Ora si pensa a un infopoint
«Meravigliosa»: è l’aggettivo più usato dai visitatori che, quest’estate,
si sono fermati ad ammirare la Cattedrale vegetale di Oltre il Colle, un
interessante esempio di arte naturale in Europa, realizzata nel 2010 dal Parco
delle Orobie e raggiungibile lungo la strada comunale che porta in Arera, a
circa 1.350 metri di quota.
«In questi giorni sono arrivati a centinaia - dice Pierangelo Palazzi, il
consigliere comunale che si occupa della manutenzione dell’opera - e i più
rimangono veramente meravigliati. Anche se c’è qualcuno che, ancora, non ha
capito cosa dovrà succedere e si meraviglia in senso negativo: perché pensa che
l’opera sia già conclusa e sia costituita dai pali in legno». In realtà quello
visibile è soprattutto lo scheletro, costituito da 42 colonne di legno
(ciascuna di otto fusti) che al loro interno sostengono la crescita di
altrettanti faggi: cinque le navate per una trentina di metri di lunghezza e 24
metri di larghezza.
Tra una dozzina d’anni l'espansione e l'altezza saranno tali che
si potranno unire i rami e costruire il tetto della cattedrale. A quel punto i
pali di sostegno potranno essere tolti».
«In queste settimane - prosegue il consigliere comunale - è
stato veramente un boom di visitatori, a centinaia. Salgono in Arera e
tantissimi poi si fermano, fotografano, visitano e rimangono stupefatti
positivamente della struttura». Un patrimonio naturale - turistico che il
Comune di Oltre il Colle e il Parco delle Orobie sono sempre più intenzionati a
valorizzare.
«Stiamo per acquisire un’ampia area a monte della Cattedrale e
della pozza d’acqua adiacente - spiega il sindaco Valerio Carrara -. Qui si
trova anche un rudere che vorremmo adibire a centro servizi, a infopoint della
Cattedrale e di tutti i progetti in corso sul monte Arera».
Recentemente, infatti, il Comune, grazie ad un finanziamento del
Parco delle Orobie, ha realizzato un piano d'area per l'Arera, con tutte le
previsioni di valorizzazione (in particolaredelle vecchie stazioni di partenza
e arrivo delle ex seggiovie) da realizzare nei prossimi anni. L'Arera è da
oltre un secolo una delle aree montane di maggiore interesse botanico d'Italia,
ben conosciuta anche oltre i confini nazionali.
Giovanni
Ghisalberti
L'Eco di
Bergamo - 30 agosto 2016
Nota
della Redazione del Blog:
La strada
di accesso, dalla Plassa alla Cattedrale, è il "biglietto da visita"
per gli ospiti. Come tale non deve presentare, come è accaduto quest'anno, una
serie di alberature "sradicate" con mezzi inappropriati. Sembrava
fosse passato un ciclone.
Un caloroso invito,
pertanto, a coloro che sono gli esecutori di tale scempio a riflettere sulle
conseguenze di tali "misfatti
2 commenti:
Diamo atto alla lungimiranza del Sindaco Carrara che aveva aperto la strada carrabile per l'Arera, all'epoca contestata e ora rivelatasi utile.
Speriamo che i finanziamenti derivanti dalle future attività estrattive, consentano la riattivazione di una seggiovia anche per chi va in mountain bike.
In Austria e Francia molte località alpine hanno tratto vantaggi con incrementi esponenziali dall'abbinamento bici + seggiovia, visto che di neve ormai se ne vedrà sempre meno.
Buon lavoro a tutti.
Carlo Curto, via Corridoni 34, Bergamo
Diamo atto alla lungimiranza del Sindaco Carrara che aveva aperto la strada carrabile per l'Arera, all'epoca contestata e ora rivelatasi utile.
Speriamo che i finanziamenti derivanti dalle future attività estrattive, consentano la riattivazione di una seggiovia anche per chi va in mountain bike.
In Austria e Francia molte località alpine hanno tratto vantaggi con incrementi esponenziali dall'abbinamento bici + seggiovia, visto che di neve ormai se ne vedrà sempre meno.
Buon lavoro a tutti.
Carlo Curto, via Corridoni 34, Bergamo
Posta un commento