergamaschi: a Oltre il Colle, Comune di residenza del senatore Valerio Carrara, nei prossimi due anni andranno 150 mila euro per il completamento di una pista da sci. A Pontida, dove il sindaco è il deputato leghista Pierguido Vanalli, 150 mila euro saranno impiegati per le opere di riqualificazione del terreno di copertura della linea ferroviaria. Mentre la senatrice Alessandra Gallone ha “strappato” 250 mila euro per l’adunata nazionale degli alpini dello scorso maggio. Gli altri Comuni che beneficeranno della legge
mancia sono Roncola, per il rifacimento di una strada e del centro sportivo (150 mila euro), e Boltiere, a cui verranno dati 150 mila euro per il rifacimento della scuola Dante Alighieri.

 Bergamonews - 28 giugno 2010

sabato 26 giugno 2010

Santa Brigida Stasera il raduno. Targa per tutti i musicisti

Sfilano le nove bande della valle


Santa Brigida - Farà eco tra le montagne che circondano Santa Brigida la melodia delle nove bande della Valle Brembana. Si terrà, infatti, oggi il terzo raduno delle bande.

La manifestazione, che il primo anno si è svolta a Serina e lo scorso a Lenna e Piazza Brembana, avrà come protagonisti i nove corpi bandistici della valle: Dossena, «San Bartolomeo» di Oltre il Colle, «San Martino Oltre la Goggia» di Piazza Brembana e Lenna, «Cavalier Ghilardi» di San Giovanni Bianco, San Pellegrino, Vedeseta, Zogno e naturalmente quella di Santa Brigida.

La manifestazione è organizzata dall'Amministrazione comunale e dalla Pro loco di Santa Brigida, con la collaborazione della banda locale e dell'Associazione bergamasca bande musicali e il patrocinio della Comunità montana della Valle Brembana.

Nell'esibizione saranno impegnati più di 350 musicanti che partiranno alle 20,15 dal piazzale sopra il campo sportivo e, con un intervallo di dieci minuti una banda dall'altra, partiranno sfilando per le vie del centro.

Le bande si ritroveranno alle 21 sul piazzale della parrocchia per il concerto, nel corso del quale ogni corpo musicale eseguirà due brani. Il gran finale sarà invece suonato all'unisono. A ogni gruppo sarà poi donata una targa e per tutti i musicisti seguirà il rinfresco.

«Le scorse edizioni questa manifestazione ha avuto un gran successo di pubblico e speriamo che anche quest'anno si ripeta con lo stesso entusiasmo – spiega il presidente della banda Santa Brigida, Enio Rossi –. Ci auguriamo che anche il tempo sostenga la buona riuscita del raduno che dà risalto alla musica e ai valori che le bande ci tramandano».

Durante la manifestazione sarà ricordato in modo particolare Filippo Ricuperati, un giovane musicista di Oneta, recentemente scomparso e che suonava nella banda di Oltre il Colle.

Eleonora Arizzi -L'Eco di Bergamo Sabato 26 Giugno 2010 PROVINCIA, pagina 30

venerdì 25 giugno 2010

Oneta, al Santuario del Frassino riscoperta la fonte dell'Apparizione

La Fontana al Santuario della Madonna del Frassino

A due anni dal 500° anniversario dell'Apparizione della Madonna del Frassino è stata portata alla luce, a Oneta, l'antica fonte riconducibile al primo fatto prodigioso. Secondo la tradizione il 2 luglio del 1512 la Madonna apparve a Pierina Carobbio di Scullera, una pastorella sofferente alla vista, che guarì dopo aver messo sugli occhi un fazzoletto dove Maria aveva lasciato cadere tre gocce di sangue. Oggi, all'interno del santuario, il sacello davanti all'altare contiene la riproduzione dell'evento.

Secondo i verbali delle visite pastorali dei vescovi Lippomano nel 1536 e di San Carlo Borromeo nel 1575, Petruccia raccolse invece le lacrime di sangue da un'immagine miracolosa posta su una parete dell'edicola che custodiva una fontana.

Oggi è stata ripristinata l'antica fontana posta vicino a quella che agli albori, prima del fatto miracoloso, era la cappella già dedicata alla visita di Maria alla cugina Elisabetta. Proprio qui secondo i documenti storici sarebbe avvenuta la lacrimazione.

La fontana e i quattro gradini, collocati nel posto originario, erano stati trovati in uno scantinato dell'edificio adiacente il santuario. Fervono ora i preparativi per le celebrazione del 2 luglio. La sera della vigilia, alle 20, nella chiesa di Scullera sarà celebrata la Messa, al termine della quale partirà una fiaccolata che raggiungerà il santuario. Il giorno dell'apparizione la Messa sarà celebrata alle 7, alle 8,30, alle 10,30, alle 17,30 e alle 20, ma anche alle 15,30, dopo il rosario la tradizionale benedizione

L'Eco di Bergamo - 25 giugno 2010

martedì 22 giugno 2010

Con l’auto volo di 45 metri: illeso


È precipitato in un dirupo, forse a causa dei freni rotti

SERINA Un volo di 45 metri con la propria auto e ritrovarsi miracolosamente illesi.
È successo ieri, verso le 15, a Serina, lungo la strada che da Oltre il Colle conduce al capoluogo della Valle Serina nei pressi del bivio di Dossena, lungo la provinciale 27.

