Col sisma nessun problema di instabilità
Nella chiesa di Bracca sono caduti stucchi e calcinacci, si sono aperte crepe nei muri così come alcune «chiavi» posizionate nelle pareti si sono mosse riaprendo alcune vecchie «ferite». La chiesa di Bracca sorge tra l'altro su un terreno geologicamente instabile, più «sensibilie» quindi alle scosse telluriche. Stessa situazione anche nelle altre tre chiese.
«Il terremoto - racconta il parroco di Bracca, don Francesco Mangili - l'ho sentito benissimo: a quell'ora ero sveglio e ho sentito tremare il pavimento e i mobili per una quindicina di secondi, mentre il cagnolino ha abbaiato a lungo. Ho capito subito che si trattava del terremoto e mi sono precipitato fuori: la casa parrocchiale è a ridosso della chiesa che sorge già su un terreno instabile, così sono corso in strada a vedere se fosse successo qualcosa».
E in effetti i danni non sono mancati. Un primo sopraluogo è previsto per la mattinata di mercoledì da parte di un architetto che sta seguendo alcuni lavori di ristrutturazione nelle altre due chiese danneggiate, quella di Frerola e di Pagliaro. Le campane del campanile di Bracca, che funzionano elettricamente, hanno smesso di funzionare, segno che qualche danno l'ha subito anche l'impianto. Effettuato anche un controllo sul telaio che sostiene le campane del campanile di Bracca: staccatosi dal muro, sarà sostituito nei prossimi giorni.
Della situazione è comunque già stata informata anche la Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il momento, anche dopo un sopralluogo dei carabinieri di Serina, non sono emersi problemi di instabilità. Anche per questo motivo è stato celebrato regolarmente un funerale programmato nel pomeriggio di martedì.
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