“Basta immigrati a Oltre il Colle,
consegnate 407 firme contro il loro
arrivo”
Sono quelle
consegnate in Comune dal Comitato "No Immigrati a Oltre il Colle":
"L'obbiettivo è quello di non farli arrivare più in paese", afferma
la presidente Marcella Dolci
Quattrocentosette firme. Sono quelle consegnate mercoledì 1
marzo al Comune di Oltre il Colle contro l’arrivo degli immigrati.
“Un mese e mezzo fa – racconta la
Presidente del Comitato “No immigrati a Oltre il Colle” Marcella Dolci –
abbiamo avuto la conferma che a breve sarebbero arrivati degli immigrati a
Oltre il Colle. Ci siamo riuniti in un Comitato e subito nei giorni successivi
abbiamo raccolto le firme contro questa imposizione che non ha tenuto conto del
parere dei cittadini. La raccolta firme è iniziata a tappeto su tutto il Comune
e in poco più di un mese abbiamo già raccolto 407 firme che abbiamo
consegnato in Comune”.
Tengo a precisare – continua
Marcella Dolci – che non è solo una questione “contro gli immigrati in sé”.
Abbiamo saputo che molti villeggianti, che non mostrerebbero più interesse a
venire ad Oltre il Colle per passare le vacanze, sarebbero interessati
nell’ospitare questi immigrati. Dalla padella alla brace, come si dice. Noi
continuiamo la raccolta, e se le persone che si sono tanto date da fare per
l’accoglienza non si ricrederanno andremo avanti e prepareremo altre
iniziative. Il nostro obbiettivo è quello di non fare arrivare immigrati a
Oltre il Colle”.
“La raccolta firme continua –
afferma il Segretario della Sezione della Lega Nord locale, Enrico Sonzogni
-. Abbiamo consegnato le firme raccolte in questo mese perché sono già un
numero consistente e speriamo che gli enti preposti le tengano in
considerazione e ci pensino bene prima di avallare l’arrivo degli immigrati ad
Oltre il Colle. Abbiamo inoltre consegnato sempre presso il Comune di Oltre il
Colle le 499 firme raccolte sul territorio della Valle Serina tramite i nostri
tesserati e i gazebo”.
La documentazione che riguarda la
raccolta firme verrà inviata per mail alle parrocchie e ai Comuni della
Valserina, alla Prefettura e alla Caritas di Bergamo.
Bergamonews - 2 marzo 2017
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