L’auto, un fuoristrada Mitsubishi, proveniente da Oltre il Colle stava viaggiando in direzione di Serina, quando prima di una curva il conducente s’è accorto che i freni erano fuori uso. A quel punto l’auto con a bordo solo l’autista, ha sbandato contro il guardrail, sfondandolo e poi capovolgendosi per quattro, forse cinque volte, nel dirupo laterale alla strada.
«Il volo dell’auto è stato di circa 40 o 45 metri – commenta un residente intervenuto poco dopo l’incidente  , abbiamo pensato al peggio, invece l’autista è uscito dal fuoristrada con qualche contusione, ma apparentemente nulla di grave. Visto il volo fatto dall’auto, tutti eravamo molto preoccupati, alcune persone del posto stavano scendendo dalla scarpata per prestare i primi soccorsi, quando hanno visto l’uomo uscire quasi illeso.

L’auto non ha nemmeno sfiorato le piante adiacenti, è scivolata lungo il prato, fermandosi su un pianoro a valle».

Nel giro di pochi istanti sono intervenuti i carabinieri della stazione di Serina e il personale del 118 di San
Giovanni Bianco, che hanno effettuato sul posto gli accertamenti medici del caso al guidatore del veicolo, senza riscontrare nessun trauma. Un pezzo dell’impianto frenante è stato ritrovato qualche decina di metri prima del tornante dove l’auto è andata fuori strada. A peggiorare la situazione, la pendenza in discesa della carreggiata su cui stava viaggiando. Completamente distrutta l’automobile con vetri in frantumi ovunque e la carrozzeria in molte parti accartocciata.

sabato 19 giugno 2010

Fuciletti e dintorni, il caso si complica !

Toppata del Consigliere Maurizio o "scheletri nell'armadio" dell'Amministrazione?
Lo scontro a Oltre il Colle
Dopo la polemica gara annullata

Il presidente dell'Ifta (Federazione di field target, sport che simula la caccia con armi ad aria compressa) Franco Beri interviene sulla polemica scoppiata recentemente al Consiglio comunale di Oltre il Colle. Secondo la minoranza di Paolo Maurizio il terreno utilizzato come campo da tiro da Ifta è di proprietà comunale e quindi l'utilizzo andrebbe regolarizzato. «Non è affatto vero che il terreno è di proprietà comunale – replica Beri –. Dell'appezzamento utilizzato come campo da tiro, 4.900 metri quadrati sono di proprietà privata in uso a Ifta e cento metri quadrati di proprietà comunale in uso a Ifta. Per l'uso della proprietà comunale è stata rilasciata definitiva autorizzazione a Ifta nel 2005 e per le prove di tiro avvenute in precedenza erano state rilasciate autorizzazioni temporanee: tutto è sempre stato in regola».

Continua Beri: «Pertanto Ifta ha, sempre legalmente e lecitamente, occupato la piccola porzione d'area comunale tanto contestata dal consigliere di minoranza Paolo Maurizio che, come qualcuno ha detto in Consiglio, ha trasformato la questione dei cento metri quadrati nel campo di tiro, in un mero fatto politico personale contro il marito del sindaco (Claudio Leoni, che fa parte di Ifta), vicenda del resto ormai nota in paese».

«Il sindaco di Oltre il Colle Rosanna Manenti, da noi interpellata per sapere perché avesse dichiarato che addirittura un terzo dell'area in gestione a Ifta è di proprietà comunale – afferma ancora Beri – ha smentito di avere fatto tale affermazione.
Ringraziamo la maggioranza, che non ha voluto tagliare immotivatamente quella che è stata considerata una risorsa turistica estiva di Oltre il Colle: la mozione di Paolo Maurizio con le sue molteplici argomentazioni infondate è stata respinta ai voti, in più con l'impegno da parte del Comune di "trasformare" l'autorizzazione rilasciata nel 2005 dall'ex sindaco Carrara in una vera e propria convenzione tra municipio e Ifta.

Quale protesta pubblica verso Paolo Maurizio e il gruppo "Crescere insieme", Ifta ha deciso di revocare la manifestazione di tiro con armi ad aria compressa aperta a tutti e che avrebbe dovuto svolgersi il 20 giugno
(domani per chi legge, ndr) alla Conca dell'Alben».
L'Eco di Bergamo - Sabato 19 Giugno 2010 PROVINCIA, pagina 33

Nota della Redazione:

Ma la protesta ha un sapore "fantozziano". Contro chi é fatta ?

venerdì 18 giugno 2010

Le valli a caccia del rilancio

«Innovare e fare squadra»

Parola d'ordine: fare squadra e superare i campanilismi. Se sulle montagne orobiche il turismo appare un po' in affanno (-11% di presenze rispetto a dieci anni fa, dice l'ultimo rapporto della Provincia) e gli stranieri scarseggiano, per gli addetti ai lavori la soluzione passa prima di tutto attraverso un miglior coordinamento di progetti, iniziative e campagne promozionali.

