lunedì 25 luglio 2011

Continua la serie "Quando le bugie hanno le gambe corte"

A proposito del Parco del Colle di Zambla, il proprietario risponde a quanto pubblicato dal Sito di "famiglia" oltreilcolle.it

Chiedo ospitalità per chiarire - in qualità di proprietario del fondo "Campo al Colle di Zambla"- l'avvenuto smantellamento dell'area ricreativa.


Ho preso spunto da una lettera - e relativo commento dell'web network di oltre il colle.net -per esprimere la mia posizione che gradirei fosse pubblicata. Le stesse segnalazioni di richiesta di chiarimento sono anche nel Vostro forum

Qui di seguito :
- lettera del sig. Gabriele C.
- commento del web network oltreilcolle.net
- mia lettera di precisazione e chiarimenti.

Ci scrive il Signor Gabriele C.:

"Son stato oggi pomeriggio [NdR: domenica 10 luglio 2011] per far giocare mia nipote al passo di Zambla, dove parte la pista di fondo, e mi son trovato una bella sorpresa: le altalene, i maialini e tutti gli altri giochi per bimbi non c'erano piu'... ma se li son fregati pure quelli visti i tempi di crisi? Vorrei aver notizie... grazie".

La risposta del Web Network

Egregio Signor Gabriele, tutte le attrezzature comunali che erano installate su quel terreno hanno dovuto essere smantellate su specifica richiesta avanzata dal privato proprietario del fondo, che non le gradiva.

A quanto ci risulta, dovrebbe essere presto rimossa anche la casetta comunale che funge da biglietteria della pista di fondo e del "Parco avventura", per lo stesso motivo.


Noi non conosciamo le motivazioni che hanno spinto la proprietà a far valere tale diritto.
chiarimenti alla lettera del sig. Gabriele C. - Colle di Zambla

Consuelo Antonio Bonaldi :

" Leggo con un certo ritardo la lettera del sig. Gabriele C. riguardante lo smantellamento delle strutture ricreative al Colle di Zambla. Le lamentele esposte sono comprensibili; mi sia però concesso, in qualità di proprietario del fondo in questione, di argomentare in merito.

Premetto che da tempo - circa dieci anni - ho richiesto alle diverse Amministrazioni che si sono succedute alla guida del Comune di Oltre il Colle un piano di riqualificazione del "campo del Colle" e dei terreni limitrofi che permettesse un certo decoro dell'area. Il progetto richiesto doveva contenere; proposte di arredo, manutenzione, controllo e tempi di realizzazione. Nello specifico, l'arredo doveva riguardare le strutture ricreative (giochi, tavoli e panchine) e i servizi igienici di supporto in numero e posizionamento ben definiti, con un chiaro programma di manutenzione degli stessi e di vigilanza e controllo con esposizione in loco delle delibere comunali sui doveri dell'utente che utilizza gratuitamente l'area messa disposizione ( divieto di accendere fuochi, divieto di transito a mezzi fuoristrada, obbligo della pulizia del posto etc.....).

L'attuale Amministrazione Comunale di Oltre il Colle in un incontro dello scorso mese di Maggio mi esponeva l'impossibilità - per mancanze di risorse economiche e umane - ad adempiere a questo progetto. Comprendo e rispetto le dichiarazione del Sindaco e, per questioni di responsabilità (le strutture smantellate non si potevano considerare sicure) e di decoro e tutela ambientale del mio fondo, ho chiesto di ripristinare lo stato naturale del luogo.

Mi sembra quindi fuori luogo il commento del "Web network" che liquida la faccenda dicendo che le strutture ricreative sul campo del Colle non erano gradite alla proprietà.

La proprietà non gradisce il DEGRADO DEL POSTO!

Le strutture pericolose dei giochi, le panchine scheggiate, i tavoli imbrattati e bruciati, i servizi igienici da cantiere, le baracche cadenti, i quintali di carta igienica disseminata nel bosco sottostante oltre ai vari fuochi improvvisati per le grigliate occasionali rappresentano l'attuale quadro del "Campo del Colle" che non è gradito e tollerato dal proprietario.

Non me ne voglia il sig. Gabriele! di questa forzata decisione condivisa (e non subita) dal Comune di Oltre il Colle.

La responsabilità in fondo è anche dei frequentatori del posto abituati bene dalla mancanza di regole di comportamento che dovrebbero deliberare ed esporre gli Amministratori. In mancanza di coscienza sociale e volontà di rispetto del "bene pubblico" si ricorre alle limitazioni. L'affollamento e la forzata convivenza richiedono precise regole di comportamento che le società civili non derogano. Se queste non si rispettano ed è evidente l'impotenza delle istituzioni al controllo di esse è giocoforza ricorrere ad altre soluzioni tampone che salvaguardino l'ambiente.

A disposizione per ogni chiarimento, precisando che la stessa comunicazione è stata inoltrata - per dovere - ad altri canali informativi.

Consuelo Antonio Bonaldi

1 commento:

Anonimo ha detto...

della serie oggi le comiche la risposta del Sindaco sul suo sito:
"...Infine, per essere più esaustivi, abbiamo contattato anche il Municipio di Oltre il Colle, la cui dichiarazione, rilasciata dal sindaco Rosanna Manenti, è stata che "il Comune ha messo in atto le richieste che il proprietario del terreno ha avanzato sulla base del contratto in essere, smantellando di conseguenza gli arredi e altro, ma non per questo ha condiviso tale decisione".Ma ci prende proprio per fessi???