Tre genitori scrivono, anche alle altre famiglie i cui
figli frequentano o frequenteranno la secondaria di primo grado nel paese della
Val Serina: "No alla chiusura della scuola media!"
Quest'anno sono solo sette gli alunni iscritti in
un'unica pluriclasse. Per il prossimo anno scolastico gli iscritti sono solo
undici, sette per la classe prima, tre
per la seconda uno solo per la terza media.
Il Preside, reggente dell'Istituto omnicomprensivo di
Serina, Franco Bonzi, afferma che i numeri sono stati comunicati all'Ufficio
Scolastico e su quelle basi verrà deciso se lasciare aperta la scuola o
chiuderla. Afferma, inoltre, che già la pluriclasse alla scuola media é
sicuramente un'eccezione. Lo stesso problema esistente a Dossena, negli anni
scorsi, dove alla fine la scuola media venne chiusa.
Il problema di Oltre il Colle esisteva sin dallo scorso
anno quando, in procinto di essere chiusa, venne salvata in via eccezionale dai
tagli dell'Ufficio Scolastico Provinciale, eccezione che non sarebbe rinnovata.
Il Progetto della Val Serina, realizzato dall'ex
provveditore Luigi Roffia, per salvaguardare L'Istituto comprensivo rendendo le
sedi più attrattive con bilinguismo e attività collaterali, prevede proprio la
chiusura della media di Oltre il Colle, oltre alle elementari di Bracca, e lo
spostamento dei ragazzi a Serina.
Ma le famiglie non ci stanno! E con loro il sindaco
Valerio Carrara: «Siamo con i genitori - dichiara -, se poi l'Ufficio
Scolastico deciderà diversamente, ci adegueremo.»
I genitori Sabrina Carminati, Veronica Palazzi e
Alessandra Giassi, scrivono che ritengono la scuola fondamentale in un paese di
montagna e, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, sono determinati
nell'agire affinché ciò non accada. «Le iscrizioni per il prossimo anno scolastico
sono sufficienti a mantenere la sezione che vorrebbero spostare a Serina,
scrivono i genitori - e i nostri ragazzi non sono meno preparati dei loro
coetanei. A dispetto del pensiero comune la pluriclasse non rappresenta affatto
un handicap. Negli ultimo anni - proseguono -, tra l'altro. sono stati
istituiti dei corsi dalle scuole professionali per valorizzare i nostri
territori.»
Chiudono affermando che: «Noi genitori siamo determinati
a tenere aperte le nostre scuole, anche perché non vogliamo che i nostri
ragazzi siano costretti a lasciare il paese prima del necessario, perdendo di
fatto la propria identità, cultura e tradizione, indispensabili per la crescita
specialmente in questo momento storico.».
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