Gli assessori al Turismo delle Comunità montane ne hanno parlato ieri mattina con il nuovo Consiglio di amministrazione dell'agenzia provinciale Turismo Bergamo. «Scopo dell'incontro era una prima ricognizione, con il nuovo Cda, della situazione del turismo in montagna – spiega l'assessore provinciale Giorgio Bonassoli, che è anche consigliere di Turismo Bergamo –. Ora daremo vita a dei gruppi di lavoro che si incontrino con cadenza mensile per affrontare le varie problematiche».

Che in montagna non mancano: «Il nostro sistema turistico montano ha saputo rinnovarsi meno che altrove, soprattutto dal punto di vista della ricettività alberghiera e delle proposte invernali – riflette dalla Valle Seriana l'assessore Guido Fratta –. Da noi si arriva per sciare o per la villeggiatura delle seconde case. Vanno sviluppati gli altri fronti: il turismo culturale, quello sportivo, quello verde che va in cerca di parchi e aree protette. Con l'obiettivo di superare la stagionalità degli arrivi e diventare attrattivi per tutto l'anno».

«Finora le valli hanno puntato più sul manifatturiero che sul turismo – aggiunge Mariateresa Sibella, Valle Imagna –. La presenza dell'aeroporto va sfruttata meglio, mettendo a disposizione di chi arriva maggiori informazioni sulle possibilità di visita».

Per Franco Belingheri (Valle di Scalve) «il turismo in Bergamasca è stato sempre considerato un optional, ora è il momento di fare qualcosa di più. La fase di difficoltà è certamente legata anche alla crisi economica. Sulle nostre montagne però va tenuto presente anche il tema dell'accessibilità: in Valle di Scalve le strade risalgono all'età napoleonica, e su alcune curve i pullman devono fare tre manovre. Queste cose contano». Un punto su cui concorda Simone Scaburri, presidente della Comunità dei Laghi (zona che comunque nel 2009 ha registrato un aumento di presenze): «Bisogna ragionare sui trasporti da e per Orio: gli hotel della
nostra zona sono ridotti ad andare a prendere i turisti in auto allo scalo – dice –. Siamo comunque moderatamente soddisfatti per l'incremento registrato nel Sebino e in Valle Cavallina. Gli operatori turistici hanno fatto uno sforzo notevole, ma sono pochi».

Tutti d'accordo sulla necessità di pubblicizzare il «sistema Orobie» nel suo complesso. «Quello che serve ora – rileva Silvano Ravasio, presidente di Turismo Bergamo – è una promozione univoca di tutto il territorio, che comprenda anche l'offerta di pacchetti turistici tematici e approfonditi e la visibilità delle ampie proposte che il nostro territorio offre. Per esempio, chi arriva all'aeroporto di Orio deve sapere che nel raggio di pochi chilometri può vistare la montagna, il lago, la pianura o Bergamo Alta».

«È positiva l'unità di intenti che è emersa dall'incontro – aggiunge dalla Comunità Valle Brembana l'assessore al Turismo Giovanni Fattori –. Bisogna crescere nella promozione comune, lavorando in modo non localistico ma settoriale. Più che per singoli paesi, la comunicazione va fatta sull'offerta complessiva in un determinato ambito, come lo sci o la cultura».

Un coordinamento sulla promozione, dunque, è il primo passo. «Accanto a questo, la Provincia è già al lavoro sulle opere che possano garantire una migliore accessibilità, come la variante di Zogno – aggiunge Bonassoli –. Siamo poi al fianco degli imprenditori che si impegnano nell'innovazione delle strutture ricettive, un altro tema su cui occorre lavorare».

Fausta Morandi - Venerdì 18 Giugno 2010 PROVINCIA, pagina 29
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Nota della Redazione:
Come ogni anno, all'inizio della stagione estiva le varie Amministrazioni Comunali si accingono a varare "iniziative" allo scopo di attrarre la visita di turisti e villeggianti. Sono le varie Pro Loco che, organizzativamente, mettono a disposizione "pacchetti" di manifestazioni, molto spesso con l'aiuto di volontari e cercando "sponsor" che coprano, almeno in parte, i costi derivanti.
Le Amministrazioni, pur in un frangente come l'attuale di serie difficoltà economiche, cercano di agevolare economicamente e burocraticamente le attività delle Pro Loco sapendo che lo sforzo fatto ricade "positivamente" sull'economia locale.
La sollecitazione, contenuta nell'articolo riportato, a "fare squadra" ha un interessante risvolto: significa anche rsparmiare e gestire al meglio le opportunità esistenti.
Sembrerebbe ovvio ma non sempre corrisponde alla realtà.
Il "campanilismo" esiste e, ancor peggio, pure le "incomprensioni e ripicche" tra Amministrazione e Pro Loco.
Cui prodest ?
Il Gallo del Pollaio

mercoledì 16 giugno 2010

Fiaccolata per ricordare le vittime dell'Arera

Oltre il Colle - Nel fine settimana al rifugio Capanna 2000: dieci anni fa morirono in quattro


