venerdì 10 settembre 2010

La valorizzazione dell’Arera

Considerazioni e proposte sulla sistemazione turistica e ambientale dell'Arera

Il progetto di valorizzazione dell’Arera ( versante di Oltre il Colle ), prevede la costruzione, a quota 1600 metri di altitudine, di edifici denominati “Terrazze”, utilizzando in parte alcuni “residuati” dei vecchi impianti sciistici.

Prescindendo dall’aspetto economico, vale a dire la ricerca dei finanziamenti indispensabili per realizzare l’opera, pensiamo che l’idea di fondo sia funzionale alla recente costruzione della strada e alla sua valorizzazione.
Osservando il progetto pubblicato sul sito:
http://www.news.oltreilcolle.net/modules.php?name=News&file=article&sid=279
sorgono immediatamente alcune osservazioni sia di carattere generale quanto specifiche.

La costruzione progettata si basa sul riutilizzo, seppure parziale, dei “ruderi” esistenti e, conseguentemente basata sul tentativo di recuperare architettonicamente spazi inutili che erano utilizzati per gli impianti sciistici.
Le caratteristiche del nuovo progetto sono avulse dal contesto ambientale locale, basti osservare la vicina “baita – casera”, recuperata molto intelligentemente anni orsono, e sono similabili a costruzioni “mediterranee”, non certamente alpine. L’assoluta mancanza di elementi in legno, la terrazza aperta posta sul tetto, tutti elementi che fanno pensare ad un progetto “pre costituito” donato all’Amministrazione di Oltre il Colle senza che vi siano stati elementi di confronto e di chiare indicazioni progettuali.

Lo stesso rifugio costruito a quota 2000, presenta caratteristiche che hanno tenuto conto dell’ambiente alpino e la vicina stazione di arrivo della ex seggiovia, lasciata con le inutili colonne che reggevano i cavi, è “un’offesa” all’ambiente circostante.

Concludendo, se l’obiettivo di “costruire un percorso turistico – ambientale” può essere senza dubbio un’ottima “offerta” per rendere la valle appetita dai turisti e offrire contemporaneamente benessere ai residenti, crediamo che si debba ripensare architettonicamente alla progettazione di “quota 1600”, magari ricercando una sponsorizzazione nell’ambiente montano che rispetti la cultura alpina e specificatamente quella della Conca di Oltre il Colle.

Cosa suggerire in attesa di disporre di sufficienti finanziamenti:
• L’utilizzo come base d’appoggio ( punto d’accoglienza informativo e di piccolo ristoro ) dell’attuale “baita – casera” a quota 1600;
• L’ampliamento del parcheggio al fine di evitare la sosta sulla sede stradale in divieto di sosta;
• La progettazione e realizzazione di un sentiero che dal punto di accoglienza, e dal relativo parcheggio, permetta la visita alla “Cattedrale verde”;
• Il ripristino del “giardino naturale”, ormai in stato di rovina, presentandolo come “biglietto da visita” alle bellezze floreali del Sentiero dei fiori.
Nel frattempo commissionare un adeguato progetto di sistemazione delle vecchie strutture edilizie degli ex impianti sciistici a quota 1600, e a quota 2000, con caratteristiche idonee all’ambiente circostante.

Il Gallo del pollaio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusate non è in argomento, ma sul sito che avete citato c'è un articolo in Inglese che riporta le ultime notizie sulla cattedrale vegetale.Ebbene è un articolo maccaronico, dimostra ignoranza della lingua inglese, pieno di sciocchezze, un'indecenza, volersi dare un tono internazionale va bene , ma si fa una figuraccia pazzesca.Meglio toglierlo se non vogliamo farci ridere addosso.
Quoto in pieno le proposte quì scritte per il progetto Arera.Saluti da Paul

carlo.sangalli@hotmail.it ha detto...

Il Sito segnalato per correttezza è quello che riporta il disegno del "Progetto Terrazze". Non rispondiamo di "strafalcioni" contenuti nella descrizione ne in italiano e tanto meno in inglese maccheronico.
Comunque sia la sua "stravaganza" progettuale è evidente.
Gallicus