Ieri, 2 dicembre, ricorreva l’anniversario della Frana che
interrompeva la viabilità della S.P. 27 della Valle Serina.
Per l’occasione il Quotidiano L’Eco di Bergamo dedicava ben
due pagine sull’avvenimento con un commento di Giovanni Ghisalberti dal titolo “Se
oltre la roccia frana anche la politica”.
In buona sostanza l’autore dell’articolo alla fine si
chiedeva: ”Ma chi paga invece per un anno d’interruzione della strada, per un
anno di disagi, di tempo e di benzina supplementare cui sono stati costretti i
cittadini ?”
I tentennamenti degli Amministratori locali, il rimpallo di
responsabilità e la classica presunzione dei politici unita all’incompetenza
hanno causato enormi danni all’economia e al diuturno svolgimento delle
attività personali, professionali e scolastica degli abitanti della Valle.
Proprio nelle stesse pagine un altro articolo “Serbaplast
lavora senza strada. Una lotta sui costi e chilometri.” Fausta Morandi
esprimeva in concreto le considerazioni dell’imprenditore Ubaldo Balzi
proprietario della Serbaplast, un’Azienda che nella Valle diventata l’emblema dell’operosità
dei nostri “montanari” e una delle poche attività che, nonostante la crisi, rimangono
ben salde sulla breccia e che in questi anni anziché chiudere, come altre, ha
investito e assunto personale.
“Chi paga ?” si chiedeva l’articolista, è non è solo una
questione di denaro. Chi ripaga un anno di sofferenze e disagi di una Comunità,
di giovani che normalmente si sobbarcano il peso di anticipare la partenza da
casa per raggiungere gli edifici scolastici di Bergamo, Zogno, San Pellegrino e
che, nel pomeriggio ritardano il ritorno nelle proprie abitazioni per pranzare,
studiare ed essere pronti e preparati per il giorno successivo ? Di lavoratori
che non possono autonomamente decidere se, quando e a che ora raggiungere il
proprio posto di lavoro, nonostante le bizzarrie meteorologiche di quest’anno.
Chi ripagherà i successivi disagi che si protrarranno ancora
per mesi, con la stagione invernale che avanza e le relative avversità
stagionali ?
Non è solo questione di denaro, è una questione di qualità
di vita. Un anno, che nessuno potrà ripagare né oggi né mai.
Per ora sembra che l’indice della Magistratura sia puntato
sui quattro rappresentanti del “Comitato Frana SP 27”, denunciati per “interruzione
di pubblico servizio”, sotto accusa per il sit in di protesta del 4 ottobre
scorso.
In conclusione finisce sotto accusa la “protesta” e non
coloro che l’hanno causata.
Ma, nel nostro Paese, in galera ci va chi reagisce a un’aggressione
e non l’aggressore.
Gallicus
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