Il podio della gara di sci al rifugio Capanna 2000Oltre il ColleSabato e domenica, al rifugio Capanna 2000, a Oltre il Colle, saranno ricordati i quattro scialpinisti morti dieci anni fa sul monte Arera. Agostino Ghilardi di Alzano, Luigi Lazzaretti di Cologno, Agostino Berlendis di San Pellegrino e Pierangelo Epis di Vertova perirono il 17 dicembre 2000 sul monte Arera, diventato una lastra di ghiaccio. Nell'occasione sarà ricordata anche un'altra vittima della montagna: Pierangelo Maurizio, alpinista di Oltre il Colle, morto nel 2007 sull'Everest.

Il ritrovo sarà alle 17 di sabato al rifugio, alle 18,30 la partenza della fiaccolata verso la cima dell'Arera, alle 22,30 i fuochi d'artificio e quindi la cena. Durante la notte ancora canti in rifugio. Domenica, alle 11, la celebrazione della Messa, seguita dal pranzo con i giovani di Zambla. E lo scorso 6 giugno, proprio in ricordo di Pierangelo Maurizio, si è rinnovata sull'Arera la tradizionale gara di sci estivo (lo scorso anno, grazie alla gran quantità di neve si disputò addirittura l'11 luglio). Si tratta di uno slalom gigante lungo il
Canale della Luna, a pochi passi dal Sentiero dei fiori e dal rifugio Capanna 2000.

«È un'iniziativa nata con tanto entusiasmo – spiega Barbara Manenti – cresciuta con il classico passaparola e destinata a diventare un appuntamento fisso a cavallo fra la stagione invernale e quella estiva. Il contrasto fra i sentieri e i prati punteggiati di fiori e il canalone con l'ultima neve è davvero suggestivo. Le abbondanti nevicate di quest'anno hanno garantito la permanenza di almeno 120 centimetri di neve, nonostante il naturale rialzo termico delle ultime settimane». Le difficoltà tecniche del percorso non erano date soltanto dai 300 metri di discesa e dalle 20 porte direzionali, ma anche dalla necessità, dopo la discesa di ricognizione e le due manche, di risalire a piedi con gli sci in spalla, vista l'insolita location.

Una gara d'altri tempi, una prova da pionieri, con il via sancito dall'urlo del cronometrista manuale Thomas Cannone e l'équipe fotografica di Pierluigi Palazzi, Beatrice Tiraboschi ed Elvis Palazzi pronta a immortalare le gesta dei novelli campioni.

Il pubblico di amici, fidanzate, parenti ed escursionisti di passaggio era numeroso: ovazioni particolari hanno salutato il piccolo Yuri Rizzi, 4 anni, e Batistì Cortinovis, classe 1938, con i suoi 72 anni il meno giovane (ma solo per l'anagrafe) di tutti. Non hanno voluto mancare l'appuntamento il rifugista Attilio Rizzi e le giovani promesse dell'agonismo Fabio Tiraboschi e Claudio Valle. Nella classifica finale hanno primeggiato i maestri di sci Pierluigi Parravicini e Giobbe Galizzi. Ideale medaglia di bronzo per Fabrizio Manenti, che ha preceduto Fabio Carrara e Fabio Tiraboschi.

L'Eco di Bergamo - Mercoledì 16 Giugno 2010 PROVINCIA, pagina 32

domenica 13 giugno 2010

In Consiglio e' polemica sul campo da tiro

Oltre il Colle - La minoranza: i terreni sono comunali. Il sindaco: solo un terzo dell'area

Oltre il Colle - La proprietà del mappale 1.219, quello utilizzato dall'associazione «Ifta» come campo da tiro in località Ca' Pasì, è stata al centro dell'ultima seduta del Consiglio comunale di Oltre il Colle.

Ne aveva chiesto conto in una mozione il gruppo di minoranza «Crescere insieme»: «Il terreno – ha spiegato il capogruppo Paolo Maurizio – è di proprietà comunale dal 1983. Chiediamo che la situazione venga regolarizzata: l'associazione faccia richiesta di utilizzo dell'area e il Consiglio comunale deciderà se potrà concederla o meno. Nel frattempo invitiamo l'amministrazione comunale a far sospendere l'attività di "Ifta" sul campo a Ca' Pasì». La richiesta della lista di minoranza era quindi «doppia»: in primo luogo regolamentare il rapporto con l'associazione tramite una convenzione, ma anche, nell'attesa che questa venga firmata, far interrompere le attività svolte dal gruppo sul terreno di proprietà comunale.

Sulla mozione è intervenuto anche il consigliere indipendente Daniele Cavagna: «È una situazione che va avanti da tre anni. Non condivido il simbolo di lotta politica in cui la minoranza ha trasformato il campo di tiro, ma non sono neanche soddisfatto delle risposte che ha dato la maggioranza. Sarebbe stato meglio gestire la situazione in precedenza». La mozione è stata bocciata con il voto contrario della maggioranza. In seguito alla votazione il sindaco Rosanna Manenti (che si è astenuta in quanto il marito è l'ex presidente dell'associazione) ha comunicato che è stato fatto un rilievo e che il campo da tiro insiste per un terzo sul mappale di proprietà comunale, mentre per due terzi su un terreno di proprietà privata. «Normeremo questa situazione – ha detto il primo cittadino – creando un regolamento che sistemi la pratica definitivamente».

È stato inoltre approvato il rendiconto della gestione finanziaria 2009 del Comune, con un avanzo di amministrazione di poco superiore ai 169 mila euro, di cui 82 mila come fondi non vincolati e 52 mila per opere pubbliche. Sia la lista di minoranza «Crescere insieme» sia l'indipendente Daniele Cavagna hanno sollecitato l'amministrazione a investire questi «risparmi» in opere.

La seduta consiliare si era però aperta con la comunicazione da parte del sindaco del finanziamento a fondo perduto di 150 mila euro erogato dal governo, su proposta del senatore Valerio Carrara, che sarà utilizzato per le piste da fondo del Monte Alben. Il finanziamento è suddiviso in due tranche: la prima sarà erogata quest'anno per un importo di centomila euro, mentre la seconda lo sarà il prossimo anno per i restanti 50 mila. Il sindaco Manenti ha espresso la propria soddisfazione, ringraziando il senatore Carrara per l'iniziativa.

Davide Cortinovis  L'Eco di Bergamo - Domenica 13 Giugno 2010 PROVINCIA, pagina 35




martedì 8 giugno 2010

A volte ritornano

«Cattedrale verde» sul monte Arera


Si piantano le colonne. Voluta dal Parco delle Orobie: inaugurazione per agosto
Alta fino a 15 metri e lunga 29, sarà composta da alberi

Oltre il Colle - Dopo due anni di attesa si inizia a costruire la «cattedrale verde» voluta dal Parco delle Orobie: sarà alta da 8 a 15 metri, lunga 29 e larga 24, per 650 metri quadrati di superficie, 5 navate e
42 colonne. Ideata dall'artista lodigiano Giuliano Mauri (morto nel 2009), sorgerà in località Grumello, a circa 1.200 metri di quota, sulla strada che dalla Plassa porta alle pendici del monte Arera, a Oltre il Colle. La struttura in legno di sostegno con le prime piante, dovrebbe essere già pronta entro fine agosto.

Da poco, infatti, il Parco delle Orobie ha affidato l'incarico dei lavori ai tre Consorzi forestali bergamaschi, quello dell'alta Valle Brembana e i due della Valle Seriana. Ma cos'è la «cattedrale verde» o «cattedrale vegetale» che sorgerà in Valle Serina? Sarà un'opera d'arte, realizzata con alberi e rami, che assumerà, appunto, la forma di una cattedrale, a cinque campate. «Un connubio di arte, natura e spiritualità – spiega il presidente del Parco delle Orobie Franco Grassi – voluto per valorizzare il monte Arera, attraverso l'arte dei roccoli». Perché, sostanzialmente, la costruzione della «cattedrale verde» si rifà alle antiche costruzioni rurali
dei cacciatori, tipiche delle nostre valli. «Tempo tre mesi e si potrà vedere la struttura in legno, di per sé già bellissima – continua Grassi – con le prime piante, carpini e altri alberi autoctoni, alti circa due metri. Poi la "cattedrale", con i suoi intrecci di rami, crescerà di anno in anno, assumendo colori diversi a seconda delle stagioni».

Un percorso, quello della «cattedrale», iniziato peraltro due anni fa: era il luglio 2008 e, in località Plassa, veniva realizzato e inaugurato in grande stile il portone d'ingresso della struttura. «Ma i tempi si sono allungati – prosegue Grassi – perché abbiamo dovuto reperire alcuni fondi, si è dovuto individuare un luogo più idoneo e poi soprattutto per la scomparsa di chi aveva abbozzato il progetto, Giuliano Mauri. L'artista aveva già fatto alcuni sopralluoghi e aveva in mente cosa realizzare: quelle idee ora verranno portate avanti dal figlio».

Mauri, scomparso nel maggio 2009, divenne famoso proprio per le sue architetture naturali, realizzate con rami e tronchi di legno. Tra le sue opere più famose un'altra «cattedrale verde», quella realizzata a Borgo Valsugana nel 2001, in Val di Sella (Trento) per la manifestazione di arte contemporanea «Artesella». «Ma quella che sorgerà a Oltre il Colle – spiega Grassi – sarà ancora più grande». Sarà un'opera d'arte ma anche un luogo d'incontro: culturale, per feste o per incontri interreligiosi, secondo lo spirito proprio della «cattedrale» che dovrà richiamare alla spiritualità. «Sorgerà in un punto panoramico bellissimo – aggiunge il sindaco di Oltre il Colle Rosanna Manenti – un pianoro qualche decina di metri distante dalla strada che sale dalla Plassa all'Arera. Da qui si possono vedere tutte e quattro le cime che circondano il nostro paese: Grem, Arera, Alben e Menna. Quando, dal Parco, abbiamo avuto la proposta di ospitare la "cattedrale" la nostra risposta è stata subito entusiasta. Per Oltre il Colle sarà sicuramente un motivo di vanto».

Ma l'opera d'arte di Mauri non sarà l'unico intervento previsto dal Parco per la valorizzazione del monte Arera. In previsione c'è anche la sistemazione del «Sentiero dei fiori e delle farfalle», con il posizionamento di alcune aiuole dove piantumare i fiori più rari, mentre col museo di Scienze naturali di Bergamo si sta lavorando a un progetto per la riproduzione di alcune farfalle, tipiche del monte Arera e a rischio di estinzione.

Giovanni Ghisalberti

lunedì 7 giugno 2010

Zaino in spalla e si parte


Riaprono i rifugi orobici

Via alla stagione in vetta per gli escursionisti esperti e meno

Per combattere l'afa estiva, perché non trascorrere lontano dalla città, qualche ora (o addirittura una giornata) in uno dei rifugi del Cai di Bergamo? Zaino in spalla, scarponcini comodi, voglia di camminare: questi gli elementi necessari per raggiungere mete adatte a ogni tipo di escursionista, principiante o esperto che sia.


E dopo una lunga salita potersi rifocillare e riposare al rifugio è un premio meritato. E anche l'occasione per passare una giornata in posti incantevoli, ammirando paesaggi mozzafiato. Le proposte del Cai sono davvero numerose. Per chi ama la Valle Seriana, il rifugio Alpe Corte Bassa, posto a un'altezza di 1.410 metri, è aperto tutti i giorni fino al 31 ottobre e offre nella giornata di mercoledì un menù a prezzo speciale (con prenotazione consigliata ai numeri 0346.35090, 347.5083301, 335.6301270). È già aperto dal primo giugno il rifugio Antonio Curò (0346.44076, 333.1013878, 328.9078105, 328.3265100) che chiuderà il 30 settembre, salvo le aperture nei prefestivi e festivi tra il primo ottobre e il primo novembre.

L'apertura continuativa del Coca (0346.44035, 339.6414951, 347.0867062, 348.7316427) inizierà il 13 giugno fino al 12 settembre, mentre fino al 12 giugno e tra il 18 settembre e il 10 ottobre gli escursionisti troveranno aperto solo nei giorni prefestivi e festivi. A quota 2.295 si trova la struttura intitolata ad Antonio Baroni (telefono 0346.41235, 345.4608973), aperta tutti i giorni dal primo luglio al 12 settembre, il sabato e domenica dal 18 al 30 ottobre.

In Alta Valle Seriana troviamo i rifugi Fratelli Calvi (0345.77047, 0345.81184 0345.77224) e Laghi gemelli (0345.71212, 347.0411638) aperti tutti i giorni dal 13 giugno al 12 settembre e il sabato e domenica fino al 12 giugno e dal 18 settembre al primo novembre. Per trovare aperto il rifugio Fratelli Longo (0345.77070, 338.3192051, 339.5602941) durante la settimana bisogna invece aspettare il periodo dal 3 luglio al 12 settembre 2010, mentre è fruibile il sabato e domenica fino al 27 giugno e dal 18 settembre al primo novembre.

In Val di Scalve il rifugio Albani (0346.51105, 320.4890296) è già aperto tutti i giorni fino al 12 settembre, lo sarà solo nei festivi e prefestivi dal 25 settembre al 17 ottobre. Il Nani Tagliaferri (0346.55355, 0346.51219) aprirà dal 13 giugno al 12 settembre, il sabato e la domenica fino al 12 giugno e dal 25 settembre al primo novembre.

Chi invece predilige la Valle Brembana può recarsi al rifugio Angelo Gherardi (0345.47302 , 329.7232593) sempre aperto a partire dell'11 giugno fino al 5 settembre; nei giorni prefestivi e festivi fino al 6 giugno e tra l'11 settembre e il 19 dicembre. Il Bivacco Frattini (posto a 2.200 metri) al Passo di Valsecca in Valle Imagna è invece sempre aperto, ma incustodito.

Infine il rifugio del Cai Bergamo (0471.642103, 0471.642181, 347.8911649) localizzato nel Gruppo del Catinaccio, in provincia di Bolzano, è aperto tutti i giorni dal 28 maggio al 10 ottobre. Importante anche ricordare gli orari di apertura nei giorni prefestivi e festivi: dalle 12 di sabato alla sera di domenica.

Laura Arnoldi

sabato 5 giugno 2010

Secondo round per le - Erbe del casaro -

Alta Valle Brembana. Oggi e domani degustazioni, mercatini, visite e concorsi

Boom di presenze da tutta la Lombardia al primo fine settimana della manifestazione «Erbe del casaro» che si è svolto in alta Valle Brembana. Successo di pubblico, infatti, hanno avuto le degustazioni di formaggi e le escursioni nei pascoli di Piazzatorre e Cusio. Un migliaio di persone ha fatto tappa all'Infopoint e ha fatto visita ai mercatini di artigianato nelle vie storiche di Piazza Brembana e Olmo al Brembo. Oltre 300 persone hanno partecipato alla serata di Piazzolo dove hanno potuto ammirare una ventina di spaventapasseri e danzare sulle note folk rock della band Arimo. Hanno vinto gli spaventapasseri creati da Nadia Rovelli di Cusio e a seguire quello del nido di Valnegra e della materna di San Gallo, frazione di San Giovanni Bianco.

«La prima parte della manifestazione ha avuto successo – spiega il coordinatore del progetto Andrea Paleni –. Vorrei ringraziare le numerose persone che credono nel rilancio turistico della zona».

«Erbe del casaro» prosegue oggi dalle 9 alle 18: sarà aperto l'info-point di Olmo al Brembo con uno spazio espositivo sulla tradizione casearia e la vendita e degustazione di formaggi e prodotti a base di erbe spontanee. Sempre a Olmo ci sarà l'esposizione dei disegni dei bambini partecipanti al concorso «Animaletti delle Orobie: inventa la Mascotte di Altobrembo». Alle 10, la visita alla latteria sociale di Valtorta e alle 14,30 l'escursione alla scoperta delle erbe spontanee nei boschi di Ornica. Alle 19,30 la cena itinerante a Ornica animata dal gruppo «Aleghèr» di Dossena e, alle 21, ai piani del Monte Avaro si osserveranno le
stelle con strumenti tecnici.

Domani mattina i mercatini di artigianato a Olmo e l'escursione alla scoperta delle erbe spontanee nei boschi di Cusio. Alle 15, conferenza a Cassiglio sulle erbe per la salute e, alle 17,30, la premiazione del concorso di disegno per bambini e la chiusura ufficiale della sagra a Olmo al Brembo.

Eleonora Arizzi - Sabato 05 Giugno 2010 PROVINCIA, pagina 32

venerdì 4 giugno 2010

Ricorso al Tar contro la variante, appalto bloccato

"Lo stop alla variante, problema per tutta la valle"

I residenti in Valbrembana la aspettano da quindici anni e dovranno pazientare ancora un po’. La variante di Zogno infatti deve fare i conti con un ricorso al Tar presentato dalla ditta Betonvilla, esclusa dall’appalto. L’azienda non ha potuto partecipare alla gara per la mancata presentazione di un certificato in cui dichiara di aver visionato i prezzi unitari e si impegna a non modificarli.
Secondo la legge chi non deposita questa documentazione deve essere automaticamente escluso dall’appalto. Così come la Provincia ha ritenuto di dover fare con Betonvilla. Che ora ha deciso di presentare ricorso al tribunale amministrativo di Brescia.

La Giunta provincia è stata convocata in seduta straordinaria per costituirsi in giudizio. Una difesa tempestiva per evitare di allungare i tempi. L’assessore alla Viabilità, Giuliano Capetti, che nei giorni scorsi si era detto soddisfatto “soprattutto per il rispetto dei tempi”, affronta la questione di petto. “Abbiamo assegnato l’appalto provvisorio all’Itinera, una ditta di Tortona – spiega – ora la Betonvilla, che aveva presentato il ribasso più elevato, ha deciso di ricorrere al Tar nonostante non abbia presentato una documentazione importante. Dobbiamo aspettare la decisione del tribunale”. I tempi si allungano, forse non di molto però. “Dipende dalla sentenza del Tar, che ha tempo sessanta giorni per pronunciarsi – continua – speriamo anche prima. Perderemo un po’ di tempo, questione di settimane. Poi l’appalto dovrà essere verificato per trasformarlo in definitivo”.

La variante di Zogno è un’opera da 61 milioni e 400 mila euro, sarà lunga quattro chilometri e 700 metri. Partirà immediatamente a valle della centrale Enel e terminerà alla Madonna del Lavello di Ambria. Partendo da Sud sono previsti una galleria di 607 metri, quindi un tratto all'aperto di 380 metri, un tunnel di 1.730 metri sotto il Monte di Zogno, un tratto all'aperto di 1.574 metri e un rondò per lo svincolo in Valle Serina.

"Lo stop alla variante, problema per tutta la valle"

Sono preoccupati gli amministratori della Valbrembana. Il nuovo ostacolo alla variante di Zogno, variante che sembrava finalmente essersi indirizzata sul binario giusto, dà un ulteriore colpo alle speranze di sviluppo e di rilancio di un'area che vive un momento particolarmente difficile.

Il ricorso al Tar della ditta Betonvilla, esclusa dall'appalto per la mancanza di un documento, ricorso che allunga di certo i tempi - e non si sa di quanto - non cade come un fulmine a ciel sereno, ma ugualmente rischia di scombussolare i piani amminstrativi di chi su questa nuova viabilità finalmente pensava di poter contare. "Questo è il timore che avevamo perché spesso ci sono intoppi di questo genere - commenta amareggiato il sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti -. Speravamo tanto che non succedesse.

Adesso ci auguriamo solo che la cosa si risolva nel più breve tempo possibile. Anche perché Zogno sta mettendo a punto il nuovo Piano di governo del territorio, piano che ridisegna il paese in funzione della riqualificazione della vecchia strada (finalmente liberata dall'intasamento quotidiano) e della maggiore visibilità del paese stesso".

Anche il consigliere provinciale, nonché vicesindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi, è sconfortato: "Questa è un'opera fondamentale per l'intera vallata. Pensavamo fosse la volta buona e invece... per noi di San Pellegrino poi si tratta del secondo ritardo visto che anche i grandi progetti legati alle terme e al Grand hotel hanno subito un rallentamento. Ma da queste parti, non solo a San Pellegrino ma in tutto il territorio, non è più tempo di attese, è ora di cambiare per non perdere ulteriori treni economici e di vivibilità della zona".

Bergamonews - 4 giugno 2010

mercoledì 2 giugno 2010

2 giugno - il tricolore in montagna piace a tutti, diventerà tradizione

 2 giugno - il tricolore in montagna piace a tutti, diventerà tradizione

Dopo l'esperimento dello scorso anno di Bossico, anche quest'anno la Festa della Repubblica si è svolta in montagna, a Piazza Brembana, e l'idea del prefetto Camillo Andreana è destinata a diventare una tradizione, visto che i sindaci in coro hanno sottolineato di apprezzare molto l'iniziativa.

Al centro sportivo di Piazza Brembana, che è situato tra la chiesa, il municipio, la sede della Comunità montana e la caserma dei carabinieri, mercoledì mattina 2 giugno erano presenti il prefetto Camillo Andreana, il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, il presidente della Comunità montana della Valle Brembana, Alberto Mazzoleni (che è anche sindaco di Taleggio), il sindaco di Piazza Brembana, Geremia Arizzi, praticamente tutti i sindaci della valle, il sindaco di Bossico, Marinellla Cocchetti, l'onorevole Gabriele Cimadoro e i consiglieri regionali Valerio Bettoni e Maurizio Martina.

L'alzabandiera ha avuto come protagonisti i cadetti dell'Accademia di Finanza, dopo i discorsi un elicottero militare ha lanciato coriandoli tricolori e lo spettacolo musicale è stato regalato dalla banda di San Pellegrino. Naturalmente presenti i rappresentanti delle varie Armi, compresi gli alpini. Il rinfresco si è tenuto in piazza e successivamente il prefetto, Pirovano e i sindaci hanno visitato la casa dei fratelli Calvi, ora diventata un museo.

Il prefetto Andreana nel suo discorso ha evidenziato come «l'idea di spostare la Festa della Repubblica nei paesi ha avuto successo e continuerà. Mi sono commosso nel vedere la bandiera tricolore sventolare con le montagne sullo sfondo. Tutti i comuni, piccoli o grandi, hanno la stessa importanza e rappresentano i valori della Repubblica. L'Italia è più unita che divisa». Il prefetto ha letto infine il messaggio del capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Il sindaco di Piazza Brembana, Arizzi, ha dato il benvenuto a tutti e ha parlato della Repubblica come «espressione di democrazia. I cittadini devono essere attivi, pensare ai valori della democrazia e tramandarli ai figli». La sintesi dell'intervento del presidente della Comunita montana, Mazzoleni: «Dalla scelta tra Monarchia e Repubblica è scaturita la Costituzione che resta ancora un valore fondamentale, ma le semplificazioni istituzionali sono un passo da fare per il futuro. Sono felice che la Festa della Repubblica si sia tenuta qui, perché i territori di montagna devono esserre valorizzati».

Infine, il presidente della Provincia Pirovano: «La Costituzione è stata concepita con diversi contrappesi perché si usciva da una dittatura e si voleva evitare che si entrasse in un'altra dittatura. Ma il bicameralismo ora non ha più ragione d'esistere. Concordo con la Cei che ha sottolineato come unità e federalismo non siano in contrapposizione. Le Province? Sono insostituibili»